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Nel 2504 potreste essere ricchi, se oggi, 22 giugno 2018, alle 16, vi farete trovare al Pincio, davanti all’Orologio ad Acqua, rispondendo così alla chiamata dei Dusty Eye, che scelgono Roma per ambientare la nuova tappa del loro progetto in fieri “Il migliore dei futuri possibili”. Arte e fantascienza, critica economica ed estetica del dono si mescolano in un happening itinerante nel verde cuore di Villa Borghese.
Compiendo un balzo indietro, dal futuro fino ai giorni nostri, il collettivo Dusty Eye arriva nella Capitale con un’avventura del loro romanzo artistico, intitolata “Ukron – Una Modesta Proposta per risollevare l’Economia” e curata da Giorgia Basili. Al centro dell’evento, la prima moneta globale, chiamata Ukron dai Dusty Eye. Questa valuta sarà circolante soltanto fra molti secoli ma, eccezionalmente, viene catapultata con un “cronobalzo” nel 2018 e, dopo due mesi di distribuzione anonima in varie zone d’Italia e oltralpe, è per la prima volta oggetto di una pubblica distribuzione democratica: si tratta di una “semina rivendicata” dagli artisti, che vuole ridistribuire il Capitale «con l’ambizione di rilanciare le microeconomie locali, con l’implicita speranza di stabilizzare il mercato monetario globale», cancellando il debito.
Il racconto sotteso all’azione artistica. immagina che gli apolidi digitali Dusty Eye siano venuti fortunosamente in possesso di un ambizioso bottino di molti milioni di Ukron, banconote in carta filigranata corrispondenti ciascuna a 1123,58 dei nostri euro. Una cifra da condividere e fare circolare, per scardinare il dominio dei pochi sui molti che si acuisce sempre più in una prospettiva futura di ecoterrorismo, limitazioni di libertà di espressione, esecuzioni capitali e deportazioni dei dissidenti sulla Luna o su Marte.
La vocazione dell’arte dei Dusty Eye è narrativa. Una narrazione che si sviluppa per tappe successive, per ramificazioni e racconti paralleli e intersecati, avventure interattive che adottano di volta in volta linguaggi e forme diverse per dialogare con il pubblico, capitoli in divenire, fatti non solo di mostre ma anche di installazioni pubbliche, costruzioni di manufatti che testimoniano le tappe memorabili di una storia futura, happening di gusto insurrezionale. Un’avvincente utopia che forza i limiti del presente per mostrare, con l’arte, la possibilità di un modo meno spersonalizzante di abitare i rapporti di forza e di potere.
A Roma vengono distribuiti al pubblico e ai passanti e seminati per il parco ben 20.000 Ukron, per un ammontare totale di 22.471.600 euro. Un’occasione da non perdere. Per riscrivere le regole del gioco con la forza persuasiva del sogno. (Francesco Paolo Del Re)