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In restauro l’Appartamento Borgia
restauri
E’ iniziato, nel Musei Vaticani, il lungo ed impegnativo restauro delle pareti affrescate dell’Appartamento Borgia, realizzato da Pinturicchio tra il 1492 ed il 1494. Dalle analisi scientifiche diagnostiche arrivano intanto le prime sorprese...
di redazione
Il restauro
E’ iniziato, all’interno dei Musei Vaticani, il restauro dell’appartamento di Papa Alessandro VI Borgia, realizzato tra il 1492 ed il 1494 dal Pinturicchio che, seguendo le indicazioni del pontefice, decorò le stanze con immagini ispirate al mondo classico ed alla mitologia romana. L’inizio dell’intervento ha interessato la sala dei Misteri della Fede, nella quale la pellicola pittorica mostrava evidenti segni di cedimento, soprattutto nella zona dell’affresco della Natività: alla consueta pulitura delle superfici seguirà un intervento di consolidamento della superficie dipinta. Il restauro – che durerà alcuni anni – sarà guidato da Maurizio De Luca, sotto la direzione di Arnold Nesselrath, responsabile del settore di arte bizantina, medievale e moderna dei Musei Vaticani. Francesco Buranelli, direttore generale reggente, supervisionerà il loro lavoro. Procedendo alle analisi delle superfici pittoriche realizzate dal Pinturicchio, i tecnici del Gabinetto Scientifico del Museo hanno potuto dimostrare che la tecnica cui fece ricorso l’artista non fu ordinaria: i dati non sono ancora definitivi, ma sembra che, in questa occasione, Pinturicchio abbia steso il colore con un legante direttamente sullo strato di preparazione. Se l’ipotesi venisse confermata si potrebbe sostenere che Pinturicchio oltre alla tecnica del buon fresco conobbe ed applicò una tecnica meno raffinata ma affine a quella impiegata, per esempio, da Mantegna.
Pinturicchio
Bernardino di Bette, detto il Pinturicchio, nacque a Perugia nel 1454. Dopo aver conosciuto il Verrocchio ed aver collaborato con il Perugino alla realizzazione delle Storie di San Bernardino, conservate nella Galleria Nazionale del capoluogo umbro, e alla decorazione della cappella Sistina, lavorò autonomamente a Roma, Perugia, Spoleto ed Orvieto. A Roma la sua opera più impegnativa fu la decorazione dell’Appartamento Borgia, per la quale si avvalse di valenti collaboratori. Nel 1506 si stabilì in via definitiva a Siena, realizzando, nella Libreria Piccolomini, le Storie di Pio II, uno dei più importanti cicli pittorici profani del Rinascimento, con la collaborazione di Raffaello, che realizzò alcuni modelli. Pinturicchio occupa una posizione particolare nel panorama artistico italiano del XV e XVI secolo per la sua felice ispirazione narrativa e per il grande senso della decorazione, inserita in opere di grande ed armonica unità degli spazi. Morì a Siena nel 1516.
A cura di
[exibart]