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BienNolo is now! Oggi, 17 maggio, al via la nuova biennale rimbalzata su tutta la stampa nazionale già prima dell’apertura della sua prima edizione: la BienNolo, a Milano.
Ideata da Carlo Vanoni, la biennale è curata da ArtCityLab (Rossana Ciocca e Gianni Romano) e Matteo Bergamini, e ha galvanizzato l’intero quartiere di Nolo, ovvero Nord di piazzale Loreto. La prima edizione, dal titolo “#eptacaidecafobia”, dal greco “paura del numero 17”, ospita 37 artisti (da Stefano Arienti a Loredana Longo, da Adrian Paci ai giovani Iva Lulashi, Matteo Pizzolante e Lisa Turuani, Elizabeth Aro e Vittorio Corsini, Francesco Bertelè e Sergio Limonta, l’elenco completo su www.biennolo.org) nell’Ex Laboratorio Panettoni Giovanni Cova, via Popoli Uniti 11, da oggi fino al 26 maggio.
«Opere transitorie in luoghi transitori, lavori effimeri nella loro essenza e nella materia che li compone e che si inseriscono in uno spazio espositivo che ne diventa elemento strutturale; opere che non potrebbero esistere altrimenti, in altro tempo, in altro luogo, in altra dimensione», ha scritto il comitato nella comunicazione di una mostra che sembra essere già un format adatto non solo a Milano ma anche a quegli infiniti spazi industriali abbandonati che abbondano in Italia, e che potrebbero rivivere – seppure temporaneamente – grazie alla cultura.
Abbiamo posto alcune domande a Matteo Bergamini e Rossana Ciocca, in un’intervista a caldo quasi “rubata” in un attimo di pausa, durante i preparativi per il lungo opening di oggi (dalle 12 alle 20).
Una curiosità a poche ore dall’inaugurazione: vi aspettavate tutta questa risonanza mediatica, questi entusiasmo e partecipazione già alla prima edizione e ancora prima dell’opening? A cosa pensate sono dovuti?
MB: «Non ci aspettavamo così tanta attenzione mediatica, per lo meno non io. A che cosa è dovuta? Prima di tutto, secondo me, al nome BienNolo, che attira simpatica, è molto facile da ricordare, suona come una storpiatura e sembra fare il verso alle varie biennali. Credo che un ruolo fondamentale abbia giocato anche il nostro incontro: la capacità divulgativa di Carlo Vanoni, il lavoro fatto sul territorio, negli anni, da Rossana Ciocca e Gianni Romano con ArtCityLab, il mio rapporto con la città. Soprattutto penso che gli artisti e la gente di NoLo abbiano capito fin da subito che avevamo intenzioni di apertura. Non a caso è nato subito anche un “Fuori Biennolo” e tra poche ore comunicheremo anche la “mostra nella mostra”; dieci artisti per dieci manifesti, grazie al supporto tecnico di Paolo Nava Studio».
RC: «Forse semplicemente perché in una città grande come Milano mancava un evento d’arte che relazionasse e mettesse gli artisti a confronto con le tematiche più attuali, il territorio e il sistema stesso».
Una delle peculiarità della BienNolo è la capacità di configurarsi già dalla sua prima edizione come un evento di alto livello nel sistema dell’arte (per artisti, board curatoriale, impostazione e risonanza) e insieme risplendere di una genuinità capace di attrarre in maniera spontanea le energie del quartiere e catalizzare. Quale sua caratteristica, secondo voi, l’ha resa capace di questo?
MB: «Una volta o due alla settimana, da gennaio ad aprile, siamo andati a mostrare lo spazio dell’ex-panettonificio agli invitati: stavamo lì, con qualsiasi tempo. Gli artisti studiavano gli spazi, annusavano, guardavano, provavano, scrivevano, prendevano appunti, fotografavano, per cui l’installazione di ogni lavoro è stata valutata a lungo e nel rapporto con lo spazio trovano nuova luce anche lavori nati, ad esempio, negli anni Novanta. È una mostra che sembra leggera, effimera, impalpabile, ma è altamente studiata e dialogata, sia con gli artisti che tra gli organizzatori».
