25 settembre 2016

Quando la qualità non ha confini né origini, e il design locale ha un’impronta internazionale: note sulla Catanzaro Design Week

 

di

Con decine di marchi di fabbrica e prodotti unici, si chiude stasera la Catanzaro design week. Il festival che si è svolto nel complesso del San Giovanni come main location (e il Marca, Altrove Gallery, la galleria dell’abbandono, del Miglio, il Parco della biodiversità, e Casa Rotella come extra location) ha visto la partecipazione attiva di molte aziende del territorio (perlopiù del sud Italia) note però in tutto il mondo. Si parla per esempio del Cotto Cusimano che fornisce ancora i suoi raffinati prodotti un po’ ovunque, o di Lessmore con Giorgio Caporaso come designer e ancora dello studio Menniti & Mercuri con particolari soluzioni d’arredo in legno, Ziggy, studio duepiu, FC design, Impronta d’autore, Officina del design campano etc. La filosofia che sta dietro a esiti come questi in esposizione, tanto innovativi quanto artigianali, risponde sempre al recupero della tradizione declinata in una versione trendy, che coniuga quindi qualità, originalità e lavorazione manuale, sottraendo quindi all’impersonalita e serialità delle grandi industrie, una produzione formale ed elegante che rispetta contemporaneamente le esigenze moderne della sostenibilità.
Con interventi prestigiosi (Vittorio Sgarbi, Carlo, Colombo, Emilio Leo etc.) il capoluogo calabrese prosegue con iniziative importanti, che danno ancora visibilità a una regione ancora artisticamente da scoprire. (Anna de Fazio Siciliano)

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui