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fino al 17.VII.2005 T.E.C. Le tecniche esecutive dell’arte contemporanea Frascati, Scuderie Aldobrandini
roma
Nessun tema. Il filo conduttore è solo la tecnica. Il medium si fa, per una volta, davvero messaggio. E diventa protagonista. Perché fare arte non è solo puro pensiero...
Continua la fervida attività delle Scuderie Aldobrandini, con una mostra che sceglie come comun denominatore la tecnica. Quella utilizzata nelle varie discipline artistiche, otto per la precisione: grafica, pittura, scultura, polimateria, fotografia, video, installazione, computer art e quadro digitale. Nessun tema in particolare quindi, nessun filo conduttore tra gli artisti, dalle origini ed età differenti, ma un’indagine sul rapporto tra arte e tecnica, tra il progresso tecnologico da un lato e la ricerca estetica dall’altro. Sul medium come messaggio. Come evidenziato in catalogo, l’artista, nel corso del XX secolo, ha lottato affinché il valore estetico di un’opera non fosse più legato esclusivamente al lavoro in sé -come risultato di materia e tecnica- ma soprattutto all’aspetto mentale. Dando il massimo rilievo all’istinto, alla creatività, all’invenzione. Ora qui si vuole precisare che più che un atto mentale, fare arte è un fatto mentale, cioè “l’idea creativa si assoggetta al facere, alla tecnica, all’esecuzione e ai materiali”.
Create per l’occasione, le installazioni di Carlo Bernard ini e Lello Esposito. Lo Spazio Permeabile di Bernardini, realizzato in acciaio inox e fibra ottica, è una scultura di luce che prende forma nello spazio occupandolo e ridefinendo l’atmosfera, pronta ad accogliere nella stessa sala anche i video in mostra. Tra questi Mario Sasso, che con la Ruota di Duchamp: Novecento entra ed esce in varie e riconoscibili opere raccontando l’arte passata. L’altra installazione, quella di Lello Esposito Extra Omnes, è un vero e proprio omaggio ai luoghi. L’opera è formata da una serie di 115 bastoni pastorali in alluminio, alti 2 metri e venti dal peso di 7 kg ciascuno, alla cui sommità è scolpita l’immagine cardinalizia. Pensata facendo riferimento al cardinal Pietro Aldobrandini, per cui nel 1600 furono realizzate la villa e le scuderie, è stata modificata in corso d’opera. Inizialmente concepita con trenta bastoni, ne è stato aumentato il numero in occasione dell’ultimo conclave per l’elezione di papa Ratzinger, 115 partecipanti appunto: una presenza di grande effetto.
Tranne che per i video e per le installazioni, nelle restanti sezioni espongono quattro artisti per tecnica. Tra i vari nella grafica citiamo Giorgio Ortona, con Il poeta meridionale e lo Strumentista, realizzati a matita e olio. Grandi pennellate miste ad una precisa ritrattistica, indagatrice dello sguardo attento dello strumentista, del volto stanco e rilassato del poeta. Per la pittura, da evidenziare il realismo metafisico di Marco Verrelli presente con La fortezza e Incontro, racconto ferroso del rendez vous tra due vagoni di treno.
La scultura è sicuramente la specialità artistica più legata all’uso del materiale, intimamente connessa alla sua duttilità, al suo peso e alla sua capacità di rifrazione della luce. Notevoli le opere di tutti e quattro gli artisti, soprattutto i corpi realizzati con camere d’aria di Luca Matti come tenuti in vita dall’aria che sembra in essi contenuta, e Alias liberi di tutti di Alex Pinna, gruppo scultoreo in ferro e corda dalla grande capacità espressiva. A rappresentare le opere in polimateria, in cui la tecnica si fa meticcia, La valigia delle emozioni di Ines Fontenla dialogo intimo dell’artista con lo spettatore: una valigia aperta tra i cui ricordi affiorano le parole libertà, scelta, utopia. La fotografia è ben rappresentata dagli scatti intimi di Daniela Monaci, composizione di frammenti, emozioni, sensazioni, sguardi, contatti. Infine per la computer art la Megalopoli di Giacomo Costa, reinterpretazione e distorsione di scorci urbani, i volti femminili di Matteo Basilè e le pitture digitali di Rafael Pareja.
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mostra visitata il 4 giugno 2005
T.E.C. Le tecniche esecutive dell’arte contemporanea
Scuderie Aldobrandini, piazza Marconi 4, Frascati
Dal 5 giugno al 17 luglio 2005, dal martedì al venerdì ore 10.00 – 18.00; sabato e festivi 10.00 – 19.00; lunedì chiuso – Ingresso 5,16 € intero – 2,58 € ridotto
Info tel 06 9417195 – Catalogo a cura di Manuela Annibali e Alessio Verzenassi
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