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“Ho accettato dopo essere stata rassicurata dal curatore Marco Pierini che anche altri artisti avrebbero goduto di deroghe e che, nell’interesse della migliore riuscita dell’evento, si poteva interpretare il regolamento con un po’ di elasticità“.
Non ci sta, Marzia Migliora, a restare con il cerino in mano sul “pasticciaccio brutto” del Premio Cairo, e prende carta e penna per mettere i puntini sulle i.
Per chi non avesse seguito la vicenda, ricordiamo che l’artista risultò in un primo momento vincitrice, ma poi – dopo la scoperta che la sua opera presentata in concorso non era inedita come richiesto da regolamento – il premio le fu tolto a favore di Pietro Ruffo.
“A proposito delle vicende legate alla decima edizione del premio Cairo e a conferma della mia posizione più che corretta – spiega la Migliora in una lettera inviata alla redazione di Exibart -, voglio sottolineare di aver agito nella massima trasparenza, mettendo a conoscenza, sin da subito, il curatore che l’opera Pier Paolo Pasolini 2009 era stata esposta alla Fiera Roma Contemporary 2009. Non sarei stata in grado, in quel periodo, di produrre una nuova opera in breve tempo. La mia intenzione era di ritirare la candidatura, ma dopo una lunga riflessione mi è stato chiesto di partecipare ugualmente con quella opera pur se già esposta e fuori dimensione rispetto al bando.
Di conseguenza, sono estremamente amareggiata dalle polemiche sorte in queste ultime settimane e mi ritengo estremamente danneggiata, a causa della poca attenzione dimostrata dall’organizzazione di un premio, che trova la sua motivazione d’essere proprio nel sostegno e valorizzazione del lavoro degli artisti“.
Un contributo per il quale ringraziamo Marzia Migliora e che fa riflettere ancor più sul mondo dei premi d’arte in Italia. I regolamenti, ad esempio, dovrebbero essere uguali per tutti ma – a quanto pare – per qualcuno diventano “più uguali”. Interpretabili. Siamo a questo punto a disposizione del curatore del Premio Cairo, Marco Pierini, qualora volesse precisare, spiegare, aggiungere qualcosa in una storia che -ci sentiamo di dire- non è la storia di questo premio, ma la solfa di tutte o quasi tutte le manifestazioni simili nel nostro paese.
[exibart]
Non ci sta, Marzia Migliora, a restare con il cerino in mano sul “pasticciaccio brutto” del Premio Cairo, e prende carta e penna per mettere i puntini sulle i.
Per chi non avesse seguito la vicenda, ricordiamo che l’artista risultò in un primo momento vincitrice, ma poi – dopo la scoperta che la sua opera presentata in concorso non era inedita come richiesto da regolamento – il premio le fu tolto a favore di Pietro Ruffo.
“A proposito delle vicende legate alla decima edizione del premio Cairo e a conferma della mia posizione più che corretta – spiega la Migliora in una lettera inviata alla redazione di Exibart -, voglio sottolineare di aver agito nella massima trasparenza, mettendo a conoscenza, sin da subito, il curatore che l’opera Pier Paolo Pasolini 2009 era stata esposta alla Fiera Roma Contemporary 2009. Non sarei stata in grado, in quel periodo, di produrre una nuova opera in breve tempo. La mia intenzione era di ritirare la candidatura, ma dopo una lunga riflessione mi è stato chiesto di partecipare ugualmente con quella opera pur se già esposta e fuori dimensione rispetto al bando.
Di conseguenza, sono estremamente amareggiata dalle polemiche sorte in queste ultime settimane e mi ritengo estremamente danneggiata, a causa della poca attenzione dimostrata dall’organizzazione di un premio, che trova la sua motivazione d’essere proprio nel sostegno e valorizzazione del lavoro degli artisti“.
Un contributo per il quale ringraziamo Marzia Migliora e che fa riflettere ancor più sul mondo dei premi d’arte in Italia. I regolamenti, ad esempio, dovrebbero essere uguali per tutti ma – a quanto pare – per qualcuno diventano “più uguali”. Interpretabili. Siamo a questo punto a disposizione del curatore del Premio Cairo, Marco Pierini, qualora volesse precisare, spiegare, aggiungere qualcosa in una storia che -ci sentiamo di dire- non è la storia di questo premio, ma la solfa di tutte o quasi tutte le manifestazioni simili nel nostro paese.
