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fino al 25.X.2002 Click Stream Analysis Roma, Museo Laboratorio
roma
Il Museo Laboratorio dell’Università La Sapienza di Roma apre le porte alla Net Art con una mostra che suggerisce un possibile criterio espositivo dei progetti web e allo stesso tempo studia statisticamente i percorsi personali di ogni visitatore attraverso i siti proposti…
I dieci progetti web selezionati da Luna Gubinelli, curatrice del progetto insieme a Domenico Scudero, sono accessibili tramite un’interfaccia realizzata per l’occasione e fruibile da due postazioni composte da pc e proiettore negli spazi del Museo. Cliccando sulle icone a forma di monitor presenti nella schermata iniziale, il visitatore può fruire le opere di Net Art direttamente dalla Rete, seguendo una traiettoria ogni volta diversa. La sua navigazione però, è interamente monitorata. Click Stream Analysis, titolo del progetto, è infatti un’espressione tecnica usata in ambito informatico per indicare il controllo delle visite di un sito web attraverso il numero dei clickeffettuati, questa pratica viene in qualche modo replicata registrando i movimenti degli utenti.
I risultati verranno esposti tramite grafici nell’ultima settimana della mostra (dal 21 al 25 ottobre), permettendo così di accedere ai dati registrati nel database: siti più visitati, tempo di visita, errori, utenti persi etc…
L’intento è quello di offrire una possibile soluzione espositiva per la Net Art, che pur restando nello spazio immateriale del cyberspazio -di fatto il suo ecosistema- viene proposta all’interno di un percorso determinato. Il ruolo del curatore è in questo caso quello di offrire una selezione e poi lasciare che il navigatore si muova all’interno della rosa delle possibilità con i suoi modi e tempi. Le modalità di fruizione rimangono quelle classiche di ogni ipertesto, lasciando aperta la strada ad una lettura non lineare delle informazioni proposte. Il valore aggiunto di questo progetto consiste nella sorveglianza operata sulle scelte del visitatore, che può anche avere una visualizzazione stampata del suo percorso attraverso le dieci opere.
La selezione dei progetti è piuttosto singolare: vede accostati veri classici della Net Art come History of Arts for Airports di Vuk Cosic o Potatoland di Mark Napier, a opere più banali come l’animazione in Flash Bodydrome dell’italiano Marcello Mazzella e M.s.t del francese Frederic Madre, lavoro gradevole, ma derivativo sul tema dell’errore (non sarebbe stato meglio un lavoro di Jodi.org?). Vulcanico il sito del messicano Arcangel Costantini , una delle personalità più interessanti degli ultimi anni, mentre si riconferma un progetto sopravvalutato (anche economicamente: è stato acquisito dal Guggenheim di New York per 10.000 dollari) lo scatolone apribile (Unfolding Object) di John F. Simon Jr. Cliccando sui vari progetti proposti ci si imbatte anche in due finti virus: dei programmini eseguibili dai nomi sospetti come nicolekidman.exe che simulano la distruzione dell’hard disk, salvo poi beffeggiarsi del navigatore di turno avvertendolo dello scherzo.
Click Stream Analysis, nonostante qualche neo nella scelta delle opere e una scarsa attenzione all’estetica dell’interfaccia, è un progetto apprezzabile e istruttivo, oltre ad avere l’enorme merito di aprire una strada che, soprattutto in Italia e ancor più in ambito accademico, sembrava sbarrata: quella della ricerca e della divulgazione nel campo della new media art.
articoli correlati
Mark Napier
History of Arts for Airports di Vuk Cosic
valentina tanni
mostra visitata il 3.X.2002
Click Stream Analysis. Un progetto di Luna Gubinelli e Domenico Scudero.
MLAC, Università La Sapienza di Roma, Piazzale Aldo Moro; 06.49910365, lu_ven 10-20, muslab@uniroma1.it, www.luxflux.org/museolab/museo.htm
[exibart]
Perchè mancare di rispetto ad alcuni artisti digitali in questo modo:
“opere più banali”… “non sarebbe stato meglio un lavoro di”…”nonostante qualche neo nella scelta delle opere”…
e poi offendere anche il valore di un’opera d’arte:
“un progetto sopravvalutato”…
che figura!
