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Il rapporto tra la fotografia e l’editoria. Il rapporto tra la fotografia e i new media. Il rapporto fra la fotografia e l’arte contemporanea. Sono queste le aree di sviluppo individuate dal festival FotoGrafia di Roma che, superati gli scogli che lo scorso anno ne mettevano in forse la stessa sopravvivenza, ora guarda al futuro con determinazione e spirito programmatico. Sostenuto dal crescente successo del mezzo fotografico nel panorama espressivo contemporaneo, testimoniato da grandi mostre, fiere e festival che si vanno moltiplicando.
Il futuro più prossimo prevede dunque per FotoGrafia un bando triennale, mediante il quale saranno individuati tre guest curators incaricati di sviluppare le tematiche individuate.
Il rapporto fra la fotografia e il mondo dell’editoria nelle sue diverse forme di divulgazione e distribuzione, con particolare riferimento – oltre a giornali e riviste, cataloghi e pubblicazioni – al mondo dell’editoria web ovvero siti, blog e social network. L’evoluzione del linguaggio della fotografia in rapporto – oltre che al video, alle immagini in movimento e alle performance – al web e alle sue potenzialità, tenendo conto delle caratteristiche di interattività, geolocalizzazione, simultaneità e ubiquità. Le relazioni fra la fotografia e il sistema dell’arte contemporanea, in particolar modo analizzando le condizioni per accedervi attraverso il dialogo con le gallerie private, il mondo del collezionismo, musei, fiere e fondazioni che ne costituiscono il mercato di riferimento.
Ogni curatore avrà l’incarico di seguire una delle tre aree sopra indicate, tenendo conto degli indirizzi generali quali la valorizzazione di talenti emergenti, la qualità dei contenuti e l’innovazione della proposta. L’incarico riguarda le prossime 3 edizioni del Festival, non è rinnovabile e prevede compiti di ricerca e sviluppo su base triennale dei contenuti artistici della manifestazione.
Le candidature – che dovranno pervenire entro il 15 dicembre 2009 – saranno valutate da una commissione composta da Luca Massimo Barbero, direttore MACRO, Marco Delogu, attuale direttore artistico del Festival e Emiliano Paoletti, Direttore di Zoneattive. Per una volta, insomma, pare che dei curatori verranno selezionati, fatti lavorare e retribuiti (10mila euro a testa, il compenso) in un contesto di trasparenza e meritocrazia, al di fuori delle ‘solite’ logiche…
Il futuro più prossimo prevede dunque per FotoGrafia un bando triennale, mediante il quale saranno individuati tre guest curators incaricati di sviluppare le tematiche individuate.
Il rapporto fra la fotografia e il mondo dell’editoria nelle sue diverse forme di divulgazione e distribuzione, con particolare riferimento – oltre a giornali e riviste, cataloghi e pubblicazioni – al mondo dell’editoria web ovvero siti, blog e social network. L’evoluzione del linguaggio della fotografia in rapporto – oltre che al video, alle immagini in movimento e alle performance – al web e alle sue potenzialità, tenendo conto delle caratteristiche di interattività, geolocalizzazione, simultaneità e ubiquità. Le relazioni fra la fotografia e il sistema dell’arte contemporanea, in particolar modo analizzando le condizioni per accedervi attraverso il dialogo con le gallerie private, il mondo del collezionismo, musei, fiere e fondazioni che ne costituiscono il mercato di riferimento.
Ogni curatore avrà l’incarico di seguire una delle tre aree sopra indicate, tenendo conto degli indirizzi generali quali la valorizzazione di talenti emergenti, la qualità dei contenuti e l’innovazione della proposta. L’incarico riguarda le prossime 3 edizioni del Festival, non è rinnovabile e prevede compiti di ricerca e sviluppo su base triennale dei contenuti artistici della manifestazione.
Le candidature – che dovranno pervenire entro il 15 dicembre 2009 – saranno valutate da una commissione composta da Luca Massimo Barbero, direttore MACRO, Marco Delogu, attuale direttore artistico del Festival e Emiliano Paoletti, Direttore di Zoneattive. Per una volta, insomma, pare che dei curatori verranno selezionati, fatti lavorare e retribuiti (10mila euro a testa, il compenso) in un contesto di trasparenza e meritocrazia, al di fuori delle ‘solite’ logiche…
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