Ma quali artisti???Dove stanno gli artisti??? Andate a lavorare!
notizia linkata sulla bacheca del gruppo, nato, lo ricordiamo, per far luce sulla verità e non per colpire la Migliora o il Premio. Siamo in attesa e a disposizione per ulteriori ed eventuali dettagli da parte dell’artista.
ma certo…la migliora non ha nessuna colpa. avevamo forse dei dubbi? come già capitato sputa nel piatto dove mangia. prima andava bene fare le mostre grazie a pierini…ora un bel voltafaccia pur di non assumersi la propria disonestà intellettuale. esatto, proprio di disonestà intellettuale si tratta. se fosse stata un’artista seria MAI avrebbe accettato di partecipare contro il regolamento, almeno per il rispetto degli altri artisti partecipanti. ma si sa..la migliora non è nuova nell’affossare gli altri pur di restare a galla.
Questa dichiarazione è ALLUCINANTE.
Art. 110 del codice penale: quando più persone concorrono nel medesimo reato, ciascuna di esse soggiace alla pena per questo stabilita.
Si prendesse le sue responsabilità.
Il fatto che dica che tutti fossero al corrente non solo scredita l’organizzazione di un premio che per 10 anni nel bene o nel male ha offerto visibilità a numerosi artisti, ma soprattutto scredita lei che ha dato la sua disponibilità per collaborare all’istituzione di un inganno palese.
Non dimentichiamo che è in corso una sua mostra a Palazzo Reale curata da Pierini, farci credere che si trattasse di una casualità o che non dipendesse da lei è offensivo.
? – E tutti gli altri artisti che hanno fatto l’opera apposta, inedita e con le dimensioni richieste? dei cog…ni gobbi a lavorare?
! – magari anche loro avevano il loro “capolavoro” gia’ pronto, ma, attenendosi al regolamento, hanno fatto un’opera ex novo.
chi sono quelli, artisti sfigati senza protettori e markette, cog…ni gobbi a lavorare?
!! – e tutti quelli che NON hanno partecipato, perche’ magari non avevano tempo per fare un’opera inedita, e hanno seguito il regolamento alla lettera? anche loro dei cog…ni gobbi a lavorare?
?? e chi non ha presentato la sua bella opera perche’ fuori dimensione?
dei cog…ni??
mentre i furbetti eravato voi.
questa pseudo autodifesa mostra ancora di piu’ come la migliora abbia faccia di bronzo e nessun rispetto per gli altri artisti.
Ma va, va , va dove devi andare!
Che coraggio Migliora: quindi dici che la colpa è della commissione, che in pratica ti avrebbe promesso dei favoritismi. Allora prima essere favorita e vincitrice ti andava bene; poi venite tutti beccati con le dita nella marmellata e allora vuoi passare per la vittima?
Per fortuna che c’è Internet, Exibart, Facebook ecc e che tutti possono sapere come funzionano le cose e anche commentare.
E pensa un po’ a tutti quegli artisti COGL..NI che hanno dovuto fare un’opera apposta per partecipare.
FINITELA CON QUESTI GIOCHETTI!!!!!!!!!
Bene..con questa dichiarazione, si può dedurre che poi, questa Migliora non poi cosi arguta:
prima sembra che dica che il premio è truttacato, dicendo che alla sua opera la commisione avrebbe chiuso un occhio grazie a “deroghe” speciali. Secondo, scarica letame sul resto della commissione e in particolare al curatore discolpandosi.
Vedete, la serietà è qualcosa che si misura a priori e non col senno di poi.
Bene, forse da domani ci sarà un artista in meno. Avanti un altro.
Spero che la vicenda non sia esattamente come descritte dalla Migliora, il che renderebbe la cosa ancora più grave e vergognosa:
a) per la mancanza di rispetto nei confronti dei concorrenti onesti;
b) per l’enorme disonestà intellettuale del curatore che incita all’infrazione delle regole e nel contempo persegue i propri interessi data la concomitante mostra milanese;
c) per la disonestà intellettuale della Migliora (che non è una bambina di 10 anni), la quale non solo manca di rispetto ai colleghi artisti, ma pure si giustifica: è come dire “ho rubato in banca assieme al cassiere, dato che lui mi ha detto che potevamo farlo!”;
d) perchè la Migliora, così mi sembra, non si scusa di fronte ai colleghi ammettendo il proprio sbaglio ma scarica su Pierini la colpa.
Vomitevole.
piena solidarietà e grande stima per Marzia Migliora. Il mio parere modestissimo:
I responsabili del premio, dovevano pensarci meglio prima!
Esce fuori la sostanziale buona fede della Migliora. Mettendosi per un attimo nei suoi panni è abbastanza facile scusarla. Lei fa l’artista, non la organizzatrice. Ha segnalato l’anomalia, le è stato chiesto di andare avanti, che doveva fare???
