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fino al 25.III.2003 Ed Templeton – Angel of Decay Roma, Acquario Romano
roma
Ancora “Street Life”. Questa volta nelle fotografie e nei dipinti di Ed Templeton. Enfant terrible che racconta gli skaters. E che ha già avuto una personale al Palais de Tokio. A Roma la sua prima personale italiana...
A guardarli, ricordano gli adolescenti dei film di Larry Clark. Quelli di Kids, per intenderci. Sono semplicemente liberi gli skaters ritratti da Ed Templeton (1972, vive e lavora a Huntington Beach, vicino Los Angeles) attraversati da un’irrequietezza che brucia, da un candore che incanta, da una precoce, lacerante, istintiva consapevolezza.
Tutto questo Templeton (anche lui skater) lo racconta attraverso foto, disegni, tele dipinte, fogli di appunti: è una mole di materiale eterogeneo che poi finisce per avvolgere le pareti, come un diario sparpagliato in cui i contorni delle storie si perdono.
E’ così che l’artista stesso ha scelto di allestire il suo lavoro (ed è così che lo vediamo all’Acquario Romano, nella sua prima personale italiana): srotolando in un continuum volti, corpi, segni, parole.
A scattare fotografie ha iniziato nel 1990, durante i viaggi per le competizioni di skateboard, non ha più smesso. Complice l’interesse crescente per lo street style, è anche il arrivato il successo, dalla prima personale negli Stati Uniti (1994, adesso il suo gallerista è Aaron Rose) a quella al Palais de Tokio (ottobre 2002, a cura di Jerome Sans) con un titolo che parla da sé The essencial disturbance. Più che l’epilogo (felice) di un’avventura on the road, è l’inizio. Pare un ottimo inizio.
Se nei disegni e nei dipinti il rapporto con l’immaginario e il linguaggio dei graffiti appare immediato, nelle fotografie i riferimenti si stemperano, come se – prescindendo dai tagli casuali o dalle pose studiate – emergesse solo, prepotentemente – la componente personale. Quella che fa in modo che questa miriade di storie e di questa varietà di personaggi siano soprattutto la storia di Ed Templeton.
I ragazzi fotografati da Templeton fanno l’amore, si baciano, si mettono in posa (e guardano in macchina con una certa disinvoltura) o sono colti di sorpresa come in un’istantanea. Lo skateboard appare poco, quasi fosse una presenza sottintesa, che non è necessario mostrare. Non c’è nessun clamore, semplicemente un ritratto life size. Con uno sguardo limpido.
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mariacristina bastante
mostra vista il 5 marzo 2003
Ed Templeton – Angel Of Decay
Acquario Romano, piazza Manfredo Fanti (Stazione Termini – Esquilino), 0668802434, info@dragolab.it , ingresso libero, 10-19 eccetto il lunedi, catalogo edizioni Drago Arts & Communication
[exibart]
ED è BRAVO, MA GUARDATE ANCHE IL LAVORO DI MARIO VESPASIANI, UN GIOVANE ITALIANO CHE OPERA SULLA STESSA TEMATICA: http://WWW.MARIOVESPASIANI.COM