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Dopo il recente annuncio dell’azienda Petters Group Worldwide, proprietaria del marchio Polaroid, di voler interrompere la produzione dei materiali per le celebri foto istantanee, non accenna a scemare l’impegno dei molti nostalgici, decisi a non mettere la parola fine su qualcosa che ha letteralmente segnato un’epoca. Gli ultimi in ordine di tempo sono l’investitore e filantropo Daniel H. Stern e l’artista – Polaroid user, ovviamente – John Reuter, che hanno manifestato l’intenzione di assumere la produzione di accessori e componenti chimiche necessari, fondando un’azienda destinata ad occuparsene. I due tuttavia sarebbero interessati solo ad un particolare grande formato di Polaroid, il 20×24, introdotto negli anni settanta, che richiedeva un’elaboratissima macchina diffusa in soli sei esemplari. Ma che, malgrado la rarità, ha segnato le carriere di artisti come Chuck Close, William Wegman, Lucas Samaras, Elsa Dorfman, Timothy Greenfield-Sanders. Sono soltanto cinque le camere 20×24 ancora attive al mondo, delle quali due a New York e le altre a Cambridge, San Francisco e Praga.
[exibart]
[exibart]
Mi risulta che ce ne sia anche una a Milano
20×24 si intendono i pollici è questa la particolarità …
se fossero centimetri non sarebbe un grosso problema infatti ne producono ancora tante di pellicole e le macchine sono comuni.
ma di 50×60 cm c’e ne sono davvero poche … 😉
confermo, ce n’è una a Milano