Trattasi di artista famosa e nota in tutta Italia, ha una galleria potente che stravende, figurarsi se ha qualche interesse ad andare a sputtanarsi per vincere un premiuncolo di quart’ordine.
Senz’altro è stata una ingenuotta, ma non ci vedo la cattiva fede.
Chi ne esce peggio e’ sicuramente Pierini ma la Migliora non mi sembra che possa fare tanto la parte della “pura” e della “danneggiata”, in questa situazione, poiche’ sapeva che si stava facendo qualcosa di poco limpido a danno di altri artisti. Almeno avesse chiesto scusa…
Condivido l’opinione di Daniele Capra.
Per quanto mi riguarda, chi parla di buona fede probabilmente non sa o non ha capito cos’e’.
C’e’ un bando, c’e’ un regolamento, hanno un valore o come (purtroppo) accade in questo paese ci sono due pesi e due misure, cioe’ dipende da come ti chiami o da chi sono i tuoi “padrini”???
Questo atteggiamento fa davvero pensare.
Il non rispetto delle regole e’ deplorevole e da condannare, ma l’atteggiamento della Migliora e’ Allucinante.
Inoltre, riguardavo i finalisti del Premio, ad esempio Tamara Ferioli
http://www.cairoeditore.it/Premio-Cairo-2009-Tamara-Ferioli.html
Descrizione:
1828 An(t)ime, 2009
matite e capelli su carta intelaiata,
tre parti cm 150×90, cm 200×90, cm 150×90
Mi sembra che si vada oltre le dimensioni del bando, oppure tocca riesumare Einstein?
Mi chiedo:
– i selezionatori hanno visto le opere?
e se le hanno viste, hanno letto il bando?
– e se hanno letto il bando, non si sono accorti delle dimensioni ?
(chi fa questo mestiere ha un’occhio allenato, non c’e’ bisogno del metro dell’ikea quando le differenze sono macroscopiche)
– se hanno letto il bando evidentemente poi lo hanno ignorato
– se non l’hanno letto, ne’ tenuto presente, peggio ancora
Oppure fanno cosi’:
“come ti Chiami? chi e’ la tua Galleria? a si, allora ok.”
Devo dissentire da Zanazzo: cosa c’entra che la Migliora non avesse interesse a partecipare al premio in quanto ha una galleria potente alle spalle o è nota a livello nazionale? (poi, manco fosse Jeff Koons…)
Mica glielo ha imposto il medico di partecipare!!! Eppure eccola tra i finalisti:
semplicemente ha partecipato nell’ottica di essere premiata.
Onestamente non capisco quelli che parlano di buona fede.
Qui c’è si un incredibile candore da parte sua, ma nell’ammettere di avere goduto di protezione e privilegi (e proprio grazie alle sue potenti relazioni).
Ora che voglia passare pure da vittima, quando ammette che era ben conscia di tutto, mi pare fuori da ogni umano pudore.
Altro che Furbetti del Quartierino, qui c’è proprio un bel gruppetto di Furbetti dell’Arte, disposti a tutto, salvo a prendersi le proprie responsabilità.
In effetti anche Tamara Ferioli eccede le dimensioni…
Occhiali, apparecchio acustico e pallottoliere per tutti?
Le dicharazioni di Marzia Migliora rivelano che ci troviamo di fronte ad una messa in scena in salsa contemporanea del XXVII canto dell’Inferno.
Marzia Migliora, interpreta con grazia e determinazione il ruolo di Guido da Montefeltro e Marco Perini, con gravità, si cala nei panni del discusso e spregiudicato Bonifacio VIII.
Il problema è che alla fine Guido da Montefeltro è stato imprigionato per l’eternità tra le fiamme dell’inferno.
Naturalmente non mi auguro questo per la povera Marzia Migliora che, credo, stia vivendo un proprio e personalissimo inferno in questi giorni, però bisogna ricordare che il silenzio, quando si è indifendibili, è la scelta migliore e più elegante.
Per @Zanazzo, qualche idea:
perche’ Premio Cairo significa ‘Piu’ Soldi per Tutti’ (mi riferisco naturalmente agli interessati).
perche’ Arte ha un bel numero di lettori, e come promozione non e’ male, e chissenefrega se non e’ Artforum.
perche’ hanno pensato, “Facciamo un po’ piu’ pseudo-intellettuale il premio Cairo, facciamo vincere la Migliora!”
