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27
gennaio 2010
fiere_preview Notti in bianco
fiere e mercato
Una proposta plurima e diversificata. Sempre più diffusa e sparpagliata sul territorio. Tante le iniziative del primo weekend artistico dell’anno. Istituzioni, gallerie, spazi non convenzionali: tutti insieme per riempire le lunghe notti di fine gennaio. Gambe in spalla e cartina alla mano, ecco servita la caccia al tesoro bolognese...
È
la 34esima edizione di Arte Fiera – Art First, la prima di questo nuovo
decennio iniziato pubblicamente – almeno nelle intenzioni – all’insegna del
“combattere la crisi” a suon di ricerca, innovazione e qualità. I più, lo
sappiamo, aspettano questo periodo dell’anno per fare le prime stime sugli
andamenti del mercato e per definire un metro di paragone sul quale costruire
le successive analisi.
Quello
che traspare, invece, dall’atmosfera che precede la kermesse, è un subbuglio di
movimenti diviso sostanzialmente tra chi si trova a lucidare ciò che ha
presentato in tempi precedenti al weekend fieristico e chi si affanna affinché
sia tutto pronto per le inaugurazioni di quei “caldi” giorni. Il risultato è la
percezione delle energie messe in campo, che sicuramente sono di buon auspicio.
Non è tutto oro quel che luccica, ma al momento è così che appare.
Una
delle novità esce proprio dalle file della stessa Arte Fiera, che rilancia Art
First, l’itinerario di opere ospitate
nelle esclusive sedi storiche, che quest’anno diventa un vero e proprio
progetto curatoriale di Julia Draganovic dal titolo Here and Now, a cui partecipano artisti che vanno da Giuseppe Maraniello (in
mostra alla Otto) a Francesco
Simeti a Luca Pozzi,
da Rita McBride ad Angela
Glajcar.
Com’era
stato anticipato su queste pagine, non c’è NetMage – anticipato di una settimana – a fare compagnia alle
notti dei turisti, degli appassionati e degli addetti ai lavori. In compenso, Palazzo
Re Enzo non chiude i battenti: il Future Film Festival, infatti, dal 26 gennaio concentra l’attenzione sulle
nuove forme del cinema contemporaneo, con un focus su Saul Bass e Motion Graphic.
Il
Salone del Podestà dello stesso palazzo è la sede scelta giovedì 28 da Draft.
Performing videoart & music,
l’evento di sonorizzazione live del collettivo Beautiful (Marlene Kuntz – Cristiano Godano, Luca Bergia, Riccardo Tesio, Gianni
Maroccolo e Howie B) sul tappeto visivo di Bianco-Valente, Marco Morandi, Masbedo, Diego Zuelli, Saul Saguatti e Giovana Ricotta. Lo
stesso gruppo di ricerca dell’Università è inoltre promotore delle serate di
proiezione di Videoart Yearbook
nella sala verde del Palazzo dei Congressi.
Il
MAMbo si presenta con la grande personale di Gilberto Zorio, in corso ormai da qualche mese (da visitare in vista
della chiusura), con la presentazione negli ArtTalks della rassegna su Dino Gavina prevista per l’autunno prossimo, con le consuete e le
straordinarie attività del dipartimento educativo e con l’evento di chiusura
del fine settimana: la presentazione della ristampa de Il territorio magico di Abo, che ne discute con Stefano Chiodi, Andrea
Cortellessa, Stefano Bonaga e Gianfranco Maraniello.
Di
fronte al museo è da tenere d’occhio l’operato del duo Scaf. Scaf, alle prese con un’operazione relazionale al civico
13 di via Don Manzoni. Nella ZonaMAMbo inaugura inoltre la personale di Hope
Atherton (Tiboni), mentre
restano in visione Marc Bauer (Car Projects), Dadamaino e Piero Manzoni nella recentissima P420 e Carla Mattii
all’Agenzia04, che cura in questi giorni Cosmogonia al Museo Geologico, selezione di video di Dacia Manto, Jani
Ruscica e Nikola Uzunovski. Lo stesso Uzunovski di cui è visibile l’intervento
per ON
in Piazza VIII Agosto e che si
concluderà sabato 30 con l’azione di Giorgio Andreotta Calò a Liber Paradisus.
È
necessario accelerare il ritmo perché gli eventi sono tanti e disparati, anche
se in questi casi è impossibile essere esaustivi. Il nuovo spazio Rizoma
ospita Disco Le Corbusier,
intervento di Daniel Gonzalez con party previsto sabato sera. Le parentesi feste è
ampliata dal Cura.plaster party
all’Ex Forno e dal Viva l’Italia Party alla Galleria Astuni. Inoltre, per assonanza
linguistica, Festa Mobile, evento
in due giornate che unisce dibattiti aperti, interventi installativi e spazio
alla riflessione albergando tra bar (Fram Cafè, Bar Maurizio e Bar
Miki e Max) e circoli Arci. E non è ancora finita.
LaPillola400,
Piccolo Formato e Palazzo Bentivoglio si uniscono per il Cromotour di Simonetta Scala, mentre il giovane artist space FragileContinuo presenta le produzioni di
StranEdizioni. E ancora l’Illustre Scultura Polimaterica di Fantin,
Negro, Norese e Pietroiusti al Link, l’asta di autofinanziamento alla Neon, le
mostre The Difference di Bit Art
Gallery presso lo Spazio Espositivo Officine Minganti e Imperfetto di artisti contemporanei russi allo Spazio
Carbonesi.
Dal
centro alla fiera, dalla fiera al centro, come Il verso più lungo del mondo di Ivan il poeta, sostenuto dallo Spazio Gianni Testoni. Ancora parole per la
rassegna Bologna si rivela curata
da Philippe Daverio, con i contributi di Alessandro Bergonzoni.
