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fino al 28.IX.2003 Stanze segrete – Stanze Scomparse Firenze, Palazzo Medici Riccardi
toscana
Che cosa rende un museo necessario? Perchè un museo attira i visitatori? Partendo dal concetto guida di ‘genius loci’ il palazzo Medici Riccardi ci viene rispiegato seguendo il filo della sua storia recente e riportando – in un dosaggio equilibrato di filologia e curiosità- le vicende dei Medici e del collezionismo a Firenze...
Pochi oggetti selezionati e poche pagine ben ponderate che ripercorrono la storia del Palazzo Medici Riccardi negli ultimi 150 anni, ovvero dal momento in cui fu destinato a sede della Prefettura e della Provincia, nel 1874, ma anche sede di un Museo che ebbe vita brevissima ed era l’unico in città dedicato alla famiglia Medici e dunque in fondo capace di evocare le origini del palazzo mediceo di via Larga.
Il palazzo nacque infatti come prima dimora dei Medici, pur venendo spogliato delle sue p reziose suppellettili e opere già nel 1494. Successivamente passato ai Riccardi, nel 1659, è stata la culla del tardobarocco fiorentino con le sue sale affrescate dal Giordano. Ma al percorso museale attuale si affiancano i fantasmi del Museo Mediceo, che il palazzo ospitò tra il 1929 e il 1972. Il Museo accoglieva, come ormai solo delle foto d’epoca attestano, cimeli e ritratti celebrativi e didattici. I criteri di quell’allestimento posson essere ormai superati, tuttavia di trattava dell’unico luogo autenticamente dedicato alla dinastia fiorentina per eccellenza. Il cuore della mostra è la piccola sala con i cimeli medicei conservati a guisa di reliquie: vediamo i capelli e i denti del Magnifico, la camicia insanguinata del giovane Giuliano, morto nella congiura dei Pazzi del 1478, certamente d’effetto . Il percorso si conclude con la sezione dedicata al ritratto, genere sul quale da un paio d’anni si concentrano molti sforzi espositivi e molte riflessioni. Il ritratto dinastico ha costituito infatti una delle maggiori preoccupazioni della famiglia Medici sin dai tempi del granducato di Cosimo I. La sua ammirazione per Paolo Giovio ha assicurato agli Uffizi la collezione omonima, ma ha soprattutto dato avvio ad una committenza mirata a trasmettere tramite il ritratto l’immagine del potere, della forza e della legittimità della casata. E l’interesse per la ritrattistica conosce declinazioni differenti: dalle incisioni alle medaglie ogni membro della famiglia era documentato- o rappresentato.
D’altro canto la vocazione del palazzo a essere un luogo del potere e a celar tesori pare essere immutata e i dipinti in mostra ci ricordano come gli uffici di rappresentanza siano stati arredati con quadri pregevoli dei depositi delle gallerie fiorentine: si è accolti da quadri di mare in tempesta, per placarsi poi nella contemplazione dell’Erminia fra i pastori di scuola del Cortona –una solare visione d’arcadia- e di trionfi di natura morta, fino a ora non visibili al pubblico.
Si tratta dunque di un ulteriore passo verso la conoscenza del patrimonio locale e di un importante storicizzazione della nostra storia museale recente da svolgersi, secondo i curatori, in tappe annuale che dovrebbero darci una visione consapevole e approfondita di uno dei luoghi più suggestivi della città.
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silvia bonacini
mostra visitata il 25 marzo 2003
Date 25 marzo-28 settembre
via Cavour 3
Orario e giorni di chiusura 9.00-19.00, chiuso mercoledì
Biglietto € 4/2,50 inclusa la visita del complesso di Palazzo Medici Riccardi
Telefono 0552760340
Catalogo Olschki, italiano/inglese
[exibart]