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Prosegue fino al 30 settembre 2018 la mostra personale del fotografo Michele Pellegrino, intitolata “Una parabola fotografica”, presso il Complesso Monumentale di San Francesco, a cura di Enzo Biffi Gentili.
La realizzazione della mostra è stata possibile grazie alla donazione del suo personale archivio fotografico alla Fondazione CRC (Cassa di Risparmio di Cuneo), per renderla fruibile a tutti e metterla a disposizione della comunità.
Il primo progetto della Fondazione rientra nel programma Donare – Rilanciare la cultura del dono in provincia di Cuneo per far riscoprire emozioni dimenticate e permettere nuove opportunità di lasciti da poter condividere.
Il percorso espositivo comprende 75 fotografie che vengono suddivise in 19 sezioni che percorrono la navata dell’ex Chiesa di San Francesco e fanno rivivere la bellezza di questo posto, importante non solo il contenuto ma anche il contenitore.
Michele Pellegrino inizia con il rappresentare contenuti visivi, scattati negli anni ’70 in cui sono raffigurati personaggi immersi in una povertà evidente, per lo più residenti del luogo e contadini di professione. L’obiettivo dell’artista è documentare figure ed esistenze fuori dal tempo.
Michele Pellegrino, Castelmagno
Percorrendo il cammino che arriva a terminare nell’intimità delle cappelle laterali, si passa da rappresentazioni di paesaggi montani a sviluppare immagini delle langhe attraverso la tranquillità di deserto agricolo, fino a scatti di suore e preti realizzati durante alcune visite dell’artista in un convento di clausura. Persone che scelgono di vivere al di fuori della società ma facenti parte anch’essi di una storia e di un vissuto esistenziale.
Interessante ascoltare l’artista che ci parla di aneddoti accaduti in questi luoghi, alcuni divertenti ed altri meno, che ben rappresentano in modo di vivere così lontano dal nostro tempo.
Dieci anni dopo le immagini di Pellegrino vedono annullare la rappresentazione della figura umana decidendo di rappresentare solo paesaggi sia marini sia con montagne.
Rimane comunque la ricerca della vicenda spirituale in queste opere; l’importanza di far coesistere la capacità tecnica e fotografica con l’idea di ricerca spirituale, a volte eretica.
Presente, nelle foto di montagna, l’idea del sublime, in cui nonostante non ci siano più i ritratti di persone esiste la figura umana naturalizzata, le stesse montagne prendono la forma di un corpo o un volto.
Le opere vengono tutte accompagnate da citazioni dello scrittore Cesare Pavese ed è lui stesso a raccontare e presentare il lavoro di Pellegrino; ogni sezione accompagnata da una frase ed un titolo. Le immagini sono tutte in bianco e nero tranne l’ultima sezione che ci stupisce un po’ perché viene integrato il colore e la sezione prende il titolo di “Colorfinale”.
Tutte le foto hanno una storia che spesso può rappresentare una denuncia oppure introdurre semplicemente il vissuto ed i luoghi che hanno accompagnato l’artista come se fosse un diario dei ricordi.
Gaia Tonani
Mostra visitata il 20 luglio 2018
Dal 19 luglio fino al 30 settembre 2018
Michele Pellegrino. Una parabola fotografica
Complesso Monumentale di San Francesco – Ex Chiesa di San Francesco
Via Santa Maria, 10 – Cuneo
Orari: dal martedì alla domenica 15.30-18.30. Lunedì chiuso. Ingresso libero