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Per un secolo di storiografia questo è stato uno dei dati certi, e mai messi in discussione: il Manifesto di Fondazione del Futurismo fu pubblicato per la prima volta su Le Figaro di Parigi il 20 febbraio. E invece no: 15 giorni prima – come potete leggere nella riproduzione sopra – era infatti uscito sul quotidiano bolognese la Gazzetta dell’Emilia. Certo, la vetrina parigina assicurava al movimento di Marinetti una prestigiosa ribalta internazionale: però la storia non può fare sconti, specie in fatto di date documentate. Da questo episodio prendo spunto la mostra 5 febbraio 1909 – Bologna avanguardia futurista, curata da Beatrice Buscaroli e tesa a rievocare una serie di fatti poco noti sul Futurismo bolognese.
Dal 5 febbraio al 20 aprile 2009
Casa Saraceni
Via Farini 15 – Bologna
Info: 0512754473 – annalisa.bellocchi@fondazionecarisbo.it
[exibart]
Casa Saraceni
Via Farini 15 – Bologna
Info: 0512754473 – annalisa.bellocchi@fondazionecarisbo.it
[exibart]
sì, ma cosa c’era scritto? mi sembra non inizi con “avevamo vegliato tutta la notte…” (da quello che posso intravedere) e soprattutto marinetti ha sempre sostenuto che il futurismo era nato il 20 febbraio 1909!
Eh ma qualcuno già lo sapeva. Non è uno scoop.
Si il manifesto fu pubblicato nella Gazzetta dell’Emilia, ma fu scritto in Milano la notte dell ottobre 15, 1908. Si vede Il corriere della Sera di Ottobre 15, 1908 dove l’accidente è narrato con dettagli. Si vede: Studi sul Futurismo e le avanguardie , Windsor, Università di Windsor, Canada