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Tutti a Venezia la prima settimana di giugno, ma che tempo farà? Dopo l’ondata di calore che ha investito l’Italia la settimana scorsa e lo spettacolare dietrofront di queste ore, dovuto al consolidamento di una bolla anticiclonica nel nord dell’Europa e al transito dalle nostre parti di un nucleo depressionario continentale, a partire dalla seconda decade del mese è atteso un controribaltone afro-mediterraneo. Per la serie “che fine ha fatto l’anticiclone azzorriano?”. In questo frangente, in un quadro di generale instabilità residuale, la rimonta dell’estate avverrà progressivamente, a partire dal centro-sud per quanto riguarda le temperature, mentre al nord della Penisola prevarranno giornate soleggiate ma gradevoli, almeno fino a venerdì. Una situazione interlocutoria che nelle prossime ore vedrà convogliare sul Triveneto masse d’aria relativamente secca e fresca, perché l’alto Adriatico verrà a trovarsi sul bordo del suddetto campo di alta pressione in fase di slittamento verso ovest. Insomma, valori massimi inferiori ai trenta gradi, cieli anche tersi e umidità sotto il livello di guardia. Con annuvolamenti da cambio di circolazione soltanto nel weekend. Qualcosa di paragonabile all’atmosfera della Biennale 2005. Che vuol dire scarpinate per le calli veneziane senza l’assillo della bottiglietta d’acqua. (pericle guaglianone)
[exibart]
Ogni tanto consiglio il punto e a capo per dare un po’ di aria al testo, altrimenti diventa tutta una pappina indistinguibile e scoraggia la lettura.
Evidentmente Giaglianone si diverte a scriverli così arzigogolati, ma a noi che dobbiamo leggerli, addentrarci in un testo così ci fa venire l’ansia.
Quindi, più righe bianche e meno ansia per tutti (se è possibile anche più articoli che servano per ciò che servono: spostare informazioni e senso).
….non si capisce quanto dura la biennale.
Qualcuno lo può comunicare a questo povero ignorante dinamico?
A.