24 settembre 2024

Terna premia la fotografia contemporanea: i vincitori del Premio Driving Energy 2024

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A Palazzo delle Esposizioni, a Roma, un viaggio attraverso la fotografia contemporanea con le opere dei vincitori e dei finalisti del Premio Driving Energy 2024

Silvia Camporesi, Shimmering Cinecittà

Questa mattina, martedì 24 settembre, Terna, gestore della rete elettrica di trasmissione nazionale, ha proclamato a Palazzo delle Esposizioni a Roma i vincitori della terza edizione del Premio Driving Energy 2024 – Fotografia Contemporanea. Il concorso gratuito aperto a tutti i fotografi in Italia, finalizzato alla promozione e allo sviluppo culturale del Paese e dei nuovi talenti del settore.

Il Premio Driving Energy conferma il ruolo pionieristico ed esemplare di Terna che, come realtà aziendale contribuisce in via continuativa alla crescita del Paese a livello sociale e culturale.

Il tema

Il tema del Premio scelto per quest’anno è La via dell’invisibile. Come la propagazione ineffabile dell’impulso elettrico, di cui apprezziamo solo le manifestazioni pratiche dell’elettricità, così le opere fotografiche che sono state selezionate dalla giuria del premio raccontano in modo tangibile le varie sfaccettature artistiche dell’invisibile, inteso come elemento percettivo e non empiricamente appurabile.

Con il supporto del Comitato di Presidenza del Premio, composto da Igor De Biasio e Giuseppina Di Foggia, rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, i lavori fotografici sono stati valutati dal Curatore del Premio, Marco Delogu, e dalla Giuria, presieduta da Lorenza Bravetta, Direttore del Museo Nazionale dell’Automobile, composta da Francesca Barbi Marinetti, critica d’arte, curatrice e imprenditrice culturale, Micol Forti, Curatrice della Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea dei Musei Vaticani, Rosa Alba Impronta, collezionista, imprenditrice e fondatrice del progetto Made in Cloister, i fratelli Fabio e Damiano D’Innocenzo, registi e sceneggiatori, David Massey, Direttore Relazioni Esterne e Affari Istituzionali di Terna.

Le 5 opere vincitrici, che si aggiudicano premi per complessivi 29.000 euro, e le 35 finaliste sono da oggi in mostra presso Palazzo Esposizioni fino a sabato 12 ottobre.

Premio Driving Energy 2024: le opere vincitrici

Tra gli oltre 3.300 interpreti che hanno partecipato a questa terza edizione del Premio 2024 sono stati selezionati i cinque vincitori: Silvia Camporesi per il Premio Senior con l’opera Shimmering Cinecittà, Giovanni Sambo per il Premio Giovane con Le trasparenze (del signor Vitelli), Alessandra Book per la Menzione Accademia, assegnata dal Comitato d’Onore, composto dai cinque vincitori dello scorso anno, con A Song for Our Ancestors, Marco Filipazzi e Francesca Villani per il Premio Amatori con Echi dimenticati, e Leli Baldissera, la cui opera Ocupação è risultata la più votata dalle persone di Terna.

Alessandra Book, A Song For Our Ancestors
Filipazzi-Villani, Echi Dimenticati
Giovanni Sambo, Le trasparenze (del signor Vitelli)
Leli Baldissera, Ocupação

Quest’anno la mostra ospita, fuori concorso, un’opera inedita di Mimmo Jodice. “Petra, 1993” . L’immagine, che fa parte del progetto Mediterraneo, è frutto della lunga ricerca sviluppata dall’artista sull’antica cultura del nostro mare, inteso come luogo mentale, e laboratorio, che permette di far coincidere il presente e la memoria, l’immaginazione e l’emozione.

«Presentare Petra, 1993, mi ha rimesso “in viaggio” dopo tanti anni attraverso il Mediterraneo. Luoghi che ho percorso e amato intensamente. Ho riaperto le scatole del mio archivio, dove custodisco non solo i lavori realizzati, ma soprattutto le memorie di questa mia ricerca; memorie che raccontano di emozioni dei luoghi e di emozioni nella mia camera oscura. Luogo di rinascita. Ho ritrovato provini segnati, scelte preferite ad altre, proposte di stampe mai realizzate che aspettavano nelle mie intenzioni il momento giusto per prendere vita. E così mi è apparsa l’immagine della “via dell’invisibile”. Un taglio di luce, una via che ci invita ad entrare in questo spazio apparentemente chiuso e qui fermarsi e meditare davanti una nuova scelta: una seconda via che mi aspetta per scoprire mondi nuovi e nuove avventure.»

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