03 ottobre 2001

Fino al 24.XI.2001 Pittori attivi in Toscana dal Trecento al Settecento Firenze, Galleria Moretti

 
Cinque secoli di pittura alla Galleria Moretti. Il genio dei maestri toscani rappresentato da circa quaranta opere, nella maggior parte dei casi inedite, tutte di eccezionale qualità...

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Due anni dopo l’evento “Da Bernardo Daddi a Giorgio Vasari”, la Galleria d’Arte Moretti propone una nuova prestigiosa esposizione: un percorso che, attraversando cinque secoli di storia dell’arte, si incentra sulla straordinaria produzione pittorica in Toscana.
Fabrizio Moretti, appassionato antiquario, specializzato nell’ambito dei dipinti su tavola tra ‘300 e ‘500, ha ampliato, negli ultimi anni, il proprio interesse professionale verso l’arte toscana del XVII e XVIII secolo. Da qui sorge il desiderio di proporre il percorso attualmente in mostra negli spazi di Piazza Ottaviani.Jacopo del Casentino (Firenze, attivo dal 1315 circa al 1349) Madonna e Bambino tra gli angeli Tempera su tavola cm. 102x66
Si tratta di quaranta opere (che talvolta recano la firma di grandissimi maestri quali lo Scheggia, Jacopo del Sellaio, Lorenzo Lippi…) caratterizzate sempre dall’ottimo stato di conservazione e dalla peculiarità di collocarsi come riferimento di periodi fondamentali della storia dell’arte.
Il ‘300 è splendidamente rappresentato da una serie di pale d’altare: da Niccolò da Segna ad Agnolo Gaddi, da Bartolomeo Cristiani a Bicci di Lorenzo. Tra queste risulta particolarmente emozionante la tavola di Jacopo del Casentino, Madonna col Bambino e due angeli.L’opera, nonostante abbia subito diversi restauri, mantiene intatto il fascino originale, anche grazie alla discrezione degli interventi che indicano con chiarezza quali siano le parti autentiche e quelle di ripristino. La composizione si ispira ad un’iconografia di chiaro stampo trecentesco; la Vergine in trono tiene tra le braccia il Bambino, questi reca i simboli che, secondo l’iconografia tradizionale, richiamano la Passione: il corallo e il cardellino. Giovanni di Ser Giovanni, detto lo Scheggia (San Giovanni Valdarno 1406 – Firenze 1486) Madonna con il Bambino in trono tra i Santi Francesco e Girolamo Tempera su tavola cm. 97,5x48,5
Il passaggio dalle tensioni medioevali alla ricerca figurativa del ‘400 è espresso da un’opera di Giovanni di Ser Giovanni, lo Scheggia, presente con una piccola pala raffigurante la Madonna col Bambino in trono fra i santi Francesco e Girolamo.
Sebbene si tratti di un lavoro legato ai primi anni di attività del pittore, sono evidenti le qualità che compongono la personalità artistica dello Scheggia. La forte lezione del fratello Masaccio (ben visibile nell’imponente fisicità delle figure e nell’allusione ad un impianto tridimensionale) è filtrata da una vocazione ancora goticheggiante; questa è ravvisabile nel fondo oro e nella cura di alcuni dettagli che inevitabilmente richiamano l’arte del Beato Angelico.
Tra le opere presenti per rappresentare il ‘600 bisogna ricordare le raffinate tele di Lorenzo Lippi e l’Allegoria della Vita Contemplativa di Giacinto Gimignani.Giacinto Gimignani (Pistoia 1606 – Roma 1681) Allegoria delle virtù umane che allontanano i vizi Olio su tela
Nell’ambito della produzione settecentesca si segnala Arlecchino padre di famiglia di Giovanni Domenico Ferretti, probabilmente facente parte di un ciclo ispirato alle Disavventure di Arlecchino.

Pietro Gaglianò



Fino al 24.XI.2001
Pittori attivi in Toscana dal Trecento al Settecento
Firenze, Galleria d’Arte Moretti, Piazza Ottaviani 17r
Fino al 7 ottobre: aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00; dall’8 ottobre al 24 novembre: da martedì a sabato, 10.00-13.00/15.00-19.00. lunedì su appuntamento, domenica chiuso.
Ingresso libero
Catalogo POLISTAMPA.
Informazioni: telefax 055 2654277, Web: www.morettigallery.com.
Ufficio stampa: Studio Pesci Bologna: tel. 051 269267, mail: info@studiopesci.it


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