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Il più established è probabilmente quello proposto dalla galleria Tega, un real Hirst-skull in resina, con tutte le credenziali di originalità, almeno quanto a trend.
Ma – dopo le performances viste ad Artefiera e poi ad Arco Madrid – anche Miart non vuole adbicare su un fronte che pare confermarsi come una delle costanti dei più recenti appuntamenti fieristici.
Ovvero l’iconografia mortuaria, con molte testimonianze di primo piano, dalle sculture di Matteo pugliese allo stand della galleria Imago di Londra, ai tanti esempi visibili in giro per i padiglioni.
La palma del migliore? Al grande telero di Shirana Shabazi, presso Cardi Black Box…
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[exibart]
invece di tante news inutili, perchè nessuno rileva che l’affluenza di pubblico è stata di molto inferiore alle aspettative?
Senza parole.
(vedi la settimana enigmistica e qualche scheletro migliore di questo lo trovi).
dovete proprio scrivere qualcosa a tutti i costi?
che tristezza accostare trend e arte…