28 ottobre 2008

UN MONDO DI CONTEMPORANEO

 
Presentata nel capoluogo piemontese la stagione Contemporary Arts 2008. Con alcune novità importanti. Innanzitutto la sempre maggior sinergia con Milano all’insegna del MiTo. E poi con un ampliamento dell’offerta, non solo nel campo delle arti visive. E mentre tengono banco appuntamenti ormai consolidati come Artissima e il sabato delle inaugurazioni collettive, il 2008 è anche l’anno della seconda edizione della Torino Triennale...

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Il successo degli scorsi anni legato alle iniziative dedicate da Torino, nel mese di novembre, soprattutto alle arti visive ha convinto sempre più realtà istituzionali a lavorare nella medesima direzione. Obiettivo? Valorizzare la creatività del territorio e allargare il bacino d’utenza, favorendo la contaminazione fra arti visive, musica, performing art, teatro e cinema.
Una vocazione, questa alla contemporaneità, che identifica sempre maggiormente una regione troppo a lungo cristallizzata in una rete poco dinamica e a volte non disponibile a una concreta “apertura di orizzonti”. E che ora continua a rinnovarsi, in un continuo schiudersi di corollari agli eventi consolidati e con saggezza riproposti sempre più valorizzati, tanto da legittimare una conquistata autorità in campo internazionale.
Una ramificazione forte, quindi, che nuovamente si espande oltre i confini regionali per condividere altre esperienze con la realtà milanese, dopo la stagione di MiTo, il festival internazionale della musica che si svolge in sinergia nei due capoluoghi. Una delle novità di Contemporary Arts 2008 è la collaborazione tra la Camera di Commercio di Torino e quella di Milano per incoraggiare ulteriormente una cooperazione culturale tra le due città. Daniel Birnbaum ritratto da Wolfgang TillmansUna volontà che si concretizza con l’inserimento nella fittissima e ricca programmazione di Contemporary Arts delle mostre di Alberto Burri e Guido Crepax, allestite rispettivamente alla Triennale nel Parco Sempione e alla Triennale Bovisa.
Tornando al Piemonte, le autorità di Comune, Provincia e Regione hanno ribadito quanto forte sia la consapevolezza che l’arte e la cultura sono il motore di uno sviluppo il più autorevole possibile al fine di creare un terreno fertile al progresso anche economico della città, in un momento in cui parlare di economia e d’investimenti pubblici e privati diventa molto difficile. E nonostante questo non si dimentica che l’assegnazione delle tre stelle Michelin alla città possa costituire un traino all’incremento del turismo culturale.
La crisi del sistema finanziario non ha per il momento intaccato, come si temeva, l’11esima edizione di Luci d’artista, sostenuta dalla Fondazione Crt all’interno del progetto di rafforzamento dell’arte contemporanea torinese, e il 4 novembre le creazioni luminose torneranno a illuminare le vie e le piazze della città, oltre ai grandi eventi annunciati e attesi da tempo.
Il Castello di Rivoli, la Fondazione Sandretto e la Fondazione Torino Musei – nello spazio della Promotrice delle Belle Arti – ospiteranno dal 6 novembre cinquanta artisti provenienti da tutto il mondo, selezionati da Daniel Birnbaum per T2 – 50 Lune di Saturno, la Triennale d’arte contemporanea che nella prima edizione ha ottenuto un ampio consenso, come si suol dire, di critica e di pubblico.
Ricco il programma anche per la Fondazione Merz, che venerdì 31 ottobre presenta al pubblico il lavoro e la personalità del complesso Matthew Barney, con una mostra, un convegno e una rassegna filmica al Museo del Cinema. E da sabato primo novembre sarà finalmente possibile accedere al Pav – Parco d’Arte Vivente, la creazione di Piero Gilardi in cui l’arte contemporanea dialoga con la biotecnologia e con le tematiche dell’interazione ecologica.
Il Lingotto sarà lo scenario rinnovato di Artissima, evento clou del weekend torinese del 7-9 novembre, con 128 gallerie provenienti da diciannove Paesi, e si annuncia come una grande occasione di confronto e scambio culturale, oltre che una ghiotta possibilità per osservare uno spaccato significativo del panorama artistico internazionale.
Uno still dal film Cremaster 1 di Matthew Barney
Apice nell’apice, la notte di sabato 8 novembre sarà dedicata alla consueta grande festa con vernissage, incontri, performance e l’ormai irrinunciabile pellegrinaggio da una galleria all’altra, da un museo all’altro, in un continuo esperire di stupore e ritrovi. A tutto questo si aggiunge Contemporary musica, con l’ottava edizione di Club to Club, il festival internazionale di musiche e arti elettroniche (che, rinsaldando il collegamento con Milano, si è presentato con una frizzante serata a inviti allo Ied Moda, lo scorso giovedì).
Per non farsi mancare nulla, all’arte e alla musica si uniscono Contemporary teatro e danza, con la stagione del Teatro Stabile, e Contemporary cinema, con la 26esima edizione del Torino Film Festival, sempre sotto la direzione di Nanni Moretti.
Le opere della collezione di uno dei più influenti galleristi al mondo, Bruno Bischofberger, sono visibili da oggi alla Pinacoteca Agnelli, mentre a Palazzo Bricherasio andrà in scena l’omaggio di Peter Greenaway alla Mole Antonelliana. Senza dimenticare, per chi desiderasse fare una gita fuori porta a Vercelli, la mostra Peggy Guggenheim e la nuova pittura americana, con dipinti di artisti del calibro di Pollock, Rothko e Gorky.
Peter Greenaway
Da segnalare, infine, per impegno e iniziative disseminate sul territorio, evidenziando talora l’omogeneità e spesso i valori della differenza fra culture ed etnie, la rassegna Paratissima, che nei giorni di Artissima si terrà nel multietnico quartiere di San Salvario.

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www.contemporarytorinopiemonte.it

barbara reale

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