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Senza il rovinoso cataclisma di qualche mese fa è probabile che, per molti di noi, Haiti non sarebbe altro se non la “metà meno turistica” di Santo Domingo. Per la Gloriamaria Gallery, che da tempo curava la comunità degli scultori attivi nel ghetto della Grand Rue, è da sempre qualcosa di più.
Oggi, lungi da ogni possibile speculazione “simil-maratona benefica”, proprio nei giorni in cui inaugura una mostra che ci offre un frammento di quella cultura, lancia la sfida: creare le condizioni per uno spazio haitiano a margine della prossima Biennale.
Tra il dire e il fare – anche se si tratta di Venezia – più che il mare ci sono di mezzo i quattrini: cercasi collezionisti, sponsor e investitori, dunque… (francesco sala)
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www.gloriamariagallery.com
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