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Non è fiera d’arte, senza il suo bravo episodio di
censura. I precedenti sono tanti, difficile ora ricordarli tutti. Fatto sta che
anche Artefiera 2011 non deroga a questa che è ormai quasi una regola: protagonista
la galleria Furini Arte Contemporanea di Roma.
Che espone fra l’altro nello stand – o meglio
avrebbe esposto – un’opera di Marlon de Azambuja (1978 – Santo Antonio da
Patrulha, Brasile), il suo progetto di critica alle strutture architettoniche
museali Tate Modern, 2010, acciaio e pappagalli, 210x60x70 cm.. Avrebbe
esposto, perché l’opera presentata ora risulta mutilata di un elemento
fondamentale, incompleta, privata del suo stesso senso di essere.
avrebbe esposto – un’opera di Marlon de Azambuja (1978 – Santo Antonio da
Patrulha, Brasile), il suo progetto di critica alle strutture architettoniche
museali Tate Modern, 2010, acciaio e pappagalli, 210x60x70 cm.. Avrebbe
esposto, perché l’opera presentata ora risulta mutilata di un elemento
fondamentale, incompleta, privata del suo stesso senso di essere.
A poche ore dall’opening l’organizzazione della
fiera comunica infatti a Furini che gli animalisti avrebbero bloccato la
manifestazione contestando le condizioni degli animali in gabbia, e lo invitano
a disfarsi dei volatili. I pappagalli devono così essere rimossi. “In realtà –
commentano dalla galleria – i pappagalli avrebbero goduto di ogni cura e
attenzione, la stessa che avrebbero ricevuto in un’abitazione: una grande
gabbia, acqua, mangime”.
fiera comunica infatti a Furini che gli animalisti avrebbero bloccato la
manifestazione contestando le condizioni degli animali in gabbia, e lo invitano
a disfarsi dei volatili. I pappagalli devono così essere rimossi. “In realtà –
commentano dalla galleria – i pappagalli avrebbero goduto di ogni cura e
attenzione, la stessa che avrebbero ricevuto in un’abitazione: una grande
gabbia, acqua, mangime”.
www.furiniartecontemporanea.it
[exibart]