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13
novembre 2007
arteatro_festival Milanoltre Milano, sedi varie
arteatro
Oltre la città. La metropoli in preda a esperienze centrifughe. Dalla danza d’istanza sociale alle atmosfere raffinate della nuova generazione di coreografi, inglesi d’adozione, Shechter e Bonachela. Passando da Platone alla Finlandia...
La 21esima edizione della rassegna Milanoltre quest’anno valica i confini del tradizionale palcoscenico dello storico Teatro dell’Elfo e coinvolge, in tema con il titolo La città è il mondo, altri spazi cittadini: il Teatro Dal Verme e il PIM Spazio Scenico. Rispettando un copione già seguito in anni precedenti, la direzione artistica della rassegna decide di affidare quasi totalmente la parola alla danza e alla performance. Forse perché le trans-migrazioni spazio-temporali del corpo riflettono più fedelmente le complessità delle metropoli o il loro involontario senso del grottesco. Così come accade nella seconda parte del trittico sociologico e utopico del recidivo Dave St-Pierre, ospite già l’anno scorso con La pornografia delle anime. Alle velleità artistiche del canadese sedicente enfant prodige si oppone la levità della performance Vermiculus della finlandese Eeva Muilu, in cui s’irride il rapporto fra committente e artista, mettendo insieme gli estremi di una giocosità infantile irriverente e l’immobilità come gesto di ribellione estrema contro lo show business. Performance non a caso eseguita al PIM, spazio teatrale che si pone al di fuori del mainstream teatrale milanese.
Tra la danza di istanza sociale dell’africana Nora Chipaumire, che fiera azzarda, nei movimenti guerrieri della trilogia di assoli post-rivoluzionari Chimurenga, una coreografia in spazi circoscritti da fasci di luce, tra fazzoletti di terra e pietre che ricordano la rivoluzione del suo paese, lo Zimbabwe; e le raffinatissime atmosfere del catalano Bonachela, che affida la sua scrittura coreografica a danzatori di altissimo livello tecnico, che danno vita ad assoli o duetti accompagnati da sonorità musicali note; spiccano due eventi densi di significato e in tema con il titolo della rassegna: De Staat di Louis Andriessen e deGeneration di Hofesh Shechter. Il concerto del compositore contemporaneo Andriessen, ispirato alla Repubblica di Platone, centra appieno l’obiettivo della rassegna, descrivendo il rapporto conflittuale tra musica e politica, tra arte e vivere civile. La tessitura drammaturgica musicale riempie la sala del Teatro Dal Verme con le vocalità intense del quartetto di voci femminili, che fanno da contrappunto a una partitura epica piuttosto rara nelle opere di musica contemporanea.
Di pari passo al compositore olandese si muovono gli sfoghi giovanili, ma ben canalizzati nel movimento, dell’israeliano Hofesh Shechter, ex danzatore della Batsheva Dance Company, che si è imposto sulle scene britanniche con tre dei suoi lavori presentati a Milano sotto l’unico titolo di deGeneration.
Una generazione che “degenera”, che tramuta i lati oscuri dell’inconscio in impulsi dinamici tipici della danza urbana, dell’hip hop fino a lambire i ritmi delle moderne discoteche. Tutto in un sapiente e calibrato mix coreografico che impatta sul pubblico con la fresca energia di una generazione che non teme il confronto con il vecchio. Non ci sono orpelli scenografici né musiche languide (tutti i brani musicali sono dello stesso coreografo), né costumi appariscenti; solo la spavalderia e la forza di cavalcare la danza, come nell’ensemble finale, quando sette danzatori saltano dal fondo scena e irrompono sul proscenio fino a imbracciare una (in verità) patetica bandiera rossa nel tableau vivant finale di Upraising, il vibrante ensemble che chiude la trilogia.
Tra la danza di istanza sociale dell’africana Nora Chipaumire, che fiera azzarda, nei movimenti guerrieri della trilogia di assoli post-rivoluzionari Chimurenga, una coreografia in spazi circoscritti da fasci di luce, tra fazzoletti di terra e pietre che ricordano la rivoluzione del suo paese, lo Zimbabwe; e le raffinatissime atmosfere del catalano Bonachela, che affida la sua scrittura coreografica a danzatori di altissimo livello tecnico, che danno vita ad assoli o duetti accompagnati da sonorità musicali note; spiccano due eventi densi di significato e in tema con il titolo della rassegna: De Staat di Louis Andriessen e deGeneration di Hofesh Shechter. Il concerto del compositore contemporaneo Andriessen, ispirato alla Repubblica di Platone, centra appieno l’obiettivo della rassegna, descrivendo il rapporto conflittuale tra musica e politica, tra arte e vivere civile. La tessitura drammaturgica musicale riempie la sala del Teatro Dal Verme con le vocalità intense del quartetto di voci femminili, che fanno da contrappunto a una partitura epica piuttosto rara nelle opere di musica contemporanea.
Di pari passo al compositore olandese si muovono gli sfoghi giovanili, ma ben canalizzati nel movimento, dell’israeliano Hofesh Shechter, ex danzatore della Batsheva Dance Company, che si è imposto sulle scene britanniche con tre dei suoi lavori presentati a Milano sotto l’unico titolo di deGeneration.
Una generazione che “degenera”, che tramuta i lati oscuri dell’inconscio in impulsi dinamici tipici della danza urbana, dell’hip hop fino a lambire i ritmi delle moderne discoteche. Tutto in un sapiente e calibrato mix coreografico che impatta sul pubblico con la fresca energia di una generazione che non teme il confronto con il vecchio. Non ci sono orpelli scenografici né musiche languide (tutti i brani musicali sono dello stesso coreografo), né costumi appariscenti; solo la spavalderia e la forza di cavalcare la danza, come nell’ensemble finale, quando sette danzatori saltano dal fondo scena e irrompono sul proscenio fino a imbracciare una (in verità) patetica bandiera rossa nel tableau vivant finale di Upraising, il vibrante ensemble che chiude la trilogia.
articoli collegati
Dave St-Pierre per MilanOltre 2006
link collegati
www.davestpierre.populus.ch
www.hofesh.co.uk
www.bonacheladancecompany.com
costantino pirolo
spettacoli visti dal 28 settembre al 14 ottobre 2007
arteatro è una rubrica a cura di piersandra di matteo
dal 28 settembre al 14 ottobre 2007
MilanOltre 2007 – La città è il mondo
Direzione artistica: Luca Scarlini
Sedi varie – Milano
Info: Teatro dell’Elfo, tel. +39 02716791; miol@elfo.org; www.milanoltre.org [exibart]