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Nonostante sia uno dei lavori più famosi sulla faccia della terra, e sotto questo punto di vista la Land Art di Robert Smithson ha colpito nel segno, la sua Spiral Jetty, creata nel 1970 con l’utilizzo di bulldozzer e 6mila tonnellate di rocce basaltiche, non ha ancora una “patria”.
Decisivo, invece, sarà il voto alla Camera dei Rappresentanti dello stato di martedì prossimo, quando si saprà se la spirale posta sulle rive del Great Salt Lake, diventerà “simbolo nazionale”.
Se questa misura passerà, lo Utah sarebbe il primo stato a scegliere un lavoro “ufficiale” d’arte di stato, anche se in realtà di alcune stranezze il territorio di Salt Lake City è pieno: nel 2011, infatti, il Consiglio dichiarato la Browning M1911 come l’arma di stato, ed è anche l’unico stato con il proprio simbolo astronomico, il Cluster Beehive, dopo l’emblema ufficale.
Ora, però, si potrebbe aprire un altro capitolo, con gli “emblemi” americani: perché, per esempio, l’Indiana che ospita l’originale scultura di Robert Indiana Love non la sceglie come suo simbolo? E perché il New Mexico non omaggia The Lightning Field di Walter De Maria, o a New York nessuno pensa di mettere il Toro che carica di Arturo Di Modica a livello di icona internazionale? Non saranno la Spiral Jetty, ma molti si vanterebbero comunque!