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Figlio di Luigi Zuccheri, padre di Beppo Zuccheri, Toni Zuccheri è la generazione di mezzo tra un pittore e un pittore. Lui però, classe 1936, trova nel vetro il materiale primario attraverso cui esprimere la sua inquietudine. Friulano dal carattere schivo ed eccessivo, Toni Zuccheri costituisce un esempio raro di artista a tutto tondo, impegnato per l’intera vita nella creazione di opere in vetro di Murano, in collaborazione con alcuni dei più bravi maestri del Novecento. L’interlocutore principale dei suoi progetti è la vetreria Venini, con cui lavora negli anni Sessanta e Settanta, per poi riallacciare la collaborazione nei Novanta. Il fulcro iconico della sua poetica è un bestiario pieno di realtà e celebrato attraverso una costante sperimentazione, quasi ossessiva, che si trasforma in ricerca di materiali, colori e forme.
In Pezzi sparsi. Sulle tracce di Toni Zuccheri, la regista Marta Pasqualini riesce, con immensa delicatezza e attenzione, ad entrare nei risvolti più intimi della quotidianità di un artista votato completamente al suo fuoco. Un girato acquisito in vita e lavorato solo quando la distanza del ricordo si è frapposta tra un prima e un dopo. Da questo passaggio di consegne si concretizza una carnale poesia. Il film documentario verrà presentato venerdì 15 settembre alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia e introdotto dal prof. Antonio Foscari in conversazione con la regista. Iniziativa realizzata in occasione della Venice Glass Week 2017. (Penzo+Fiore)