Non
avete ancora abbastanza? Niente paura, non è finita qui. Quel che è certo è che
ce n’è per tutti!
la 34esima edizione di Arte Fiera – Art First, la prima di questo nuovo
decennio iniziato pubblicamente – almeno nelle intenzioni – all’insegna del
“combattere la crisi” a suon di ricerca, innovazione e qualità. I più, lo
sappiamo, aspettano questo periodo dell’anno per fare le prime stime sugli
andamenti del mercato e per definire un metro di paragone sul quale costruire
le successive analisi.
Quello
che traspare, invece, dall’atmosfera che precede la kermesse, è un subbuglio di
movimenti diviso sostanzialmente tra chi si trova a lucidare ciò che ha
presentato in tempi precedenti al weekend fieristico e chi si affanna affinché
sia tutto pronto per le inaugurazioni di quei “caldi” giorni. Il risultato è la
percezione delle energie messe in campo, che sicuramente sono di buon auspicio.
Non è tutto oro quel che luccica, ma al momento è così che appare.
Una
delle novità esce proprio dalle file della stessa Arte Fiera, che rilancia Art
First, l’itinerario di opere ospitate
nelle esclusive sedi storiche, che quest’anno diventa un vero e proprio
progetto curatoriale di Julia Draganovic dal titolo Here and Now, a cui partecipano artisti che vanno da Giuseppe Maraniello (in
mostra alla Otto) a Francesco
Simeti a Luca Pozzi,
da Rita McBride ad Angela
Glajcar.
Com’era
stato anticipato su queste pagine, non c’è NetMage – anticipato di una settimana – a fare compagnia alle
notti dei turisti, degli appassionati e degli addetti ai lavori. In compenso, Palazzo
Re Enzo non chiude i battenti: il Future Film Festival, infatti, dal 26 gennaio concentra l’attenzione sulle
nuove forme del cinema contemporaneo, con un focus su Saul Bass e Motion Graphic.
Il
Salone del Podestà dello stesso palazzo è la sede scelta giovedì 28 da Draft.
Performing videoart & music,
l’evento di sonorizzazione live del collettivo Beautiful (Marlene Kuntz – Cristiano Godano, Luca Bergia, Riccardo Tesio, Gianni
Maroccolo e Howie B) sul tappeto visivo di Bianco-Valente, Marco Morandi, Masbedo, Diego Zuelli, Saul Saguatti e Giovana Ricotta. Lo
stesso gruppo di ricerca dell’Università è inoltre promotore delle serate di
proiezione di Videoart Yearbook
nella sala verde del Palazzo dei Congressi.
Il
MAMbo si presenta con la grande personale di Gilberto Zorio, in corso ormai da qualche mese (da visitare in vista
della chiusura), con la presentazione negli ArtTalks della rassegna su Dino Gavina prevista per l’autunno prossimo, con le consuete e le
straordinarie attività del dipartimento educativo e con l’evento di chiusura
del fine settimana: la presentazione della ristampa de Il territorio magico di Abo, che ne discute con Stefano Chiodi, Andrea
Cortellessa, Stefano Bonaga e Gianfranco Maraniello.
Di
fronte al museo è da tenere d’occhio l’operato del duo Scaf. Scaf, alle prese con un’operazione relazionale al civico
13 di via Don Manzoni. Nella ZonaMAMbo inaugura inoltre la personale di Hope
Atherton (Tiboni), mentre
restano in visione Marc Bauer (Car Projects), Dadamaino e Piero Manzoni nella recentissima P420 e Carla Mattii
all’Agenzia04, che cura in questi giorni Cosmogonia al Museo Geologico, selezione di video di Dacia Manto, Jani
Ruscica e Nikola Uzunovski. Lo stesso Uzunovski di cui è visibile l’intervento
per ON
in Piazza VIII Agosto e che si
concluderà sabato 30 con l’azione di Giorgio Andreotta Calò a Liber Paradisus.
È
necessario accelerare il ritmo perché gli eventi sono tanti e disparati, anche
se in questi casi è impossibile essere esaustivi. Il nuovo spazio Rizoma
ospita Disco Le Corbusier,
intervento di Daniel Gonzalez con party previsto sabato sera. Le parentesi feste è
ampliata dal Cura.plaster party
all’Ex Forno e dal Viva l’Italia Party alla Galleria Astuni. Inoltre, per assonanza
linguistica, Festa Mobile, evento
in due giornate che unisce dibattiti aperti, interventi installativi e spazio
alla riflessione albergando tra bar (Fram Cafè, Bar Maurizio e Bar
Miki e Max) e circoli Arci. E non è ancora finita.
LaPillola400,
Piccolo Formato e Palazzo Bentivoglio si uniscono per il Cromotour di Simonetta Scala, mentre il giovane artist space FragileContinuo presenta le produzioni di
StranEdizioni. E ancora l’Illustre Scultura Polimaterica di Fantin,
Negro, Norese e Pietroiusti al Link, l’asta di autofinanziamento alla Neon, le
mostre The Difference di Bit Art
Gallery presso lo Spazio Espositivo Officine Minganti e Imperfetto di artisti contemporanei russi allo Spazio
Carbonesi.
Dal
centro alla fiera, dalla fiera al centro, come Il verso più lungo del mondo di Ivan il poeta, sostenuto dallo Spazio Gianni Testoni. Ancora parole per la
rassegna Bologna si rivela curata
da Philippe Daverio, con i contributi di Alessandro Bergonzoni.
Non
avete ancora abbastanza? Niente paura, non è finita qui. Quel che è certo è che
ce n’è per tutti!
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presenzia.lista per non perdere alcun evento durante Arte Fiera (in pdf)
Il
resoconto di Arte Fiera 2009
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