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Magari non saranno grandi atleti ma bisogna dare atto della grande attenzione con la quale gli artisti hanno sempre guardato allo sport e non come pigri spettatori neutrali da poltrona. Il movimento simmetrico o asimmetrico, la forma in divenire, la linea in tensione, sono gli elementi basilari della creazione artistica di qualunque epoca, che sia quella normativa, precettistica, dei canoni armonici della statuaria greca oppure quella sperimentale e innovativa del dinamismo dei ciclisti tanto caro alle Avanguardie. Esempi di questa relazione interdisciplinare si potranno osservare nel Centro Culturale Trevi di Bolzano, dove, fino al 28 febbraio 2019, sarà visitabile “Arte Sport”, progetto espositivo a cura dell’associazione Fare Cultura, con la supervisione di Francesca Gallo, docente di Storia dell’arte contemporanea presso Sapienza Università di Roma, e di Stefano Pivato, docente di storia contemporanea all’Università Carlo Bo di Urbino. Tra le opere, in prestito dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli fino al 31 ottobre, anche il Corridore, splendida statua bronzea del I secolo a.C., ritrovata, in coppia con un’altra dello stesso soggetto, nella ricchissima Villa dei Papiri di Ercolano e notevole per l’attualità, la vividezza e la leggerezza dell’atteggiamento.
Ed è in questo contesto, già aperto alla contaminazione tra gli ambiti, che venerdì, 5 ottobre, dalle 20.30, si svolgerà un altro fortunato incontro, ancora tra tradizione e innovazione ma, questa volta, sullo sfondo musicale, per una lezione/concerto a cura di Maria Pia De Vito e Claudio Astronio, introdotta da Matteo Bergamini. De Vito, voce, e Astronio, clavicembalo, si sono conosciuti nel 2007 e da subito hanno incrociato i diversi ambiti del jazz e della musica antica e, in questa occasione, presenteranno Napoli, loro ultimo lavoro dedicato alla città culla della musica tradizionale e colta, contaminata da influenze orientali e arabe, dalle villanelle del ‘400 a Orlando di Lasso, fino alla musica tradizionale e moderna.
In alto: Mimmo Jodice, Atleti, Villa dei Papiri di Ercolano, Museo Archeologico Nazionale, Napoli