Tra l’altro questi “curatori” non fanno altro che darsi addosso l’uno con l’altro invece di gioire per le iniziative chel’interessano, anche se imperfette…mah!
Carissimi,
io non ho dato addosso a nessuno. Ho espresso la mia opinione, includendo pregi e difetti della mostra. L’iniziativa è lodevole e ho messo in luce tutti i suoi lati positivi, rileggetela se vi sono sfuggiti i complimenti che ho fatto alla mostra e alla curatrice.
Forse voi preferite recensioni RISPETTOSE e IMPARZIALI in stile comunicato stampa, io preferisco ancora leggere (e scrivere) articoli in cui si esprimono delle opinioni.
Per quanto riguarda il “mancare di rispetto agli artisti” non rispondo proprio perchè mi sembra una tale assurdità….
“offendere il valore di un’opera d’arte”???? unfolding object non è un’opera d’arte: lo penso e non mi mancano il coraggio e la competenza per dirlo.
Caro “mah!”… non mi sono mica dimenticato sai? …aspetta solo che ti peschi un giorno o l’altro….
Il non-rispetto è nel suggerimento di sostituire un’opera con un’altra. una valutazione critica negativa (anche giusta)di un’opera è tutta un’altra cosa.
Ripeto: non c’è nessuna mancanza di rispetto nei confronti di nessuno. è un’idea, un commento, un’opinione.
dottor rispetto, invece di mancare di rispetto a se stesso mi dica: ha mai sentito parlare di critica d’arte. ebbene, sappia che la v. tanni qui sopra esercita quel mestiere li. n’est pas?
ma non è che il Sig. Rispetto è uno dei curatori???
Qui si esprimono opinioni personali dal momento che gli articoli sono firmati o mi sbaglio????
le opere di jodi.org, indubbiamente di alto valore non sono state incluse nella scelta xchè avrebbero fatto “floppare” le vetuste apparecchiature del muslab.Bastava chiderlo all’ideatrice del progetto. Un progetto deve fare in conti anche con una realtà molto pratica….fatta dei pc che passa il convento !
Ho avuto modo di vivere questa originale ed interessantissima esperienza, ho parlato a lungo con Luna del suo progetto, delle opere da lei scelte, dei problemi affrontati nella realizzazione della mostra. Credo che il lavoro che sta dietro ad una mostra di net-art sia lontano mille miglia da qualsiasi altro tipo di mostra e solo per aver cercato di ideare un metodo espositivo, peraltro divertente ed estremamente pratico, Luna meriti dei complimenti; le critiche dovrebbero essere riservate a coloro che si cimentano in imprese meno complicate per non sudare troppo!!
Il Sig.Rispetto non è un curatore e sicuramente non è un esperto.
Trovavo solamente strano che l’artista X in una mostra N, dove N sta per il semplice click, si sentisse dire: è meglio l’artista Y. Oppure che l’artista sopravvalutato Z non avesse il commento che gli spetta.
Attendevo solamente la risposta del critico che, sicuramente, in cuor suo avrà serbato il massimo rispetto per la mia teoria, che forse in un’occasione è mancata di rispetto.
Tutto qui.
Grazie.
I miei rispetti.
PS ma cos’ha combinato il Sig.mah?
Chiunque può essere un esperto o un critico competente in materia di net.art. E’ la legge del rizoma, delle informazioni orizzontali e reticolari, come dimostra perfettamente l’archivio di testi e lavori originali digitali di Rhizome.org o la mailing list di Nettime.
COMPLIMENTI a GUBINELLI e SCUDERO per avere allestito una mostra della stessa natura e proprietà della net art. E’notevole l’idea di un percorso espositivo che ha proprio le stesse modalità di partecipazione che hanno le opere stesse e permette al visitatore di conoscere e approfondire il suo rapporto in maniera curiosa e divertente con questa arte.
Benvenute net.esposizioni!
si, come no. tutti possono essere critici, ogni uomo è un’artista, lo spettatore che diventa autore, mia nonna che può chattare con un neozelandese restando comodamente in poltrona…e vai con gli stereotipi
Ninì, nonò, che alla net-art sostituisce la niet-art.