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fino al 13.IV.2003 L’impressionismo e l’età di Van Gogh Treviso, Casa dei Carraresi
venezia
200.000 prenotazioni, + 117 opere impressioniste + 45 Van Gogh di cui 3 mai visti prima + 16 Paesi prestatori + Fondazione Cassamarca e privati vari + 2000 miliardi di lire di assicurazione + piatto e vino tipico = l’inaugurazione della mostra più ‘mediatica’ e richiesta dell’anno…
La mostra dei grandi numeri ha inizio, dopo un battuto tam tam pubblicitario, e già da ora sono esaurite le possibilità di prenotazioni per i gruppi e le scuole. Il nome di Van Gogh, come un pifferaio magico, farà accorrere nella Marca Gioiosa visitatori da tutta Italia e dall’estero per vedere quelli che nel pieghevole sono chiamati ‘i più bei nomi dell’impressionismo’, da Manet a Monet, Cezanne, Renoir, Sisley, Gauguin, Degas, Seurat, Morisot, Cassat, Toulouse-Lautrec, nonché Rodin con le sue sculture. Paesaggi, nature morte e ritratti in esposizione con un orario da maratoneti (sabato fino a mezzanotte e giorno di chiusura non-stop di 36 ore), con ingressi scaglionati ogni 15 minuti.
Una mostra davvero bella, a detta anche dei presenti più scettici, certo una mostra per gli appetiti di massa, orchestrata come un meccanismo svizzero, con una precisione organizzativa da resoconto bancario ma anche piena di sentimento, un’esposizione che tiene conto delle esigenze anche fisiche e goderecce del visitatore medio, che speriamo possa servire ad avvicinare all’arte un gran numero di persone, anche chi (purtroppo) non si muove di solito per vedere nemmeno il museo della propria città.
Il percorso delle sale, arioso ed elegantemente allestito, è diventato un vero ambiente museale dove l’infilata delle opere non è penalizzata nella visione, con una stanza illuminata a fibre ottiche per le opere su carta di Vincent Van Gogh. Un’operazione insomma ben riuscita, con le signorine del personale vestite Sisley, con ottimi ritorni turistici sul territorio e offerta di piatto di cucina locale a chi sta in coda nel fine settimana, ma soprattutto con opere risultato di prestiti incredibili, come i dipinti provenienti dalla Fondazione Garengo, che a causa di un vincolo non erano mai stati esposti in precedenza.
Le 162 opere della mostra sono divise in cinque sezioni che scandiscono i tre periodi dell’Impressionismo, l’attività di Rodin e quella di Van Gogh. Dalla vela chiara delle barche di Monet si dipana l’avventura impressionista en-plein-air sul tema del paesaggio, accompagnata dalla ritrattistica di Manet, di Degas e Renoir, dalle lavandaie e le signorine di Toulouse-Lautrec perché, come scriveva Van Gogh nelle sue lettere, “Manet ha preparato il terreno” ma serve “un pittore dell’avvenire che sia un colorista come non ce n’è ancora stato uno” e che non immagina certo essere lui stesso.
Le bambine dipinte da Renoir fanno da pendant alla statua della Danzatrice di quattordici anni di Degas, le nature morte e i ritratti di Cézanne ci ribadiscono le qualità pittoriche del maestro dell’avanguardia storica e dialogano con il sintetismo degli otto Gauguin. Bellissimo il Ritratto di Diego Martelli di Zandomeneghi e ovviamente tutti i Van Gogh, dalla commovente Passeggiata al chiaro di luna agli Autoritratti, all’Arlesiana, a Il Seminatore al tramonto, immagine-icona della mostra. A chiudere il tutto, il cupo Funerale di Van Gogh di Emile Bernard .
La ‘prossima puntata’, dall’ottobre del 2003 al marzo 2004, è scandita sul tema L’oro e l’azzurro, i colori del Sud da Cezanne a Bonnard, e chi intende impegnarsi nella trasferta sappia che le prenotazioni sono già arrivate a quota 10mila !
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Fino al 30.III.03
L’impressionismo e l’età di Van Gogh
Treviso, Casa dei Carraresi – via Palestro, 33/35
A cura di Marco Goldin
Organizzazione Linea d’ombra, Conegliano (TV) – www.lineadombra.it
PRENOTAZIONI e informazioni (biglietti, visite guidate, laboratori e informazioni):
call center 0438.21306 (orario lunedì-venerdì 9.00 – 13.30 /14.30 – 18.30 /sabato 9.00 – 15.00) – biglietto@lineadombra.it – www.lineadombra.it/biglietto – info@lineadombra.it
ORARIO:
lunedì, martedì, giovedì ore 9.00 – 20.00
mercoledì, venerdì, domenica ore 9.00 – 22.00
sabato ore 9.00 – 24.00
1 gennaio 2003 ore 13.00 – 22.00
(chiuso 24/25/31 dicembre 2002)
giorno di chiusura orario continuato per 36 ore dalle 9.00 del 29 marzo alle 22.00 del 30 marzo
BIGLIETTI: intero € 10 – ridotto € 7 per studenti universitari, oltre 60 anni, gruppi – ridotto € 6 per scuole, militari, ragazzi fino a 18 anni – ingresso gratuito bambini scuola materna
Vendita biglietti sospesa un’ora prima della chiusura
Nei giorni festivi servizio gratuito nursery e assistenza al disegno per bambini da 4 a 8 anni fino ad esaurimento posti
Visite guidate per gruppi (max 25 persone) € 93 – non prenotate ( se disponibile personale) € 6 a persona – per scuole (max 25 alunni) € 41,50
Laboratori didattici da prenotare (max 20 alunni) € 67,50 per 1 ora + visita
Informazioni e accettazione turistica tel. 0422.513165
Guardaroba, bookshop, audioguide, bar all’interno della mostra
Ufficio stampa Studio Esseci (Padova) www.studioesseci.net
Catalogo linead’ombralibri – vendita catalogo anche per spedizione in contrassegno e con carta di credito
[exibart]
Penso che il progetto di avvicinare le persone all’arte debba puntare più a seminare cultura, nonchè a fornire i mezzi per codificarla… più che riempire direttamente la mente e gli stomaci del pubblico. Lungi dall’essere un atacco diretto alla mostra in questione.. per chè non dare più spazio ma nche più responsabilità e rcinoscimento alle modalità e al personale responabile del rapporto con il pubblico e della trasmissione dunque della cultura che sta dietro le opere esposte… Perchè la domanda da porsi è secondo me non: Quante persone vengono al museo?..bensì Quante ritornano?
