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Come se una vigilia di una grande mostra non fosse già abbastanza movimentata, per gli organizzatori, arrivano pure gli atti vandalici. Accade a Trento, dove l’opera A Momentary Monument di Lara Favaretto, parte della mostra Civica 1989-2009: Celebration Institution Critique, che festeggia il ventennale della Galleria Civica, è stata danneggiata a tre giorni dall’inaugurazione.
Si tratta di una sorta di “trincea” di sacchi di sabbia, che circonda il monumento a Dante nell’oponima piazza trentina. Il muro di sacchi – scrive il quotidiano L’Adige – ieri pomeriggio è in parte crollato. Un cedimento sul lato nord, quello che si affaccia verso il palazzo della Provincia, che la Fondazione Galleria civica attribuisce ad un “inqualificabile atto vandalico” compiuto “in un clima generale estremamente ostile”.
In una nota, la Fondazione Galleria Civica di Trento precisa che “tale atto vandalico è stato compiuto proprio mentre, attorno all’opera di Lara Favaretto, si è creato un clima generale estremamente ostile nei confronti dell’opera stessa e della Fondazione Galleria Civica, che ha voluto inserirla nella sua mostra inaugurale. Un clima generale che ha utilizzato toni e accenti esasperati ed eccessivi, tali da poter aver generato lo stesso atto vandalico di oggi”.
L’opera – assicura il comunicato – sarà proseguita con alcune modifiche rispetto al progetto iniziale, che non ne intaccano il senso generale, e verrà inaugurata assieme al resto della mostra, come da programma, senza che questo atto vandalico possa minimamente pregiudicarne lo spirito e gli intenti artistici.
link correlati
www.fondazionegalleriacivica.tn.it
[exibart]
Si tratta di una sorta di “trincea” di sacchi di sabbia, che circonda il monumento a Dante nell’oponima piazza trentina. Il muro di sacchi – scrive il quotidiano L’Adige – ieri pomeriggio è in parte crollato. Un cedimento sul lato nord, quello che si affaccia verso il palazzo della Provincia, che la Fondazione Galleria civica attribuisce ad un “inqualificabile atto vandalico” compiuto “in un clima generale estremamente ostile”.
In una nota, la Fondazione Galleria Civica di Trento precisa che “tale atto vandalico è stato compiuto proprio mentre, attorno all’opera di Lara Favaretto, si è creato un clima generale estremamente ostile nei confronti dell’opera stessa e della Fondazione Galleria Civica, che ha voluto inserirla nella sua mostra inaugurale. Un clima generale che ha utilizzato toni e accenti esasperati ed eccessivi, tali da poter aver generato lo stesso atto vandalico di oggi”.
L’opera – assicura il comunicato – sarà proseguita con alcune modifiche rispetto al progetto iniziale, che non ne intaccano il senso generale, e verrà inaugurata assieme al resto della mostra, come da programma, senza che questo atto vandalico possa minimamente pregiudicarne lo spirito e gli intenti artistici.
link correlati
www.fondazionegalleriacivica.tn.it
[exibart]
Alcune fonti parlano di crollo naturale, comunque il senso dell’opera, assai debole al di là della spettacolarità, non ne giustifica il costo pare di 160.000 euro
avevano già avvertito…è stato un crollo naturale…!!!!!!!!!!!
ma ci siamo rincoglioniti!!!!
MA quale atto vandalico!
MILLE sacchi di sabbia per un’altezza di 8 metri appoggiati ad un ponteggio in alluminio!!!!!follia!!!!! ma mandate sti artisti a fare i corsi per il montaggio e l’uso dei ponteggi!…e tutti sti politici che hanno patrocinato un obbrobrio del genere!!!! forse così a qualcuno può servire!!!
anche io ho letto di crolli naturali e non di atti vandalici.
quale è la fonte di questa new?
ecco un sito serio che non fa disinformazione, complimenti.
perchè non dite che il presunto atto vandalico sarebbe accaduto di fronte a decine di persone che aspettavano l’autobus, nella piazza più videosorvegliata di Trento?
prima di parlare di atto vandalico avete controllato i calcoli strutturali effettuati dalla “artista”?
e questo senza parlare del costo dell’opera, 160.000 euro, questa non è arte.
JESUS…!!
se il costo dell’opera… è pari alla cifra menzionata… ed è stato caricato sulla cittadinanza… di fatto… sono i celebri 33 trentini ad essersi portati a spalle tutti i sacchi… non mi sorprende affatto il clima di ostilità… trotterellando tra trincee… paludi e barricate… hanno praticamente rifatto la prima guerra mondiale…
Per proteggere Dante e l’italianità, al posto di costruire inutili trincee, la Favaretto potrebbe cominciare a mettere titoli in italiano alle sue opere.
Già questo è un ottimo indice di quanto sia profonda la riflessione dell’artista quando immagina i suoi lavori.
ma quali vandali, se si è parlato di crollo della struttura.
L’incapacità e l’incompetenza di chi si dichiara artista e di chi progetta ste installazioni.
