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E come ogni inizio luglio, dopo cinque edizioni, decine di spettacoli e centinaia di migliaia di spettatori, il Traffic Free Festival ritorna a lambire l’estate torinese. Un Traffic quest’anno sottotono, trasferito suo malgrado nella vicina Venaria, a fianco della Reggia, e parco nei nomi da esibire sul main stage, anche se di alto livello, da Nick Cave and The Bad Seeds, capace di trasformare il punk in senso poetico, al rock mutante dei Primal Scream, fino ad arrivare al suono da rave party, ormai sdoganato in musica per il grande pubblico, degli Underworld.
Con un tema conduttore fumoso, come può essere quello della “trasformazione”, a tenerne insieme le fila. E una città ospite (la stessa Torino) rappresentata dai suoi musicisti meno noti, raccolti in un doppio vinile Torino Reloaded 1984/2009, in vendita durante i giorni del festival. Torinesi, in alcuni casi d’adozione, saranno anche gli artisti visivi invitati ad esporre in sei gallerie cittadine, scelti dal curatore Luca Beatrice proprio in virtù del loro essere una “una microgenerazione poco protetta dalle istituzioni, eppure portatrice d’idee consolidatesi nel tempo” e con molte implicazioni nel sostrato musicale della città, a partire dalle molte collaborazioni in videoclip e copertine di dischi.
Così, a presentare semplicemente se stessi e la loro poetica, ci saranno: Valerio Berruti e Bartolomeo Migliore alla 41 Arte Contemporanea; Maura Banfo, Giulia Caira, Francesco Lauretta da Allegretti; Paolo Grassino da Giorgio Persano; Daniele Galliano alla In Arco; Paolo Leonardo, Francesco Sena alla Marena Rooms Gallery e Luca Saini presso lo Spazio Azimut.
Opening collettivo con una partecipazione internazionale: Antony Hegarty, affermata icona transgender della musica pop scoperta da Lou Reed che, dopo aver calcato il palco di Traffic nell’edizione 2007, torna a Torino per esporre all’Accademia Albertina i suoi lavori artistici, in prima assoluta per l’Italia. A breve comunque Exibart dedicherà al festival un più ampio approfondimento. (claudia giraud)
Con un tema conduttore fumoso, come può essere quello della “trasformazione”, a tenerne insieme le fila. E una città ospite (la stessa Torino) rappresentata dai suoi musicisti meno noti, raccolti in un doppio vinile Torino Reloaded 1984/2009, in vendita durante i giorni del festival. Torinesi, in alcuni casi d’adozione, saranno anche gli artisti visivi invitati ad esporre in sei gallerie cittadine, scelti dal curatore Luca Beatrice proprio in virtù del loro essere una “una microgenerazione poco protetta dalle istituzioni, eppure portatrice d’idee consolidatesi nel tempo” e con molte implicazioni nel sostrato musicale della città, a partire dalle molte collaborazioni in videoclip e copertine di dischi.
Così, a presentare semplicemente se stessi e la loro poetica, ci saranno: Valerio Berruti e Bartolomeo Migliore alla 41 Arte Contemporanea; Maura Banfo, Giulia Caira, Francesco Lauretta da Allegretti; Paolo Grassino da Giorgio Persano; Daniele Galliano alla In Arco; Paolo Leonardo, Francesco Sena alla Marena Rooms Gallery e Luca Saini presso lo Spazio Azimut.
Opening collettivo con una partecipazione internazionale: Antony Hegarty, affermata icona transgender della musica pop scoperta da Lou Reed che, dopo aver calcato il palco di Traffic nell’edizione 2007, torna a Torino per esporre all’Accademia Albertina i suoi lavori artistici, in prima assoluta per l’Italia. A breve comunque Exibart dedicherà al festival un più ampio approfondimento. (claudia giraud)
Programma dettagliato: www.trafficfestival.com
Inaugurazione: lunedì 6 luglio 2009
Sedi varie – Torino
Info: info@trafficfestival.com
[exibart]
Inaugurazione: lunedì 6 luglio 2009
Sedi varie – Torino
Info: info@trafficfestival.com
[exibart]