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Dal 20.IV al 25.VI.2000 Fasto e Rigore. “La natura morta nell’Italia Settentrionale dal XVI al XVIII secolo” Colorno, Reggia di Colorno
bologna
In occasione della riapertura delle Sale restaurate e del giardino all'italiana nel magnifico parco della Reggia, una mostra interamente dedicata alla Natura morta nell'Italia Settentrionale.
La mostra, dopo quelle tenutasi nel 1964 a Napoli, Zurigo e Rotterdam, è da considerarsi la più ampia che in Italia sia stata dedicata alla pittura di genere...
La mostra, dopo quelle tenutasi nel 1964 a Napoli, Zurigo e Rotterdam, è da considerarsi la più ampia che in Italia sia stata dedicata alla pittura di genere...
di redazione
L’esposizione si tiene in uno dei luoghi di delizie e “meraviglie” del Cinquecento. Il giardino di Colorno fu creato nella seconda metà del XV secolo per volere del conte Sanseverino, nipote di Francesco Sforza, principe di Milano. Piante rare, creazioni fantasmagoriche e automi governati da complessi meccanismi di ingegneria idraulica sono descritti nelle antiche mappe e disegni.
Nel XVII sotto i Farnese, che fecero di Colorno la loro residenza estiva, furono compiute opere di abbellimento come gli arredi marmorei e fontane. Venne innalzata anche una aranciata e gradualmente il parco perse la sua fisionomia di giardino all’italiana per uno stile sempre più francese ispirato dall’esempio di Versailles. Dal 1700 fino alla metà del secolo scorso il parco ha vissuto un periodo di degrado. Poi l’intervento e la restituita dignità al parco che oggi può essere annoverato tra le meraviglie regali che la memoria tramanda.
All’inaugurazione del giardino si affianca la mostra che si prefigge di documentare l’evoluzione del “genere” nel Nord Italia, attraverso ben 130 opere provenienti da istituzioni pubbliche e private non solo italiane.
Dopo le opere di artisti fiamminghi del cinquecento quale Joachim Beuckelaer e le opere di Campi, Passerotti e Annibale Carracci che fungono da introduzione, la mostra si articola in sezioni regionali.
Dalla Lombardia di Fede Galizia, Nuvolone, Ceruti si passa all’Emilia di Cittadini, Boselli, Magini, per arrivare in Liguria dove nelle opere di Jan Roos e Giacomo Legi è possibile scorgere influenze provenienti dalle vicine Fiandre.
Grazie alla passione collezionistica della Corte Sabauda, in Piemonte, si decreta il successo di pittori come Lanfranchi, Octavianus Monfort, Pianca e Rapous.
La mostra si conclude con il settore dedicato al Veneto che offre uno spaccato non solo locale del mercato e dell’importanza della pittura di genere. Venezia infatti offriva l’opportunità di scambi culturali tra il nord e il sud dell’Europa e un’importante centro di approvvigionamento di opere d’arte.
Cristiana Margiacchi
Fasto e Rigore. “La Natura Morta in Italia Settentrionale dal XVI al XVIII secolo”.Reggia di Colorno (Parma). Dal 20 aprile al 25 giugno 2000. Tutti i giorni 9.30-18.30.Chiuso lunedì.£12.000/10.000. Info. e prenotazioni 0521312545. Si catalogo Skira.
[exibart]