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fino al 28.II.2003 Jan Knap Udine, Galleria 3G
friuli v. g.
Dodici opere e altrettante ambientazioni bucoliche dove s’inseriscono figure idealizzate e angeliche. I dipinti di Knap vogliono essere un’alternativa al concettuale. Un soffio naif delicato e narrativo. Per una nuova arte sacra...
E’ una figuratività neo quattrocentesca quella che caratterizza i soggetti dipinti dall’artista cecoslovacco Jan Knap (Chrudin, 1949). Lineamenti infantili e delicati, resi con pochi tratti pittorici, sottolineano la serenità e l’ingenuità di questi personaggi lontani dal mondo reale. Gli elementi sacri sono inseriti dall’artista in una sfera intima dove bambini e angeli, madonne e contadini sono ritratti in atteggiamenti semplici e di svago, come suonare uno strumento, leggere un libro o cogliere della frutta.
Quasi tutte le scene sacre di Knap, infatti, sono ambientate all’aperto, in una campagna rigogliosa, verde e soleggiata. Paesaggi bucolici e una natura incontaminata scelti dall’artista al fine di creare un clima di serenità, a tratti quasi onirico, capace di trasmettere alle sue opere un’aurea mistica e contemplativa. Uno spirito religioso profondamente vissuto dall’artista cecoslovacco, che lo portò anche alcuni anni a Roma per compiere degli studi di teologia. Ma la sacralità di queste scene non diventa mai ideologica o moraleggiante. Come nel dipinto Gesù con animali la quotidianità dei gesti e la semplicità delle ambientazioni appartengono solo a un mondo puro e gioioso.
Sia formalmente, sia compositivamente, nelle opere di Knap si rivela inoltre fondamentale la sua decennale esperienza americana come illustratore che lo porta a una personale semplificazione delle forme. A questo si unisce una cromia vivace e luminosa, nella quale i colori sono mantenuti liquidi. Una stesura del colore veloce e fresca, rilevabile sopratutto nelle tante opere ad acquarello realizzate dall’artista.
Per comprendere la concezione dell’arte di Knap è importante ricordare anche la sua partecipazione, insieme agli artisti Milan Kunk e Peter Angermann, alla fondazione del Gruppo Normal, nel 1979. Il movimento, contrario a ogni concezione intellettualistica e concettuale dell’arte, proponeva il ritorno a un modo di dipingere semplice e narrativo, nel quale risultava fondamentale anche il rapporto con gli strumenti pittorici come la tela, i pennelli e i colori.
I dipinti esposti nella galleria sono accompagnati anche da un interessante volume a tiratura limitata, Melodia Ordinata, nel quale a una serie di 25 acquarelli dell’artista cecoslovacco sono abbinate altrettante poesie scritte da Gian Ruggero Manzoni.
elena londero
mostra vista il 18 febbraio 2003
Jan Knap – Galleria d’Arte Contemporanea 3G
via Poscolle 71/3, 33100 Udine
tel-fax 0432 26145; e-mail: 3g-arte@libero.it
orario: da martedì a sabato 10.30-12.30 e 16.30-19.30.
“Melodia Ordinata” – 400 esemplari numerati – Edizioni d’Arte Santa Giustina, Lucca
[exibart]
… rimasi stupito l’anno scorso quando mi ritrovai a casa un invito alla mostra di Knap presso la galleria Claudio Poleschi Arte Contemporanea: “Uno scherzo, una concessione politica alla diocesi di Lucca?”, le prime due domande spontanee guardando e rigirando la locandina in mano…
… ora vedo che c’è una promozione internazionale alle spalle… la fine del concettualismo anni 70?…
Certo, e alla grande con i Nuovi Selvaggi tedeschi e la Transavanguardia italiana…
… per dare così rilievo ai lavori di Knap – soprattutto per le serie delle prime due immagini – ci vuole tutto il molliccio oscuro del postmoderno anni 90…
Niente male!