Uno spazio architettonico arricchito da una serie di video e fotografie visibili a trecentosessanta gradi, un’opera che “non ci attrae soltanto al suo interno ma lascia fuoriuscire all’esterno la luce emanata da una serie di immagini che, come una reazione a catena, producono esperienze continuamente nuove e diverse”.
Ma la novità forse più importante è il futuro dell’opera: che sarà donata al nuovo Macro, partner di Enel nel progetto, insieme alla Biennale di Venezia. E che per sdebitarsi, ospiterà nelle sue sale una retrospettiva dedicata al progetto Enel Contemporanea…
link correlati
www.enelcontemporanea.it
[exibart]
