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«La vittoria di Danilo Correale con un’opera di forte impatto sociologico conferma la qualità e l’impegno degli artisti italiani delle ultime generazioni, degnamente rappresentato dai finalisti del Talent Prize. Auspico che questo premio, caratterizzato fin dalla prima edizione da premiati di qualità, possa contribuire a rafforzare ulteriormente la presenza dell’arte italiana nelle istituzioni
nazionali ed internazionali». Con queste parole, e in rappresentanza della Giuria del Talent Prize 2013, Ludovico Pratesi ha commentato oggi a Palazzo Farnese la vittoria del giovane artista napoletano, classe 1982, all’omonimo premio istituito da Guido Talarico, giunto quest’anno alla sesta edizione.
In palio, con il patrocinio dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dall’Ambasciata di Francia in Italia e dall’Assessorato alle politiche culturali e Centro Storico di Roma Capitale, 10mila euro, e una residenza d’artista a Lille. Un’opera emblematica quella di Correale, intitolata The visible hand, the future in their hands, una fotografia dove a sei mani di uomini politici si accompagnano altrettante letture dei palmi.
Accanto però a Correale, anche i dieci finalisti in diverse sezioni: per la scultura
passano Gabriele De Santis, Antonio Guiotto e Marco Morici; fotografia con Niccolò Morgan Gandolfi e Maziar Mokhtari; per la sezione installazioni Giovanni Oberti e Maria Domenica Rapicavoli, mentre unico vincitore per la sezione pittura è Sara Enrico. Riccardo Giacconi, giovane comparso anche su “Talent Zoom” del nostro Exibart, è l’unico nominato con video.
Paola Anzichè, Silvia Camporesi, Emmanuele Lorenzo, Giovanni De Ruvo e le due installazioni di Stefania Migliorati e Andrea Nacciarriti sono stati invece le menzioni speciali. Axa in Italia alla assegna invece un premio speciale alla scultura di Daniele Franzella; Metaenergia premia Federico Gori e dalla Casa dell’architettura il podio va a Michela de Mattei con l’installazione. Infine, Inside Art, patron del Premio, incorona Giorgio Ialongo.
Un premio che, secondo Talarico, «è riuscito anche quest’anno nonostante il periodo di difficoltà generale, grazie alla collaborazione dei nostri sponsor e alla sincera condivisione di intenti con l’Ambasciata di Francia» e che ha il successo nel numero delle opere pervenute, quest’anno oltre mille, arrivate da tutto il territorio nazionale e non solo.
La mostra conclusiva, curata dagli studenti del Master Curatore Museale dello IED di Roma, sarà il 16 novembre alla Casa dell’ Architettura di Roma. E da domani i finalisti potranno essere votati dagli utenti del sito di Repubblica, che selezioneranno così il loro vincitore, mentre le opere dei partecipanti potranno essere votate sul sito di insideart: l’opera più cliccata del web sarà esposta alla
mostra finale, insieme agli altri vincitori.