25 giugno 2001

Centosessanta studi d’artista aperti nella Capitale

 
Tre associazioni culturali romane hanno promosso, nel fine settimana appena conclusosi, un’interessante iniziativa in cui gli artisti la fanno da assoluti protagonisti...

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L’arte contemporanea torna ad affacciarsi prepotentemente sulla scena culturale romana, in un caos animatissimo di opere, progetti e obiettivi da raggiungere.
Fino a domenica infatti, nella capitale, è stato possibile visitare ben 162 studi d’artista letteralmente disseminati per le strade del centro storico e nelle zone periferiche della città, aperti a tutte le ore del giorno proprio per ribadire che “la contemporaneità vuole essere frequentata”, sempre e comunque.
L’iniziativa dal titolo “Studi Aperti, Osare e far baccano”, organizzata e promossa da tre associazioni culturali romane quali “Studi Aperti e artisti associati”, “Novi Eventi” e “I gatti di Roma” propone traguardi importanti e fondamentali per la reale conoscenza e consapevolezza della dimensione artistica attuale. Per la prima volta, e con una straordinaria quantità di adesioni, gli artisti scelgono di mettersi a nudo, offrendo alla curiosità del pubblico i loro spazi, i loro luoghi di lavoro e di vita. Le opere d’arte si mischiano alla vita di tutti i giorni, ed in più di un caso capita di vedere una tela appoggiata su un tavolo da cucina vicino le tazze del caffè, oppure una scultura sistemata su una mensola tra un libro e l’altro. Quello che gli artisti ci regalano in questi giorni è sicuramente una visione privilegiata, il mistero che circonda la nascita e la produzione di un’opera d’arte.
Il luogo di lavoro viene finalmente messo in primo piano proprio per sviluppare un confronto diretto e immediato con il pubblico e instaurare un dialogo che porta a coprire poetiche, riflessioni e storie sempre diverse e affascinanti.
Si potrebbe dire che quella di Studi Aperti è la manifestazione di uno stato di necessità, di bisogno di confronti e stimoli. E’ significativo infatti che i primi a beneficiarne siano stati gli stessi artisti, attraverso un rapporto di ospitalità e scambio reciproco.
Ben 162 atelier insomma. Per ribadire l’esistenza e la presenza nella città di un fermento sotterraneo ma vitale, il vero tessuto connettivo per l’arte contemporanea.
A conclusione della manifestazione, è da segnalare l’iniziativa, coordinata dalla critica Francesca Pietracci, che si terrà nello studio di Luigi Caiffa domenica pomeriggio. La sua casa, dietro Piazza Navona, si aprirà ad accogliere artisti e curatori per un nuovo ed interessante incontro durante il quale, oltre ai lavori dello stesso Caiffa, sarà possibile ammirare le opere di
Silvio Pasqualini, Marco Fioramanti e Veronique Bellavista.

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Tra gli artisti che aderiscono all’iniziativa
Aiello Enzo, Via Pesaro 7, 03477736519, ore 17-21
Baldinetti Alfredo, Via Cassia 595/c, 0332.60190, per appuntamento
Caiffa Luigi, Via del Cancello 20, 0335455325, ore 12-20
Del Guercio Luca, Via di Parione 29, 06.68300761, 18-22
Filippetti Marco, Via Cogoleto 7, 06.3011764, 10-13/16-21
Fioramanti Marco, Via di Monteverde 7, 03807145655
Gasparri Alberto, Via degli Orti d’Alibert 9, 06.6873490, 11-13
L.I. Art, Via D. Lubin 4, 06.3202673, per appuntamento
Olivieri Simone, Via A. Bertani 4, 06.5819585, 19-23
Papadia Daniela, Via del Cataletto 35, 0347.1288249, tutti i giorni per appuntamento

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