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Pubblico che non ha certo affollato i corridoi, vendite non certo esaltanti, e concentrate sul settore moderno, ben poco sul contemporaneo. È ovviamente ancora presto per tracciare bilanci, ma le prime impressioni sulla fiera scaligera ArtVerona che si conclude domani sono di questo tono. Con un responsabile sotto accusa, in aggiunta alla crisi: il meteo, che ha regalato giornate calde ed un weekend ancora in villeggiatura per molti potenziali visitatori (e compratori). Come è noto la fiera da quest’anno, per non sovrapporsi nelle date alla londinese Frieze, è stata infatti anticipata di un mesetto.
Ad animare l’ambiente ci ha pensato però l’immancabile disputa presenzialistica: pare infatti che ad una cena offerta dai collezionisti Ferrarini e Fasol in un’ammaliante chiesa sconsacrata nei quartieri alti della città siano stati invitati soltanto un gruppo di galleristi presenti a Verona. E che gli esclusi, dopo magari aver cercato di essere della partita, abbiano fatto sentire per i corridoi il loro scontento…
[exibart]
Ad animare l’ambiente ci ha pensato però l’immancabile disputa presenzialistica: pare infatti che ad una cena offerta dai collezionisti Ferrarini e Fasol in un’ammaliante chiesa sconsacrata nei quartieri alti della città siano stati invitati soltanto un gruppo di galleristi presenti a Verona. E che gli esclusi, dopo magari aver cercato di essere della partita, abbiano fatto sentire per i corridoi il loro scontento…
[exibart]
DESOLANTE.