21 settembre 2012

Società di navigazione in crisi? Blindarte si occupa di Tirrenia, che a novembre manderà all’asta il proprio tesoretto

 

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Sironi, Savinio, Santomaso e arredi, argenti, orologi: tutto in vendita. Tempi duri per le società di navigazione? Sembrerebbe proprio di si, perché altrimenti che senso avrebbe per la Tirrenia dilapidare tutto il proprio tesoretto? Eppure Blindarte, casa d’aste napoletana, nella città partenopea dal 1999, si occuperà della vendita il prossimo 24 novembre. E dal 16 dello stesso mese sarà aperta al pubblico, e visibile, la collezione accumulata in anni e anni dalla società, e raccolta nella sede di Tirrenia a Palazzo Sirignano, in Riviera di Chiaia. Molto varia per periodo storico, la collezione comprende capolavori dell’arte moderna italiana e dipinti di eccezionale fattura del XVII e XVIII secolo, di cui moltissime a tema, manco a dirlo “marinaro”.
Un corpus di 120 opere, che includono Grande Composizione (figurazioni allusive alla vita sul mare) di Mario Sironi del 1948, un olio su tela, di oltre 2 metri e mezzo per 3 e mezzo, proveniente dalla nave “Esperia”, e fortemente voluta dal suo progettista triestino Gustavo Pulitzer, la cui stima si aggira tra i 220mila e i 280mila euro. Di Sironi anche altre 9 Composizioni, stima 5-9mila euro e 10 dipinti di Alberto Savinio, eseguiti nel 1949 e rappresentanti ciascuno una molteplice riflessione sui temi del mare, della terra, delle rocce, del cielo e delle divinità arcaiche che ad essi l’artista ricollega. La stima per queste tele è di 75-100mila euro. E poi ancora Antonio Corpora, Passaggio a Gibilterra, del 1964, stimato 22-26mila euro e la scultura in bronzo di Emilio Greco, Ritorno di Ulisse, del 1965, valutata 40-60mila euro.
E oltre alle tele del XVII e XVIII, tra i moderni si annoverano anche Maccari, Cassinari, Gentilini, Fiume e Tamburi. Un modo “gentile” per fare un po’ di, minima, cassa ed evitare il naufragio? D’altronde un po’ torna alla mente la vicenda della Costa Concordia, ancora riversa a pochi metri dalla costa del Giglio, che insieme alle vittime ha contato la perdita anche di una serie di opere di artisti contemporanei più o meno famosi, argenti, antiquariato

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