13 dicembre 2007

fino al 15.I.2008 Armin Linke Pescara, Vistamare

 
Poco meno di trenta scatti fotografici. Che simultaneamente mostrano i quattro angoli del mondo. In una geografia annullata, nell’imperante globalizzazione, sono fissati i veloci e incontrollati, spesso disastrosi cambiamenti del pianeta...

di

La morte ti fa bella (1992) di Robert Zemeckis potrebbe essere il sottotitolo alle immagini realizzate da Armin Linke (Milano, 1966). Immagini per lo più di medio formato, quasi tutte con la nota suddivisione dello spazio, all’interno della cornice, nella metà superiore la fotografia col formato di un rettangolo allungato e, nella metà inferiore, lo spazio bianco del passepartout, con un’equilibrata composizione e una certa raffinatezza estetica. Inquadrature centrali, all’altezza del soggetto, senza esasperazioni e senza intervento sui colori. Foto, quindi, di un’evidente armoniosa bellezza.
Ma, dietro questo equilibrio formale, quest’apparente proporzionata grazia, celano invece paradossi, sgretolamenti, profonde desolazioni, distruzioni, disfacimenti, violenze e soprusi. Quelli che l’uomo compie, in nome del progresso e dell’economia, quotidianamente sui suoi simili e sull’ambiente. Come un antropologo, Linke registra incessantemente, con uno sguardo a tutto tondo (dalle pianure alle città, dalle architetture agli strumenti tecnologici), i cambiamenti forzati della società e della natura. Prediligendo uno degli aspetti intriseci della fotografia, quello della documentazione, sostituisce i ritratti delle “tipologie” umane (Walker Evans, Diane Arbus, August Sander) con i “ritratti” delle trasformazioni contemporanee del mondo. E in questa sorta di “atlante” fotografico, la Terra appare veramente piccola, perché il susseguirsi delle foto rimbalza da un punto all’altro del globo: da Genova a Lagos, da Roma a Teheran, da Qalqilyah a Berlino, da Varanasi a Losanna, da Karkut al Polo Nord, da Hattian a Dubai.
Armin Linke - Vatican, Church of St. Peter, Cerimony for the nomination of bishops, Roma Italy - 2002 - stampa fotografica su alluminio con cornice in legno - cm 50x60 - ed. di 5
Come un grande occhio divino, posto al di sopra dello spazio e del tempo, con una sorta di dono dell’ubiquità, Linke sembra essere ovunque. Con le sue foto, drammaticamente belle, ha registrato gli inesorabili cambiamenti sociali e politici, nonché lo svolgimento di alcuni straordinari o drammatici, e ancora oscuri, episodi. È presente alla festività di Mahakumhmela (Allahabad, India, 2001) e al G8 di Genova (2001) durante lo schieramento delle forze dell’ordine nella piazza, ormai tristemente nota, Gaetano Alimonda; al tv show nella The Synagogue, Church of all Nations (Lagos, Nigeria, 2000); alla parata Saddam Hussein’s Birthday (Karkut, Iraq, 2002); alla Ceremony for the nomination of bishops (Vaticano, Roma, Italia, 2002).
Armin Linke - Hattian Pakistan - 1999 - stampa fotografica su alluminio con cornice in legno - cm 50x60 - ed. di 5
Archivio iniziato a partire dai suoi primi viaggi nel 1987 fino a quelli compiuti nel 2005, la mostra offre questo lungo arco di spostamenti e di catalogazione (circa trentamila sono i provini che compongono il suo schedario), sempre svincolato da ogni specifico genere. Anzi, muovendosi liberamente da un genere all’altro: dal paesaggio al ritratto, dall’architettura alle infrastrutture tecnologiche.

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dal 3 novembre 2007 al 15 gennaio 2008
Armin Linke
Vistamare
Largo dei Frentani, 13 (zona Piazza Unione) – 65127 Pescara
Orario: da martedì a sabato ore 16,30-19,30 o su appuntamento
Ingresso libero
Info: tel./fax +39 085694570; info@vistamare.com; www.vistamare.com

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