RC: «Spesso si declina il concetto di sostenibilità nei 3 pilastri, ambientale, sociale ed economico, invece BienNoLo dimostra il carattere olistico che caratterizza il paradigma della sostenibilità. E permette di toccare con mano il concetto di sostenibilità umana, un insieme di scelte che caratterizza un nuovo progresso umano, un paradigma contrario al negare pari dignità violando la proprietà di campo della proprietà umana. Stefano Boeri qualche tempo fa disse in un’intervista che Milano era magnifica, ma il suo progresso era minacciato da due problemi: le periferie e la solitudine. Ecco BienNoLo rappresenta la risposta».
Un “consiglio” a chi verrà a visitare la BienNolo: qual è il giusto spirito per immergersi in questo evento?
MB: «Cercare di prendersi un po’ di tempo. Questo luogo è un “terzo paesaggio” se si pensa alla descrizione di Gilles Clément. Entrare nell’ex-panettonificio è un po’ come addentrarsi in una specie di oasi, dove la natura si sta prendendo posto tra le rovine: l’effetto è straniante, perché è come immergersi in un cortile milenese all’ennesima potenza. È uno spazio magico, che racchiude una mostra magica, dove anche gli aspetti sensoriali sono molto presenti, come il caldo e l’odore delle candele accese che compongono l’opera di Massimo Uberti accese o il simil filo spinato di Giuseppina Giordano realizzato con boccioli di rosa. Ci sono i rumori dei vetri e di coperte termiche che ricordano il mare. È una mostra che parla davvero».
RC: «L’Ex Panettonificio Cova è uno scheletro di pura archeologia industriale abbandonata, è uno spazio forte, in cui tutto ciò che sopravvive, è come se superasse un buco nero e ne riemergesse, per cui vi consigliamo di affinare lo sguardo e cercare in ogni angolo, crepa e anfratto al ritmo del bip bip di una sveglia». (Silvia Conta)
BienNoLo 2019
“#Eptacaidecafobia”
La biennale d’arte contemporanea di NoLo Da un’idea di Carlo Vanoni
A cura di ArtCityLab, Matteo Bergamini e Carlo Vanoni
Dal 17 al 26 maggio 2019
Artisti: 2501, Mario Airò, Stefano Arienti, Elizabeth Aro, Francesco Bertelé, Stefano Boccalini, Marco Ceroni, T-yong Chung, Laura Cionci, Vittorio Corsini, Carlo Dell’Acqua, Premiata Ditta, Serena Fineschi, Giovanni Gaggia, Giuseppina Giordano, Riccardo Gusmaroli, Massimo Kaufmann, Sergio Limonta, Loredana Longo, Iva Lulashi, Francesca Marconi, Margherita Morgantin, Alessandro Nassiri Tabibzadeh, Adrian Paci, Federica Perazzoli, Matteo Pizzolante, Alfredo Rapetti Mogol, Sara Rossi, Alessandro Simonini, Ivana Spinelli, The Cool Couple, Eugenio Tibaldi, Luisa Turuani, Massimo Uberti, Vedovamazzei, Bea Viinamaki e Italo Zuffi.
Ex Laboratorio Panettoni Giovanni Cova
Via Popoli Uniti 11, Milano (MM1 Rovereto)
Opening: 17 maggio 2019, dalle 12.00 alle 20.00
Orari: da tutti i giorni, dalle 12.00 alle 20.00. Sabato 18 maggio: dalle 14.00 alle 20.00 (concerto Piano City Milano: dalle 11.00 alle 13.00)
www.biennolo.org, info@biennolo.org
FB. biennolo, IG: biennolo_milano
Nelle foto: Ex Laboratorio Panettoni Cova, Ph. Fabrizio Stipari