Mi dispiace che ora la Lega colga l’occasione per abbattere la Galleria Civica ma qui si tratta davvero di buttar via soldi per porcate!
e poi dicono che non ci sono finanziamenti per l’arte e la cultura ma cavolo se vengono spesi in questo modo….
lara favaretto intitola molto spesso le sue opere in lingua italiana, l’opera non è stata pagata interamente con soldi pubblici, dei 160.000 euro 110.000 erano di privati, spero che almeno i privati siano liberi di spendere i loro soldi come vogliono oppure anche loro devono essere sottoposti ai giudizi moralisti di cui sotto. il tg5 ieri ha trasmesso un servizio vergognoso incitando i passanti trentini contro l’opera della favaretto. spesso ci si lamenta che le istituzioni italiane non danno spazio e soldi ai giovani artisti per realizzare opere impegnative, una volta che avviene ecco che si scatenano i difensori del tesoretto nazionale.
Opera assolutamente inutile !!
Comunque, come concepita, non era staticamente realizzabile ….
Questa è crollata da sola.
Ma quali vandali. Ci stanno prendendo in giro!!!
Trovo veramente offesivo l’atteggiamento dell’artista e della Fondazione.
Vandali saranno LORO!!
Invece un TREMENDO inizio per la Fondazione Civica di Trento.
E questa sarebbe la ‘nuova’ linea di lavoro?
Poveri noi!
Anche se buona parte dei soldi fossero di privati la libertà di criticare l’opera, non di linciarla naturalmente, credo rimanga
vai avanti, la tua è una stupidaggine, ma è una cosa……..
Il crollo è fantastico, è un atto involontario profondamente significativo. Gridare all’attentato è altrettanto significativo ma meno entusiamante.
Fantastico, straordinario, geniale! C’è l’opera, il pensiero profondo, la vittima, la pubblicità,
lo sputanamento di 160 mila euro, le urla di libertà, le lacrime, lo stupore in tutti i bar d’Italia… e infine la FAMA… geniale! La signora in giallo di Rivoli può stappare lo champagne.
La Favaretto diventerà la prossima star “international”?
ma almeno sapete leggere, visto che sullo scrivere stendiamo un velo pietoso?
di fonti l’articolo ne cita ben due, un articolo di un quotidiano di Trento e una nota della stessa Galleria Civica.
Il resto, le indagini, i sospetti, le presunte malversazioni, le lasciamo a giudici e – se del caso – carabinieri
vox populi vox Dei
praticamente l’opera e’ mal fatta e mal concepita, e per evitare sputtanamenti se la prendono con ‘i vandali’ perche’ se no fanno una figura di m…. e’ pure pericolosa, e se cadeva un sacco addosso a qualcuno!
ma chi sponsorizza questa “artista”. Le sue opere pretendono di lanciare chissà quali messaggi e sono delle prese in giro per pubblico e critica (che la segue pure!). Il sistema corrotto dell’arte…
Mi sembra un risultato degno di nota che un’opera che parla di difendere l’arte (forse con una simbologia troppo guerresca) arrivi ad occupare la prima pagina dell’Adige, quotidiano locale, suscitando dibattito e numerosi commenti, per lo più non approfonditi (purtroppo) e negativi. Ed è interessante anche che, come sostiene Francesco in un commento più sotto, il tg5 (vorrei tanto riuscire a vedere il servizio) si sia espresso per “aggredire” l’opera della Favaretto: indicativo di come si pongano sulla questione difesa dell’arte e della cultura. Ciao.
Se chiamavano i Geni Pontieri avrebbero avuto un’installazione di sacchetti di sabbia più solida e …. avrebbero risparmiato Eurini, sia pubblici che privati!
A mio avviso l’opera è assolutamente di valore ma mal concepita strutturalmente, il che dimostra come concepire opere interessanti non sia sufficiente a decretarne il buon risultato. Ho vissuto a Trento per quasi dieci anni di fronte alla Civica e a qualche centinaio di metri dalla piazza, e ho estrema difficoltà a pensare che vi sia stato un atto vandalico, anche se – come si sa – la madre degli imbecilli è sempre incita…
Con un decimo di quella cifra ci andavamo io e Gino col camion pieno di letame a ricoprire la statua del Dante
e nessuno correva il rischio di farsi male
daniele capra di nome e di fatto
Mi risulta che Daverio, difensore dell’artista in questione, abbia detto che la gente non è in grado di capire l’arte.
E ti pareva che potesse esistere un arte che non avesse bisogno del curatore di turno per essere spiegata e capita?
ma com’è che dicono che l’arte sia una necessità dell’uomo e che l’uomo si sia circondato di un’arte che non capisce?
Non ci saranno delle costrizioni; dei condizionamenti? (è ironico… 🙂
vabbe dai abbiamo fatto trento facciamo trentuno
opera orribile
Ironico … ma non tanto! Anche molto vero!
Ottima l’opera di Lara Favaretto
bisogna pensare a Cristo, poi parlare e cantare vittoria , l’arte contemporanea va rispettata, non ci sono spiegazioni se capisci bene, ma l’installazione parla da sola .
@roberto, non tutti la possono pensare come te, del resto c’e’ posto per tutti, a me tutta la situazione (opera, costo, presunti vandali…) convince poco cosi’ come convincono poco tutte le difese a spada tratta…
Opera d’ate? Una vera porcheria. Mi dispiace che sia stata usata per nascondere la statua dantesca, davvero apprezzabile, e che i soldi pubblici siano stati impiegati in una maniera così poca avveduta. La signora Lara potrebbe darsi, invece che all’arte, alla cesellatura del globo.
160mila euro?!?
Se quella è un’opera d’arte, chi l’ha vandalizzata ha fatto una performance