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Chi picchia per primo, picchia due volte, recita un adagio antico quanto l’uomo, che evoca baruffe fra ragazzini in cortile più che fini strategie militaresche. Eppure il refrain può tornare in auge per illustrare uno dei punti di forza di
Bergamo Arte Fiera, mostra mercato d’Arte Moderna e Contemporanea che, giunta alla sua quinta edizione, è ormai tradizionalmente la fiera che apre l’anno. Oltre cento le gallerie presenti, per un allestimento che si presenta come un insieme armonico, senza divisioni in settori, in cui le articolazioni tematiche forniscono diverse opportunità per confrontare le molteplici anime dell’arte del Novecento e della produzione attuale. Con un lay-out all’insegna della modernità e scelte di essenzialità e rigore, dove a dominare sono la luce e gli spazi, ma più di tutto le opere esposte. Qualche nome dei partecipanti? Da
Bonelli Lab e
Bonelli Arte Contemporanea (Mantova) a
Bugno Art Gallery (Venezia),
Cardelli&Fontana (Sarzana),
Paciarte Contemporanea (Brescia),
Romberg (Roma).
