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“Atlantis” di Luc Besson proiettato senza soste da un video; tele e collages della fine degli anni ottanta; impronte di pesci e polpi su carte, tele, plastiche dalle differenti misure impresse/dipinte in questi ultimi due anni: questo é l’intrigante “mixage” proposto dalla installazione – opera – mostra “La casa di marea” di Massimo Barzagli, che si inaugurerà sabato 14 Aprile alle ore 18,00 nei locali della Galleria Peccolo di Livorno. L’evento trasformerà lo spazio in un “acquario” del tutto singolare e sarà accompagnato da una performance della danzatrice contemporanea Cinzia Cascianini all’esterno ed all’interno della galleria. Massimo Barzagli nato nel 1960 a Marradi in provincia di Firenze, vive e lavora a Prato. In questi ultimi anni imprime sulla tela le tracce colorate degli oggetti da lui prescelti: persone, animali, oggetti o piante. Attraverso questa pratica la sua arte – come suggerisce Demetrio Paparoni, che ha curato la nota introduttiva di questa mostra – si inserisce in una tradizione, che tra differenze ideologiche e salti formali, giunge sino a noi attraverso il lavoro di altri artisti, e se la memoria torna a Gutai, a Allan Kaprow, a Joseph Beuys e Pino Pascali, l’attualità dei nostri giorni pone Barzagli in sintonia con la sua generazione: Callum Innes, Anya Gallaccio, Thomas Grunfeld. “I quadri di Massimo” spiega Paparoni ” mostrano immagini di smarrimento la cui comprensione può avvenire solo alla luce di ciò che si é smarrito: alcuni anni fa, guardando una triglia dipinta dall’artista, gli chiesi che cosa ne era stato di quel pesce. “Dopo averla pulita”, mi rispose, “l’ho mangiata”. Per lui la realtà non é causa di paura. Provate ad immaginare l’artista che spande il colore su uno struzzo morto e poi ancora sforzatevi di vederlo mentre ne lascia l’impronta sulla tela. Quell’animale dovrebbe parlarci di morte. Il quadro, invece, é allegro e giocoso. In esso la vita danza e l’immaginazione non é causa di paura. La coscienza umana sa che tutto ha una fine, che la morte é sempre in agguato. L’uomo sa. Gli animali si ritiene di no. Nei dipinti di Barzagli il soggetto ha il ruolo passivo di timbro. E’ inanimato anche nel momento dell’azione. L’unico ad essere realmente coinvolto é l’artista, intento a non profanare la tradizione e a rispettarla. Ecco perché mangia il pesce dopo averlo impresso sulla tela, ecco perché l’azione é offerta gratuita all’arte”.
Silvia Fierabracci
Massimo Barzagli
“La casa di marea – OPERE 1987/2001”
Galleria Peccolo
Piazza della Repubblica 12
fino al 15 maggio
tutti i giorni, tranne i festivi ed il lunedì mattina orario: 10 – 13 / 16 – 20
[exibart]
bravo barzagli, sei il numero 1
My name is Valdir Barzagli I live in Campinas, Sao Paulo – Brasil, my forefathers were immigrants proceeding from Italy and I would like to talk with italian person who has Barzagli as last name. If would possible you give my e-mail to Massimo Barzagli or send me his e-mail it would be me happy.
Thank you very much.
Valdir Barzagli