tutti coloro che si azzardano a mettere piede in questa mostra confermano la presunta idiozia dell’italiano medio. VERGOGNA
Ma perchè questa mostra si intitola “L’impressionismo e l’età di Van Gogh”?
E come dovrebbe chiamarsi se non così?
troppo facile Goldin, troppo facile!
Sono andata a vederla e ho capito (che brava): “Impressionismo”, perchè ci sono i soliti quadri impressionisti e “L’età di Van Gogh”…dei quadri..Ciao.
che perspicacia!
..almeno scrivo chi sei…Mrs o Miss o Mr fantasma formaggino….
seguo sempre i commenti di questa carlotta, mi risulta parecchio rincoglionita. Mi passi il nome del tuo spacciatore?
Un amico appena tornato dalla mostra mi dice che e- stata prorogata e che avrei trovato notizie in Internet… io non le ho trovate, la data di chiusura e- sempre la stessa.
Qualcuno sa qualcosa_
se dite che vale la pena di vedere questa mostra di treviso….vorrà dire che ci andrò! vi farò sapere al mio ritorno!! ciao, a presto
Per “Pex”: “rincoglionita”..usa questi modi di dire da un’altra parte non qui,…e non con me. Maleducato/a!
..un anno si e un anno no questi di casa dei Carraresi mi fregano.E’ da 3 anni ke mi reco a Treviso e anche quest’anno, come due anni fa,rimango molto deluso.Una mostra con 200.000 prenotazioni e un impatto mediatico così vasto non PUO’ essere ospitata in una casa che non ha lo spazio necessario per vedere e poter aprezzare i quadri.Non è una galleria casa de Carraresi:è piuttosto un grande appartamento ed esporre opere in spazi tanto angusti non è rispettoso nei confronti dell’autore e di coloro che le mirano.
Poi come due anni fa,allora si annunciava la “nascita degli impressionisti”senza di fatto,vederli mai nascere,anche quest’anno,a mio modestissimo parere,porre il nome Van Gogh è servito come specchietto per le allodole.E’ vero che sono esposti alcuni quadri del pittore olandese ma sinceramente tranne due, massimo tre, nessuno di questi si può definire come un capolavoro.Manca l’ultimo Vincent malato e maledetto.Mancano insomma le stelle,il grano,i caffè e la malattia che faaceva si che le sue opere fossero semplicemente uniche.
Il resto è un collage di numerose opere già viste alla mostra dell’anno scorso su Monet più altre opere che non lasciano il segno tranne una minuscola parentesi sur le “pointillistme”.
Finisco denunciando un grave disservizio
.Per poter usufruire della riduzione universitaria bisogna portare il libretto degli esami(correlato di timbro aggiornato!che è praticamente impossibile!!)e il badge universitario non serve.Se non si vuole fare riduzioni tanto vale dirlo prima..
La colpa non è di Lineadombra, ma di chi continua a seguire queste scandalose esposizioni. E poi non lamentatevi. tze tze.
dire ke la colpa non è di linea d’ombra vuol dire autorizzare qlksiasi ente a far qlksiasi porkeria ke tanto sarà colpa del consumatore ke ignaro ha accettato un(dis)servizio.vuol dire autorizzare a freagare.xò.bel ragionamento.
Certo che il personaggio che dà la colpa della miseria della mostra a Treviso a chi ci va ha un bel coraggio. Non credo ci sia nessuna colpa nel desiderare di vedere quadri ospitati nei piu’ grandi musei europei o di collezioni private che magari non ti capiterà piu’ di vedere. L’amore per Van Gogh, l’amore per l’arte in genere non deve essere raggirato e basta!
Chi organizzava a casa dei carraresi invece sapeva come sbattere il nome giusto al posto giusto. E Van Gogh non e’ un nome qualunque, e’ normale che ci ama l’arte ne venga attirato e poi compleatemente RAGGIRATO…
I due quadri piu’ belli alla fine, erano due Gauguin e il Seminatore. Nel complesso s’e’ trattato di RICICLO.
sono stata ieri alla mostra,mi aspettavo di meglio,devo dire…ma mi è rimasto impresso un quadro di renoir,quello con le due bambine.qualcuno sa dirmi il titolo?