25 ottobre 2000

Fino al 21.I.2001 Paul Klee Torino, GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino

 
In 100 opere, la GAM di Torino celebra il grande artista svizzero…

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Due mesi per Paul Klee, per ammirarlo, conoscerlo, capirlo. Dal 26 ottobre al 7 gennaio 2001, la GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino – ospita, infatti, una vasta mostra dedicata all’artista svizzero, avvalendosi di rilevanti concessioni di musei internazionali: (Metropolitan Museum of Art, New York; Salomon Guggenheim Museum, New York; Fondazione Beyeler, Basilea; Stedelijk Museum, Amsterdam; Kasama Nichido Museum of Art, Tokyo; Civiche Raccolte d’Arte Moderna, Milano) e d’importanti collezioni private europee.
Un’esposizione ricca di contenuti, che raggruppa 103 opere (tra grafiche e dipinti) del periodo compreso tra il 1903 e la sua ultima produzione – morì nel 1940 – nel tentativo di far conoscere la vastità e complessità del suo universo immaginativo, dove l’astrattismo non è mai considerato totalmente separato dalla realtà.
Il reale è fondamentale nella sua pittura; è in continuo movimento e come tale cambia, si trasforma, suggerendo forme sempre nuove.
Famoso l’esempio dell’albero: l’artista è come un albero, attraverso le sue radici prende vita ed è nutrito, ma è distinto da queste. L’esteriore invade l’uomo d’arte e lo spinge a trasmettere sulla tela il suo universo interiore, l’invisibile.
I suoi dipinti mostrano, infatti, una realtà vista attraverso una lente d’ingrandimento che rende chiaro ciò che noi distrattamente non percepiamo.
Le diverse interpretazioni del rapporto tra figurazione astratta ed armonica scrittura musicale sono il filo conduttore della mostra. Figlio di un musicista e musicista lui stesso – fu primo violino nell’orchestra municipale di Berna – avverte, ben presto, il significato musicale della pittura e la sua funzione espressiva. Un connubio che si scopre nell’analisi della struttura dell’opera – interpreta la natura come il musicista fa con la partitura – nella quale si rintracciano più livelli. Biografico e privato – sceglie temi e titoli musicali. Stilistico, in un’operazione di mimetismo segnico. La temporalità della costruzione pittorica – ogni forma artistica è un’interruzione di un movimento di crescita continua ed infinita. Polifonia pittorica – la pittura supera il tempo del semplice movimento e porta ad una dinamica superiore.
Monaco, Parigi e la Tunisia sono tre luoghi importanti per sua vita e per la sua poetica. Nella prima stringe amicizia con Kandinskij e si avvicina al gruppo dei Bleau Reiter, conoscendo futuristi ed espressionisti. Parigi e il suo dinamismo culturale, gli permettono d’incontrare le opere di Picasso, mentre l’Africa e le luci del Mediterraneo gli offrono il colore.

“Io e il colore siamo una cosa sola”. La sua limpida costruzione insieme alla luce sono elementi inconfondibili delle opere di Klee. Una produzione, immersa nell’incessante esplorazione di nuovi linguaggi espressivi, definita nella Teoria della Forma e della Figurazione – oltre che nei Diari 1898-1908 – e che trova nelle lezioni alla Bauhaus la sua massima espressione.
“Difficile dire quali siano gli stili-Klee – afferma Michele Dantini nell’introduzione al catalogo – quando venga meno quella sorta d’ironica nonchalance che passa non di rado tra l’artista e la sua opera. Certo l’artista non è l’opera; non lo troviamo in essa se non episodicamente; e il carattere aleatorio delle scelte linguistiche o la singolare contingenza delle “maniere” di volta in volta adottate non mancano di stupire (…).
Si diverte in giochi mimetici che, in composizioni a matita, acquerello, tempera e ad olio, imitano i procedimenti applicati esterni alla tradizione delle arti liberali – mosaico, tessitura, oreficeria, collage – che pongono un accento sul carattere bizzarro, satirico e malinconico dell’arte”.
Attorno a “Turbato”, 1934 (tempera e carboncino su tela senza telaio dipinta su due facce) – esempio di scrittura figurata di quel mondo pittorico che trae ispirazione dalla natura – esposta nelle collezioni della GAM – ruotano dipinti celebri come “Clown”, 1929, “Festa notturna”, 1921 (olio su carta montata su cartoncino); l’inquietante “Ritratto di bambina agitata” del 1923; “La luna sopra la mia casa”, 1927 (penna su carta). E poi ancora il geometrico “Con le punte marroni”, 1914 (acquerello su carta); lo splendido “Nuvola Rossa”, 1928 (inchiostro e acquerello su carta); “Giovane uomo alla vigilia”, 1933 (olio e matita grassa su lino).
Una pittura intellettuale, raffinata, dove la linea ha un’estrema importanza; una pittura intrigante per la molteplicità di concetti che racchiude, per l’immensità di sensazioni che produce.
Nell’ordine della collaborazione con altri musei va segnalato il rapporto con il Museo Morandi di Bologna che nello stesso periodo di apertura della mostra di Torino proporrà una rassegna parallela dell’Artista, nel comune intento di ampliare il più possibile la conoscenza della sua opera (http://www.museomorandi.it)

Federica De Maria


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Paul Klee. Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea (GAM), Torino, Via Magenta, 31 Tel. +39 011 5629911 – FAX 011/4429550 – sito internet: http://www.gam.intesa.it
E-Mail: gam@comune.torino.it
Fino al 21 gennaio 2001. Orario: da martedì a domenica h.9-19, lunedì chiuso; ingresso: intero £.10000, ridotto £.5000, gruppi superiori a 15 persone £.5000 (su prenotazione); catalogo; accesso disabili: Sì; servizi igienici: Sì; visite guidate: su prenotazione – alla domenica visite guidate: sale ‘800 h.15.30, sale ‘900 h.17; attività didattiche per scolaresche: Sì; bookshop: Sì (cataloghi anche scontati)Catalogo:Paul Klee, testi di Michele dantini, Edizioni GAM, Torino 2000; bar: Sì; tempo di visita della mostra: 60 min.



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7 Commenti

  1. Klee: assolutamente fantastico! L’apporto dato alla Teoria del Colore da parte di questo Filosofo del cromatismo è inpagabile. L’equilibrio dei colori rimchiusi nel “grigio”, la teoria del “doppio cono rovesciato”, la simbiosi tra “colore-musica”, l’individuazione del 7 come “numero perfetto”, l’omportanza del segno nelel prime opere bicromatiche…..Divino.

  2. Paul Klee é stato un maestro sublime. Ingiustamente messo in secondo piano rispetto all’amico Kandinsky, é un artista non ancora
    eguagliato…forse ineguagliabile…che si
    svincola dal nostro tempo. Sempre alla ricerca, come lui stesso diceva “di mondi lontani”, ha
    donato con purezza e rigore un messaggio per
    tutta l’umanità. Grazie Paul.

  3. all’inizio pensavo che fossi una delle poche ad ammirare Paul “il maestro”, mi rendo conto che siamo in minoranza ma GRANDI.
    Sono felice che sia il suo anno!
    ero stufa di vederlo solo sui libri e sulle riviste… posso finalmente toccare visivamente il mondo del mio artista preferito!
    Il colore che non muore mai!!!

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