A differenza del triplo cd Ohm: The Early Gurus of electronic music pubblicato dalla Ellipsis Art qualche anno fa, la nuova compilation (giunta al secondo volume) dell’etichetta belga Sub Rosa An anthology of noise & electronic music second a-chronolgy (1936-2003) si avvale di un concept diverso e decisamente più snello e meno classificatorio, nel prediligere un approccio appartenente più casuale nella scelta dei brani. Il filo rosso che lega il tutto, attraverso accostamenti e contrasti tra composizioni diversissime nel luogo e nello stile, è da rintracciare nell’omologa sensibilità contemporanea rispetto a certe produzioni storiche di musica concreta, elettroacustica e rumorista. L’antologia presenta brani, alcuni inediti, di maestri come Morton Subotnik, dell’eccentrico Tod Dockstader e Luc Ferrari, e di personaggi apparentemente minori, come Percy Garnier, Johanna M.Beyer e Daphne Oram. Accanto a questi l’ascolto dell’antologia offre, tra gli atri, brani direttamente commissionati dalla Sub Rosa a Scanner e Kim Cascone, un brano precoce e inedito del 1991di Autechre; e poi ancora la superlativa composizione di Yoshihiro Hanno, vero e proprio guru della scena glitch giapponese, le esperienze soglia tra musica e performance di Meira Asher e Guy Harries. L’antologia passa in rassegna anche le suggestioni industrial elettroniche di Arcane Device, l’acid house di Dj Esp, la visionarietà di Sun Ra e l’istrioneria di Captain Beefheart. Insomma, quello proposto dalla Sub Rosa non è una semplice mappatura dell’albero genealogico della musica elettronica, bensì una sorta di sistema arterioso rizomatico e reticolare privo di centro, che procede con scarti, interruzioni e repentini riaffioramenti
del brainframe elettronico della musica contemporanea.
Queste sono alcune delle coordinate che ci servono per accennare la cd di debutto del duo canadese Coin Gutter (Hemma Hendrix e Greeme Scott) All your dreams are meaningness (Notype label). I due manifestano uno spettro d’azione musicale a 360°, hanno esperienze nella produzione di film e si destreggiano nel cd con una serie di composizioni che guardano alle teorie musicali sull’acusmatica, mescolano abilmente elettroacustica (con inserti stranianti di pianoforte), poinitillisme sonori di frequenze e granelli di suoni degni della miglior microwaves, scariche noise e l’utilizzo inoltre di parti vocali, il tutto scandito da dilatazioni ambientali dal gusto cinematografico, la loro estetica si colloca all’incrocio di esperienze quali Metamkine, Lionel Marchetti e le produzioni sonore di ZimmeFrei.
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marco altavilla
decibel – sound art & musica elettronica è un progetto editoriale a cura di marco altavilla
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