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fino al 25.III.2007 Arteinmemoria 4 Roma, Sinagoga di Ostia Antica
roma
Una biennale anomala, quella di Ostia Antica. Con il merito però di fondere antico e moderno nella suggestiva cornice degli scavi archeologici. Per guardare indietro, ma anche per andare avanti …
La rassegna d’arte contemporanea Arteinmemoria, inaugurata nel 2002 in occasione dell’anniversario della deportazione degli ebrei romani (16 ottobre), si era prefissata l’obiettivo di diventare una manifestazione biennale. Nel corso degli anni, però qualcosa non sembra essere andato come previsto perché, se si fanno i conti, la quarta edizione sarebbe dovuta cadere nel 2008. Il secondo appuntamento è stato invece inaugurato nel gennaio 2005, mentre il terzo risale al 2006, quando, presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna vennero presentati il catalogo del 2005 e un’opera di Eliseo Mattiacci (L’ordine al caos).
Tornando alla prima edizione, con tutto l’entusiasmo legato ad un progetto di così ampio respiro ed elevate ambizioni, la mostra vedeva artisti di fama internazionale (come Arnold Dreyblatt, Sol Lewitt, Fabio Mauri, Maurizio Moschetti, per citarne alcuni) confrontarsi con i resti archeologici del parco, dialogando con loro lungo tutto il percorso che vedeva nella Sinagoga la meta finale, il clou dell’esposizione.
Oggi la rassegna si ritrova (purtroppo) totalmente relegata nella Sinagoga di Ostia Antica, situata al confine estremo degli scavi, in un luogo non facilmente raggiungibile. Un’altra anomalia è la data d’inaugurazione: non più l’anniversario tutto romano, bensì il 28 gennaio (l’apertura dei cancelli di Auschwitz), data riconosciuta dai Parlamenti Europei come Giornata della Memoria. Nonostante i molti cambiamenti e le anomalie suddette, anche questa quarta edizione si è inaugurata con opere di artisti eccellenti che, come nelle passate edizioni, hanno realizzato le proprie opere appositamente per la rassegna, traendo ispirazione dal luogo.
In linea con uno dei suoi temi prediletti, quello della soglia, Massimo Bartolini (1962, Cecina) è intervenuto sul cancello in ferro della recinzione, che dei rilevatori di presenza fanno illusoriamente aprire ma che, al momento del suo attraversamento, crudelmente fanno richiudere. L’elegante, lucido, essenziale e squadrato blocco di granito nero Africa di Giovanni Anselmo (1934, Borgofranco d’Ivrea), rende “visibile” ciò che è Invisibile ed evoca nella sua semplicità tutto quello che durante i secoli è stato costruito e andato distrutto, di cui siamo a conoscenza solo attraverso tracce (a volte esili) letterarie e architettoniche.
Una piccola architettura realizzata con semi di edera sopra uno dei bassi muri della Sinagoga e posta sotto una teca di vetro è invece l’opera realizzata da Cristiane Löhr (1965, vive tra Colonia e Prato). Con dei pali in ferro e delle corde elastiche, attraverso un intervento ridotto alla sua essenzialità, Jan Dibbets (1941, Weert ; vive ad Amsterdam), ridisegna la struttura della Sinagoga stimolando la fantasia del visitatore nel ricostruire per intero quello che era l’intero edificio. Come l’anello dell’eternità, Remo Salvadori (1947, Cerreto Guidi; vive a Milano) riattualizza un’iconologia diffusissima nel passato reinterpretando, nello stesso momento, il suo ciclo Continuo Infinito Presente.
Mentre Lawrence Weiner (1942, New York; vive tra New York e Amsterdam) si ricollega ad un’usanza ebraica: quella di lasciare una pietra sulla tomba o sui muri dei cimiteri, a testimonianza della propria visita. Allo stesso modo, l’artista dissemina migliaia di monete tra le rovine: le più suggestive sono quelle riunite intorno all’albero, che rievoca così, inevitabilmente, quello del collodiano Pinocchio.
daniela trincia
mostra visitata il 23 febbraio 2007
Arteinmemoria4
Sinagoga di Ostia Antica – viale dei Romagnoli 717 – Roma, Ostia Antica
orario: da martedì a domenica dalle ore 11.00 alle ore 17.00; lunedì chiuso
ingresso: intero € 4,00 – ridotto € 2,00 – inclusa la visita agli scavi archeologici
per informazioni: Soprintendenza per i Beni Archeologici di Ostia
t. 06.56358099 – servizio navetta Trambus gratuito dall’ingresso degli scavi fino alla Sinagoga: la domenica dalle ore 10.00 alle ore 14.30
catalogo: sarà presentato a chiusura della mostra
[exibart]
…resisteranno queste opere, a lungo quanto le rovine?