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fino al 19.II.2005 0100101110101101.org – Nike Ground Experience Brescia, Fabio Paris Art Gallery
altrecittà
Un nuovo scherzo anarchico e radicale che va a colpire nientemeno che la Nike. Il motto è: “You want to wear it, why shouldn’t cities wear it too?”. E così Vienna si ritrova uno Swoosh gigantesco nella sua piazza principale...
di Carolina Lio
Nominare gli 01.org è una promessa. I loro progetti hanno sempre stupito – o addirittura scioccato – con la loro impronta ludica e esilarante, tra la bravata e l’anarchia. Hanno attirato su se stessi lo sguardo di tutti anche se sono schivi, poco frequentatori della vita mondana, decisamente dediti più a giocare con le apparenze che a costruirsene una propria.
In questo senso sono diventati una specie di coppia maledetta dei nostri giorni, ricercatissimi e inafferrabili, soprattutto irrefrenabili e incontenibilmente dissacratori. Hanno dissacrato prima il Dio religioso clonando il sito del Vaticano con qualche piccola ma strategica modifica e, come ultimo progetto, hanno beffeggiato la nuova divinità dei nostri giorni: il brand commerciale. Non ne hanno scelto uno qualunque, anonimo e trascurabile, ma il celeberrimo, inevitabile e onnipresente Swoosh, ovvero la virgola simbolo della Nike. Il logo è stato messo al centro di una grande allucinazione collettiva, divenuta una performance di due settimane. Il palcoscenico è la piazza viennese KarlPlatz e l’idea è quella di posizionare un container, il Nike Infobox, dove informare i cittadini della novità che da lì a poco li avrebbe riguardati tutti. Nella piazza principale di Vienna, nella nazionalista Austria, sarebbe infatti stato posizionato uno Swoosh gigante della statunitense Nike, alto 18 metri e lungo il doppio, color rosso fuoco e che avrebbe trasformato il nome della piazza in NikePlatz.
Naturalmente oggi sappiamo che è opera degli 01.org e che non si è trattato che di un’operazione di attivismo artistico, ma durante la permanenza del Nike Infobox a Vienna l’iniziativa era stata diffusa come vera, e talmente bene che non solo la popolazione ci era cascata in pieno, ma anche la stampa locale e internazionale diffuse la notizia e continuò a diffonderla persino dopo la rivendicazione da parte degli artisti. Per aumentare la dose di ironia non si trattava di una notizia che riguardava soltanto l’Austria; il progetto, così come gli 01.org lo divulgavano, comprendeva simili stravolgimenti urbani nelle maggiori piazze delle città più importanti del mondo. Naturalmente la Nike Austria e la Nike International reagirono – senza molto savoir-faire – con una causa legale che persero e anche con una tentata aggressione fisica fortunatamente non riuscita.
Tutto il progetto è documentato attraverso la ricostruzione virtuale della NikePlatz, varie fotografie e un video oggi presentati (per la prima volta in Italia) da Fabio Paris, che ha la gloria aggiuntiva di poter mostrare un eccezionale pezzo unico: la metaforica posa della prima pietra, giocosamente identificata con un paio di scarpe Nike affossate in un blocco di cemento armato. La chicca è che sono scarpe originali ordinate in esemplare unico con la scritta Nike Ground, e in seguito spacciate per gadget collegato alla nascita della NikePlatz. In galleria è possibile vedere il progetto di quest’ultima, con la ricostruzione della piazza dopo la sua snaturalizzazione e le foto del Nike Infobox dove era posizionata per essere spiegata a tutti i tanti curiosi visitatori.
Non è stato solo un punto di informazione, ha avuto anche la funzione di teatro dove gli 01.org, con l’aiuto di qualche stretto conoscente, hanno creato un vero e proprio spettacolo che rimarcava l’operazione attraverso la lettura di testi, email e articoli su NikePlatz. Ma soprattutto il container è la scena del video che è stato girato per documentare non solo l’operazione, ma l’impressione che essa aveva avuto sui viennesi. Osservando le reazioni della gente matura perplessa (ma non particolarmente meravigliata) e di qualche giovane a cui invece la novità non dispiaceva, possiamo capire quanto il sistema pubblicitario sia entrato nel nostro schema di vita e con quanta naturalezza accettiamo l’imposizione di loghi con cui conviviamo senza potercene mai realmente appropriare.
Per concludere ricordiamo che chi volesse approfondire ulteriormente l’argomento, dopo aver visitato la mostra in galleria, avrà la possibilità di conoscere gli sfuggenti 01.org in un incontro organizzato da Francesco Poli e Bruno Muzzolini. L’appuntamento è a Milano, il 10 Febbraio alle ore 14.00, presso l’aula 10 dell’Accademia di Belle Arti di Brera.
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link correlati
http://www.0100101110101101.org/
http://www.nikeground.com/
carolina lio
mostra visitata il 20 gennaio 2005
0100101110101101.org – Nike Ground Experience
Brescia, Fabio Paris Art Gallery, via Alessandro Monti 13
Orario: dal lunedi al sabato 15-19. Festivi su appuntamento
Ingresso libero
Per informazioni: tel. 0303756139 – fabio@fabioparisartgallery.com – www.fabioparisartgallery.com
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