10 luglio 2001

Fino al 15.VII.2001 The entertainers. Il potere degli accessori Firenze, Stazione Leopolda

 
Millecinquecento oggetti (e più...) del desiderio, affatto accessorio, del complemento d'abbigliamento rigorosamente griffato. Ovvero: del potere evocativo, sempre e comunque invasivo, del logo di moda...

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Le inelencabili creazioni del fashion style accompagnano ormai quasi ogni agire quotidiano dell’uomo contemporaneo. Non solo abbigliamento del corpo, ma delle gestualità e delle ritualità più effimere. Scarpe, cinture, occhiali, ombrelli, borse, cravatte, guanti, cappelli: se il rinnovato pudore del cliente rinnega l’aura da status symbol d’epoca reganiana, lascia spazio però alla ricerca meditata di un dettaglio, di un particolare in grado di descrivere e definire il proprio personalissimo stile. Così oggetti di culto, entrati ormai nell’immaginario collettivo, e segno distintivo dei personaggi dello star system di ieri e di oggi, si dispiegano senza soluzione di continuità sotto ai nostri occhi ripercorrendo la storia del costume, e non solo. E se i centri commerciali assomigliano sempre più a veri e propri parchi del divertimentificio collettivo, l’esposizione diventa allora occasione ludica: 14 sezioni-installazioni che, esorcizzata una volta per tutte l’austerità di certi allestimenti pseudo-museali, risvegliano il bambino che è in ognuno di noi. Lo prendono per mano, lo accompagnano in un’insolita gita al luna park. Questo vero e proprio alfabeto del complemento d’abbigliamento, a firma del sistema moda di oggi e di ieri, è ideato da Franca Sozzani, direttore della testata Vogue, con allestimento di Italo Rota e l’art direction grafica di Luca Stoppini. Inizio della mostra-spettacolo, Sipario: introduzione al tema in forma di cartoon disneyano. Tappa successiva: Letters of power, ovvero, il potere onnipresente del logo: i marchi di dodici prestigiose maison alle prese con pinne, maschere da sub, teli da spiaggia, sci, caschi, bocce, sacchi a pelo, guinzagli, monopattini, biciclette e tappezzeria. Segue Trend setters, candide borse griffate scorrono sotto i raggi indagatori di un metal detector. Poi, inatteso, un bizzaro scroscio di pioggia: è l’installazione Rain in the Wonderland, ombrelli e scarpe femminili alle prese con le intemperie. Pochi metri più avanti, torna il bel tempo: nel cicaleccio di un campo di grano spuntano fuori, anziché papaveri, coloratissimi guanti. Ricorda il gioco a premi di una fiera paesana The Magic Hatter, il chiosco a forma di mongolfiera in cui un braccio meccanico solleva, instancabile, cappelli per centrarli sulla testa di un mezzo busto in polisterolo. Esperienza virtuale capovolta quella offerta invece da The Entertainers screen: una volta inforcati gli occhiali non viene regalato nessun mondo parallelo, solo pochi secondi di celebrità garantiti dalla proiezione del nostro volto su un mega screen. Vinta la mania di protagonismo, ci uniamo ad una platea magrittiana di manichini in abito scuro per assistere alla prima di An Affair Called Diplomatc Bag (montaggio di sequenze da film spy, protagonista: la 24ore). Mondanità lussuosa e lussuriosa: sono le invitate fantasma del party intitolato Shining, segno della loro presenza: solo scarpe, guanti, borsette e l’immancabile tintinnio di ghiaccio nei bicchieri (di Martini, presumo…). Alla fine, Viva Vacation ci sorprende a sbirciare dentro gli zaini depositati negli armadietti di sicurezza di un aereoporto e ci scopriamo, oltre che in cerca di stile, anche un po’ voyeur.

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Maurizio Rossi




20 giugno-15 luglio 2001
Stazione Leopolda
Viale F.lli Rosselli, 5 – Firenze
Orario: 10-13/17-22 (chiuso lunedì)
Ingresso libero
Info line: 055 3693407


[exibart]

3 Commenti

  1. ieri ho visto la mostra, ma devo dire che la cosa più bella è (sigh!) questa recensione sopra! nel complesso l’allestimento come scrivete è divertente, mi piacerebbe portarci Noam Klein!!!

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