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Un incremento di pubblico del 42 per cento. È il risultato che sfodera Fondazione Torino Musei per l’anno appena trascorso, totalizzando ingressi per oltre 571mila presenze tra Palazzo Madama, GAM e MAO. «L’impegno di Fondazione Torino Musei, basato sulla qualità delle proposte culturali, sulla valorizzazione del patrimonio e focalizzato sempre più verso l’audience developement, è stato premiato. Nonostante la contrazione delle risorse finanziarie, i nostri musei hanno avuto un anno ricchissimo di mostre, 45 rispetto alle 27 del 2013, ed eventi, 82 rispetto ai 57 sempre del 2013. L’obiettivo per il 2015 è consolidare il nostro pubblico così come intercettare il nuovo turismo in Italia per Expo, proponendo un’offerta innovativa e diversificata per i vari target», è stata la dichiarazione della Presidente Patrizia Asproni.
La migliore performance è quella della Galleria d’Arte Moderna che da Renoir a Roy Lichtenstein, Cecily Brown, Ettore Spalletti e Felice Casorati ha raggiunto quota 260mila visitatori, con una crescita del 54 per cento rispetto al 2013. Bene però anche Palazzo Madama e MAO, che crescono sulla stessa lunghezza d’onda, di poco più del 30 per cento rispetto all’anno precedente, fermandosi la prima a quasi 255mila visitatori, mentre il Museo d’Arte Orientale viaggia sui 56mila ingressi. E per l’anno appena arrivato? GAM sceglie grandi classici: Modigliani, Monet e una mostra che si preannuncia decisamente calda (da maggio a novembre): “Vero! L’occhio della realtà 1815-2015”, in collaborazione con il futuro “collega” Castello di Rivoli, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Fondazione Merz e Artissima, a cura di Francesco Bonami, mentre a Palazzo Madama per la mostra forse più di punta bisognerà attendere il prossimo dicembre, con “Dal classicismo all’impressionismo. Ermitage e Louvre per tre secoli di pittura francese”. E intanto il tempo del bando per il nuovo direttore sta per scadere. Attendiamo la sorpresa. Con i migliori auguri per Torino, in un periodo non facile per le sue istituzioni.