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Ventisette lotti, di cui ventiquattro venduti. Ieri sera è stata tutto sommato buona l’ultima asta da Phillips, a Londra, a chiudere le serate dedicate agli incanti del contemporaneo, iniziati il 25 con Christie’s. Raddoppia qui Rob Pruitt, con Chinese buffet, 2011, opera della serie dei celebri dipinti con i panda e realizzati con vernice glitterata, visti recentemente anche in Italia, nella personale da Massimo De Carlo. Su una stima di 30-50mila sterline, il pezzo esce dall’asta per 104mila. Ottimo risultato anche per Cindy Sherman, con Untitled Film Still # 36, datato1979, che su stima di 60-80mila viene battuto a 304mila sterline. Volano, un po’ sopra le stime a dire la verità, ma nemmeno troppo, anche Anish Kapoor, con la sfera metallica Turning the World Upside Down II, 1995: 206,5mila sterline, su stima alta di 180mila. Electric Chairs, serie “evergreen” di Warhol, questa firmata nel 1971, esce a 122mila (stima massima 80mila). Il pezzo migliore come risultato è invece quello di Oscar Murillo, un Senza titolo del 2011, composto da olio, carta e detriti su tela di 188,5 per 175 centimetri. Stimato 20-30mila sterline, il pezzo ha decuplicato il suo valore, uscendo dall’incanto a 146,5mila.
Tra i milionari restano nelle stime sia Basquiat con Tre Pontificators, 1984, stimato 2,5-4,5 milioni e venduto per 2,1, sia il Warhol di Diamond Dust Shoes, 1980-1981: 1,1 milioni in vendita, su stima massima di 1,2.
A chiudere due altri ottimi risultati: Kelley Walker, con Untitled, 2007: qui la stima alta era di 150mila, ma il pezzo è stato venduto per 230mila, mentre Taua Auerbach e il suo Untitled (Fold) XV, del 2010, per 386mila, su stima massima di 300mila.