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Dopo il “Bosco Verticale” di Stefano Boeri, da domani alle 19.00 -appuntamento per la stampa- fino al prossimo 22 aprile, sarà possibile vedere come la Milano verticale sta salendo, presso lo studio Andrea Maffei di Brera.
La presentazione è del progetto e del cantiere della Torre di Arata Isozaki, e dello stesso Maffei, che sorgerà nella zona di City Life, nella zona della vecchia fiera campionaria del capoluogo lombardo. La torre, che sarà alta 202 metri, è già stata rinominata “Il Dritto”, e sorgerà nella piazza insieme agli altri due grattacieli progettati da Zaha Hadid -”Lo Storto” per il suo andamento tortile-, e da Libeskind, “Il Curvo”.
“Il Dritto” sarà il grattacielo più alto d’Italia, che ha attualmente un cantiere articolato e complesso -è appena stata realizzata l’imponente platea di fondazione durante 42 ore di lavoro consecutivo. A spiegare gli aspetti principali saranno i rappresentanti di Arup e Ariatta, le società di ingegneria incaricate rispettivamente per il progetto delle strutture e delle facciate l’una, per quello degli impianti l’altra. La Torre Isozaki è candidata a ospitare gli uffici del gruppo Generali, azionista di Citylife per quasi il 70 per cento insieme a Allianz, poco più del 30 per cento.
La città continua a salire insomma e fondamentalmente, a ben guardare, può essere un segno simbolico di speranza, quantomeno nell’idea che Milano avrà ancora, sempre di più, un’impronta metropolitana degna di una città europea. Nonostante poi, come spesso accade, si creino prima le strutture che le “infrastrutture”, come era successo per il nuovo, fantascientifico, polo fieristico di Fuksas.