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fino al 31.X.2004 Roberto Capucci Gorizia, Palazzo Attems-Petzenstein
friuli v. g.
La sua è una linea inconfondibile. Un allure inimitabile. Abiti scultura, architetture di tessuto, effetti cromatici spettacolari. In mostra le creazioni di Roberto Capucci. Moda e arte per una rassegna retrospettiva sull’opera del celebre stilista romano…
di Marta Casati
Due sedi espositive per le creazioni di Roberto Capucci (Roma, 1930): il settecentesco Palazzo Attems-Petzenstein per gli abiti e le cinquecentesche Case Dornberg e Tasso di Borgo Castello per tavole e disegni preparatori del maestro. Un percorso suggestivo che dalle opere degli esordi, negli anni Cinquanta, si snoda lungo le serie scenografiche e sontuose degli anni Ottanta e Novanta, sino alle creazioni dell’ultimo decennio.
Nella sezione retrospettiva spiccano alcuni capi storici quali il modello Dieci gonne in taffetas rosso o le rivoluzionarie linee a Scatola, accolte con entusiasmo dal pubblico statunitense. Dai modelli degli anni Cinquanta si passa alle creazioni del decennio successivo dove lo stilista si distingue nelle serie dai motivi optical e nell’utilizzo di materiali plastici sovrapposti ai tessuti. E’ invece datato 1966 il celebre abito da cocktail in lamé argentato incorniciato da un velo di plastica in forma trapezoidale orlato di grossgrain bianco.
L’inserzione di materiali estranei al tessuto prosegue con l’utilizzo, nel corso dei successivi anni Settanta, di elementi naturali quali pietre, paglia e bambù a sottolineare il collo o i polsini dell’abito. Un ritorno alla natura in linea con lo stile hippy dell’epoca superato -in seguito- da una maggiore libertà creativa dettata da un’inventiva del tutto personale. Sono degli anni Ottanta le forme spettacolari degli abiti cocktail dove i preziosi cromatismi si susseguono ai ventagli, le volute ed i cerchi di tessuto arricchiti da taffetas plissettati.
La sontuosità degli ornati preannuncia la serie dedicata ai minerali, dodici abiti-scultura notevoli per accostamenti cromatici ed innovazione formale: Sagenite, Fluorite, Lapislazzuli, Violano, Ematite, Ossidiana, Diaspro, Cinabro, Antimonite, Pirite, Allanite, Siderite. Il riferimento al mondo della natura ritorna in Oceano, un modello maestoso e suggestivo, creato nel 1998 per l’Expò di Lisbona. Milleduecento frammenti di taffetas plissettato vengono accostati in trentotto tonalità di colori marini, dal verde acqua al turchese.
Capucci conquista l’Oscar della moda nel 1958 per le sue creazioni che sembrano trascendere i canoni estetici dettati dalle mode per diventare vere e proprie opere d’arte degne di una cornice museale. Il capo d’abbigliamento dello stilista si ispira ad una creatività del tutto personale, espressa in sculture di tessuto, in architetture dalle forme barocche dove la linea geometrica succede al volume fluido e lussureggiante. L’inserzione del colore avviene dopo un estenuante lavoro preparatorio sulla costruzione della forma, esasperata dall’effetto cromatico. Qualcosa di molto simile all’opera compiuta sulla tela di un artista.
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mostra vista il 2 luglio 2004
“Arte e creatività oltre i confini della moda”. Fino al 31 ottobre 2004. Palazzo Attems-Petzenstein, Gorizia. Tel.0481.547541 e mail musei@provincia.gorizia.it Orario dalle 9 alle 19. Lunedì chiuso. Ingresso intero 6.00 euro, ridotto 4.00 euro. Catalogo a cura di Raffaella Sgubin
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