Perche’ ha pensato, “io partecipo, ma devo essere sicura che matematicamente sono tra i finalisti (come minimo)”
Ecco perche’ la Migliora ha partecipato, perche’ le andava bene di farlo.
Sono sempre dello stesso parere e ribadisco:
Pierini si deve dimettere dal suo incarico pubblico. Non è più credibile.
Che squallore, siamo messi davvero male però… mai una volta che si apra un discorso serio intorno all’arte qui in italia, è sempre tutto concentrato su questa cronaca squallida e sul gossips…Sarebbe bello che una volta tanto si parlasse di arte e di idee. Comunque penso che se l’opera della Migliora fosse stata qualcosa di importante e di nuovo, qualcosa che avrebbe davvero avuto un senso o aggiunto un elemento di novità, anche piccolo, dentro il paesaggio dell’arte italiana e magari internazionale, forse non si sarebbe scatenato tutto questo putiferio e si sarebbe chiuso un occhio volentieri, perchè ritengo giusto che venga premiato qualcosa che arricchisce la cultura. Ma purtroppo, con tutto il rispetto, qui ci troviamo davanti a una produzione che onestamente ha dei limiti enormi dal punto di vista concettuale e formale e che sparisce sommersa da miliardi di altre produzioni simili, che ormai qualsiasi studente appena uscito dall’accademia riesce a elaborare.
Queste dinamiche sono abbastanza risibili. E con un po’ più di bianco e atmosfere più rarefatte, sono presenti fino ad istituzioni e premi più “cul”. Viviamo tempi che ci costringono ad un certo individualismo arido, dove tutti sono pronti a criticare, come novelli luca rossi, solo quando il privilegio non è stato diretto a verso di loro. Credo che sia più grave il “silenzio colpevole” che precede queste pastette inutili. Ma guardate il lavoro della migliora: l’ennesima speculazione su pasolini con riferimenti imbarazzanti all’arte del 900. E’ grave questo “vuoto di pensiero” con cui giovani di 37 ANNI si devono rapportare. Perchè sembra che il centro del lavoro di Migliora sia la sua galleria. Migliora rappresenta centinaia di artisti alfabetizzati bene sul contemporaneo, ma che praticano un certo “turismo creativo” che passa da un buona trovata a quell’altra. Ma non vì è alcuna Urgenza se non il compiacere un sentire comune omologato e una platea (semmai evitando un lavoro normale e più faticoso). Questa frase-opera di Migliora poteva essere anche Paola Pivi che su Flash Art pubblicò FREE TIBET in un progetto speciale. Poteva essere Lara Favaretto, o matteo rubbi o perchè non un qualsiasi altro giovane artista. Si può sostenere tutto e il contrario di tutto. Il centro del mondo è il proprio orticello coltivato egoisticamente. Allora forse non è questione di ibridare ma di fermarsi, ed esasperare questa situazione. Solo in questo modo i contenuti potranno riprendere il loro centro e il loro posto. Il premio cairo è solo un sintomo marginale ma perfetto di un clima più generale che investe anche situazioni più centrali e internazionali.
Il premio Cairo era un concorso pittorico con più di 30 mila lettori, impazienti di vedere il meglio della pittura italiana. Ora è diventato un premio dell’arte contemporanea, con una platea di una trentina di persone “preparate” ed annoiate.
Buon divertimento, cambierò giornale.
@damigliorainpeggio: <>
Perche’ prima era per l’arte antica? Hai capito tutto! centrato il concetto e la questione, alla grande!
Naturalmente sono ironica.
signori, la migliora è indifendibile! ha partecipato con un’opera non consona alle regole del premio consapevole di ciò che stava facendo. assumersi le proprie responsabilità è un segno di onestà intellettuale che poteva dimostrarci la migliora a seguito della disonestà dimostrata. invece è più facile accusare il Pierini della situazione cercando di lavarsene le mani. cosa crede che basta accusare gli altri per uscirne indenne? ne esce già indenne con il suo lavoro scopiazzato da grandi artisti e fatto suo.
suvvia, smettiamola con questa messa in scena. e che lia rumma si renda conto che la qualità del suo lavoro è stato contaminato dalla disonestà di un’ artista che non sa rispettare. un giorno potrebbe dare la responsabilità alla galleria per qualcosa che potrebbe andarle storto, non sarebbe la prima volta. fuori dall’arte, via, posto per qualcun’altro serio.
Ahoooooooo!!!!!!!!!!…………Ma a me quando me premiate?
