27 agosto 2004

Ecco i venti finalisti del Premio Cairo 2004

 

di

Chiara Albertoni, Agostino Arrivabene, Alessandro Busci, Stefano Cagol, Andrea Chiesi, Roberto Coda Zabetta, Davide Coltro, Paolo Fiorentino, Marco Grassi, Vittorio Gui, Alì Hassoun, Giovanni Iudice, Sarah Ledda, Daniela Montanari, Roberto Morone, Fabrizio Musa, Alex Pinna, Filippo Robboni, Elisa Rossi e Luigi Russo. Ecco i nomi dei venti giovani artisti finalisti della quinta edizione del Premio Cairo Communication 2004.
A premiarli sono state le preferenze indicate nelle seimila cartoline inviate dai lettori del mensile Arte. Sono stati loro a scegliere quali dei 50 artisti presentati dalla rivista nei mesi di aprile, maggio e giugno dovessero andare in finale. Con l’opera pubblicata su Arte e promossa dai lettori e con una seconda, fatta per l’occasione, i venti parteciperanno alla mostra del Premio Cairo 2004, al Palazzo della Permanente di Milano, dal 10 novembre.
La sera dell’inaugurazione, una giuria composta da Rosellina Archinto, presidente della Permanente, Fabio Cavallucci, direttore della Galleria civica di Trento, Daniela Clerici, direttore di Arte, Massimiliano Gioni, direttore della Fondazione Trussardi e curatore di Manifesta 2004, Marco Pierini, direttore del Centro d’arte contemporanea Palazzo delle Papesse di Siena, Ludovico Pratesi, direttore del centro per l’arte contemporanea La Pescheria di Pesaro e Stefano Zecchi, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Brera, proclamerà il vincitore, che andrà ad affiancarsi ai vincitori delle quattro precedenti edizioni Luca Pignatelli (2000), Bernardo Siciliano (2001), Federico Guida (2002) e Matteo Bergamasco (2003).

[exibart]

16 Commenti

  1. il premio Cairo è una fabbrica di pseudo artisti, personaggi mediocri che vengono spacciati per talenti. Quelli che hanno vinto a quali rassegne internazionali sono mai stati stati invitati ? (Biennale di Venezia, di San Paolo, Documenta di Kassel etc…) da quale museo o importante fondazione sono stati acquitati? ?? collezionisti APRITE GLI OCCHI !

  2. Complimenti a Gioni che fa tanto lo smargiasso e poi accetta di andare a fare il giurato all’ultra serie c del Premio Cairo. E che dire di Cavallucci , recentemente trombato dalla commissione di Manifesta? o Pratesi? di cui si sono perse le tracce da anni…credo che l’approdo ad Arte Mondadori sia il loro giusto traguardo.
    Giancarlo Politi

  3. Biennale di Venezia, San Paolo, Documenta di Kassel, fondazioni, questi sarebbero i criteri per i veri artisti di talento!
    Visti gli insuccessi delle grandi rassegne, e le bidonate che prendono le fondazioni, i collezionisti fanno bene a fidarsi del proprio gusto. Curatori, critici e Politi vari APRITE GLI OCCHI!

  4. Eric… ma dici sul serio?? adesso il premio Cairo è meglio per esempio, della Documenta di Kassel ?? ma se è fin troppo evidente che il premio Cairo è come il Festivalbar rispetto a Woodstock…
    Il premio Cairo se fosse nato qualche decennio fa avrebbe premiato gente come Norberto, Brindisi, Cantatore etc… gli Albano e Romina Power dell’arte.
    A te piace il ” Ballo del qua qua” ??? Che vuoi che ti dica… l’importante è essere felici.

  5. Bravo Blueraven, hai centrato il problema!
    Se il popolo vuole il “qua qua” diamogli il “qua qua” visto che è lui a pagare le tasse, e smettiamo di volergli imporre Mosart che non riesce ad intendere.

  6. Mi sembra strano che Politi parli così di due personaggi a lui molto cari, tali Gioni e Cavallucci, il primo ex redattore della sua rivista e suo protetto, il secondo “compagno di saune” a Budapest insieme a Sciaccaluga con tanto di ridocolissime foto pubblicate su arte mondadori, sbeffeggiata in questa sede… puzza di bruciaticcio…
    ciao

  7. il premio cairo era notoriamente una cazzata che premiava artisti sponsorizzati dalla rivista. Consapevoli di questo gli organizzatori non hanno fatto altro che mescolare un po’ le carte. Per dare una parvenza di serietà alla cosa hanno chiamato in giuria e tra gli artisti alcuni “dell’altra sponda”. Fate i due elenchi, è divertente.

  8. Le due sponde fanno parte del nuovo corso del dopo Riva, poi Sciacca sta’ aumentando l’intensità dei sorrisi nei confronti di Politi, non si sa mai…

  9. d’accordo tutti concorsi farlocchi… mi sembra che pure sui concorsi non si vada meglio.. vista la polemica sul premio celeste ad esempio…
    ma allora secondo voi quali sarebbero le manifestazioni serie a cui partecipare al fine di una visibilità e non di false aspettative?
    oltretutto pure fossi selezionato al ad un premio cairo, sapendo cosa se ne dice, non è che sarei così felice…

  10. Il potere logora chi non ce l’ha, diceva Andreotti qualche tempo fa.Così va il mondo dai tempi più remoti. Gli scaltri, i furbi, i lacchè, ma anche qualcuno che merita (meno male) vanno avanti, alla faccia di chi dorme e fa l’idealista. E allora che volete fà? Il tempo darà ragione o torto, e ricordatevi che quasi tutti di questi spariranno tra qualche anno,se dio vuole!

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