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C’erano Calvin Klein ed alcuni membri dell’impero Estée Lauder. La dinastia Rothschild, rappresentata da Lady Lynn Forester, mentre Chelsea Clinton rappresentava i genitori, in altre faccende affaccendati. C’era persino una testa coronata, la regina Noor di Giordania, ed anche Carlos Slim Helú, finanziere messicano indicato come il secondo uomo più ricco del globo. L’artworld, dal canto suo, era degnamente rappresentato da Jeff Koons, Ellsworth Kelly, Bruce Naumann, Jeff Wall, con Sir Howard Hodgkin portabandiera inglese. Una lista di ospiti che poteva ricalcare la “Power 100” newyorkese, come ha scritto il Guardian, accorsi per una serata di fundraising organizzata dalla Tate Modern di Londra. Bisognosa di nuovi finanziamenti per sostenere il progetto di ampliamento appena varato, ma anche fermamente intenzionata a dare l’assalto al dominio della grande mela nelle arti visive. Per sedersi al lussuoso banchetto – piatto di ingresso: ragout di spugnole con punte di asparago -, occorrevano 5mila dollari, mentre un intero tavolo ne costava 50mila. Ma non sono mancati una trentina di sostenitori che, per 25mila verdoni a testa, hanno avuto garantiti anche un ricevimento privato con Tony Blair (chissà se prima o dopo le dimissioni…) ed una foto di gruppo scattata da Annie Leibovitz. Risultato? Un milione e mezzo di dollari, che si sommano a sei nuove donazioni annunciate nel corso della serata, fra cui opere di Ellsworth Kelly, Ellen Gallagher e Susan Rothenberg.
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