NETWORKING 2009
4° tappa di Back to the Present – a cura di Elisa Del Prete – Networking V edizione
Venerdì 30 ottobre a partire dalle ore 18, presso la Fortezza Vecchia di Livorno gli artisti Filippo Berta, Le ossidoriduzioni, Francesco Migliorini, Silvia Noferi, Giada Pucci, Studio ++ , quarto dei cinque gruppi di artisti toscani selezionati per la V edizione di Networking, a cura di Elisa Del Prete, incontrano il pubblico a conclusione dei lavori del workshop con:
Marzia Migliora.
MARZIA MIGLIORA!?!?!
Networking è nato per insegnare le buone pratiche dell’arte… pensa te…
dimenticavo il titolo del workshop che suona così ilare…
“Sospendete quello che state facendo”
mai titolo per un workshop fu scelto così bene!
Ah! E leggiamoci la breve BIO che viene riportata di Marzia Migliora:
Marzia Migliora (Alessandria, 1972. Vive e lavora a Torino)
Lavorando con diversi linguaggi ha preso parte alle più significative esposizioni italiane e internazionali. In Italia ha esposto le sue opere, fra l’altro, al PAC di Milano, al MART di Rovereto, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, alla Fondazione Merz, alla GAM di Torino e a Palazzo Strozzi a Firenze. All’estero ricordiamo le sue mostre a Liverpool, Londra, Washington, Parigi, Melbourne e Amburgo.
Marzia Migliora lavora con la fotografia, il video, la scultura e l’installazione. Nel raccontare storie di memorie culturali, individuali o collettive che siano, manifesta, contrapponendo ritmi cullanti e vagamente ossessivi, il disturbo di costanti impedimenti, che nel rovescio buono della medaglia rappresentano l’essenziale invito-stimolo a vivere una condizione di allerta.
L’esperienza e la memoria, con la loro carica intimista e collettiva, fanno da base per indagare sulla parte criptica delle emozioni. Il prendere coscienza dei limiti delle proprie capacità comporta un continuo riadattamento, processo che intriga l’artista per le sue sfuggenti e diversificate strategie. Recentemente è stata insignita del Premio cairo 2009.
Ah! Bei tempi era ancora il 28/10/09… ma un momento… quando è che hanno ritirato il premio???
Che Italia!!!
eravamo amici io e marzia migliora, poi lei ha pensato bene di mettermela in quel posto.
senza nessuna pietà, pur di tenere in piedi la propria carriera, nessun rispetto dell’amicizia e di chi fino a quel momento l’aveva sostenuta.
ecco qua cara marzia. tutto torna.
il cadavere arriva sempre a riva prima o poi.
Io non entro nel merito della questione, ma sto sulla forma. E vi dico questo: a furia di continuare a lanciare accuse a persone reali celandovi dietro a nickname irreali non solo dimostrate tutta la vostra piccineria, ma costringete gli amministratori di questo sito a implementare prima o poi un sistema che consenta di commentare solo ad utenti registrati, profilati e dotati di nome e cognome in chiaro. E poi magari ci verrete a dire che vogliamo fare la schedatura, no !?
tonelli..per favore. libertà di parola anche dietro un falso nome. non tutti sono potenti e parac…. da poter dire sempre ciò che pensano. libertà di parola sempre.
D’accordo sulla libertà di parola ed io stesso uso quasi sempre questo pseudonimo ma l’intervento di “io” ha dei contenuti che, veri o no, non consentono l’anonimato
AAhooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!…..Ma a me proprio non me volete premià?
Vorrei solo che si aprisse un dibattito trasversale su questioni come deontologia professionale, lealtà in genere ecc.Cose noiose che dagli anni 80 abbiamo tralasciato.In tutti i mestieri professioni c’è il furbetto o la furbetta, questo andazzo è causa di rattrappimento di ogni buona intenzione.E’ buona norma in ogni situazione comportarsi bene e non credere mai di passarla liscia.Ho letto alcune persone qui dire che conoscono personalmente la sig.a Migliora e che questa gli ha giocato brutti tiri.Non ho ragione di credere che non sia vero e l’iniziale entusiasmo di vedere che una donna artista sia riuscendo ad avere ampi consensi mi si è completamente afflosciato.Sì, e poi penso ai vari artisti contemporanei che usano delle squadre di formichine per i loro lavori che “subappaltano” non avendo più la capacità di lavorare personalmente e fisicamente direttamente.Praticamente dei progettisti dell’arte che mettono la firma il nome alla loro idea/concetto condita da molti bla bla e da un ottimo curriculum.La mia domanda è questa, se io volessi far parte di questo mondo dovrei passare più tempo a cercare di collocarmi o a dipingere sul serio? Mah’.E’ veramente solo questione di faccia tosta.