05 dicembre 2001

Fino al 15.II.2002 A Nudo Milano, Galleria Antonio Battaglia

 
Ha inaugurato presso la galleria Antonio Battaglia una mostra sulle ultimissime tendenze della pittura viste attraverso le opere di 11 artisti contemporanei. Quattro domande alla curatrice Francesca D’Antona...

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Dopo gli anni ’90 che hanno visto un prevalere della fotografia e dell’installazione come mezzi utilizzati dagli artisti assistiamo oggi ad un ritorno della pittura di ricerca e di qualità. ‘A Nudo’ intende affermare ancora una volta questa tendenza? Confutarla? Arricchirla di ulteriori elementi?
La terza che hai detto. 🙂 L’obiettivo della mostra è, infatti, quello di far vedere come la pittura sia “uno” degli strumenti per raffigurare la realtà contemporanea, e come nonostante sia considerata (in quanto strumento figurativo) classica e tradizionale essa riesca a rappresentare la complessità del modo contemporaneo tanto quanto la fotografia o un’installazione. gionata gesi: pict ØØ 952 olio su tela 2001 99 x 142 cm La pittura oggi è , infatti, già arricchita di nuovi elementi, poiché lo è di default l’occhio dell’artista. Le opere esposte, infatti, sono il risultato della ricerca di artisti che fanno parte di una generazione per la quale, da un determinato momento socio-culturale in poi – e in un certo contesto culturale-, l’iconografia mediatica ha cominciato ad essere sempre più presente fino a diventare parte sostanziale della realtà circostante, dunque, un livello possibile di ricerca. Un layer che insieme agli altri influenza il risultato finale.

Per allestire ‘A Nudo’ hai individuato undici personalità tra gli artisti nati negli anni ’70. Si tratta perloppiù di ragazzi non conosciutissimi ed alle prime esperienze espositive. Come hai scelto gli artisti? Quali linee guida hai utilizzato per la selezione?luigi presicce - experience, affresco su tessuto su tavola, 1999, 33 x 60
La scelta degli artisti ha tenuto conto del fatto che la mostra, presentata da Antonio Battaglia Arte Contemporanea, è nata in collaborazione con Enzo Cannaviello, per cui si è trattato di un lavoro sulla “omogeneità” dello stile. Per quel che riguarda le “linee guida”, invece, una fondamentale è stata quella di cercare quelle opere in cui la pittura rappresentasse una realtà comprensiva dell’iconografia dei media, e che restituisse immagini in grado di superare la realtà stessa: immagini rese plausibili dalla pittura nonostante (eventualmente) la loro improbabilità di fatto. <img src='/foto/20599(1).jpg' alt='alessandro giovannini, primi … incerti … scarabocchi tecnica mista su
tela 2000 124 x 82 cm’ border=0 vspace=3 hspace=6 align=left>

Questa nuova pittura italiana in via di affermazione ha dei maestri o dei padri putativi? I pittori under 30 hanno osservato Mario Schifano, Alexander Katz o Enzo Cucchi? Chi è – a tuo avviso – il pittore del dopoguerra che ha marcato più a fondo l’immaginario contemporaneo?davide al rocca senza titolo, olio su tela 2000 120 x 100 cm
Ad un primo momento risponderei che non lo so, e che bisognerebbe parlare con i singoli artisti. Questa domanda, però, porta a fare alcune considerazioni sul fatto che, non ci sia tanto un pittore specifico che abbia influenzato l’immaginario quanto piuttosto il dopoguerra –attraverso le opere degli artisti- ha rivelato un processo di ricerca che agisce all’interno dell’opera e che non si limita al discorso pittorico, ma che sperimenta tecniche, materiali e “punti di vista”. L’immaginario contemporaneo, tanto più alla luce di quanto detto fin ora, è influenzato contemporaneamente da padri putativi, da metodologie di ricerca e dagli elementi che circondano gli artisti. Prova ne è che gli eventi dell’11 settembre hanno generato, in tempo reale, dibattiti sull’impatto in ambito artistico.

Dopo ‘A Nudo’ continuerai ad occuparti di pittura o lavorerai su altri fronti? Quali sono i tuoi programmi futuri?
davide la rocca; senza titolo; olio su tela; 2000; cm 120 x 100 A nudo è stata ed un’esperienza molto affascinante, soprattutto per aver svelato un insospettabile aspetto “tecnologico” della pittura e questo, insieme ad un discorso di affinità generazionale, è il motivo per cui mi sono occupata di vari aspetti di questa mostra. Considero a nudo un po’ come un giro di boa, un approdo da cui ripartire o ritornare, arricchita di un nuovo punto di vista, verso ambiti più multimediali, come la ricerca sulla net art, la pratica del networking e la passione per gli eventi performativi.

Massimiliano Tonelli


ANTONIO BATTAGLIA ARTE CONTEMPORANEA, via San Carpoforo 4. 02.8646.1244, orario: 16.00 – 19.30 dal lunedì al sabato. www.antoniobattagliaarte.com

[exibart]

5 Commenti

  1. Trovo molto importante che nelle vostre recensioni compaiano le didascalie delle immagini. Su una mostra collettiva in particolare la presenza di immagini senza didascalie le rende pressoche’ inutili.
    Cordiali Saluti

  2. vorrrrei avere delle precisazioni sui nomi degli espositori et dei links per i loro siti o di loro gallerie (per saperne di più!)
    Grazie, Masssimiliano et a presto…
    dachi’

  3. Gentile lettore Francesco Manacorta,

    è sufficiente indugiare un istante con il puntatore del mouse su una delle foto, senza cliccare, ed apparirà un riquadro con una didascalia esaustiva e completa per ognuna di esse.
    Ci faccia sapere per eventuali ed ulteriori problemi. Ci scusiamo comunque per l’inconveniente.
    redazione@exibart.com

  4. Domando scusa a coloro altri capaci intervistatori di Exibart se mi ritrovo, di nuovo, sotto un’intervista di Massimiliano Tonelli.
    Come ebbi già modo di dire, adoro le interviste di Exibart.
    Tanto quando sono affascinanti, come quando non lo sono (poche, per la verità).

    Questa “A Nudo” racchiude due qualità che solitamente sono rare nelle conversazioni pubbliche tra due interlocutori: la competente discrezione della regia, e il disincanto frizzante di chi risponde.
    Mi piace pensare e immaginare che Francesca si offre, con quale slancio poi, con spavalderia, alla spavalda e pagana gioventù.
    Non ho ancora visitato la Mostra pur essendo di Milano, ma le immagini sono davvero suggestive, interpretative.
    E l’Arte è interpretazione.
    Sarò all’antica, ma le cose nuove fatte così mi piacciono un sacco.
    Ciao, Biz.

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